Pronto soccorso, addio codice rosso: dai colori si passa ai numeri

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    Pronto soccorso, addio codice rosso: dai colori si passa ai numeri
    Il ministero della Salute ha inviato le nuove linee guida alle Regioni. Che prendono tempo per l'intesa generale

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    Una piccola rivoluzione riguarderà a breve tutti i pronto soccorso d’Italia. Addio al vecchio ‘codice rosso’ per i casi più gravi, l’identificazione secondo i colori verrà sostituita da una numerica. Nuovi codici numerici per la definizione delle priorità e nuovi standard per l’Osservazione breve intensiva – e azioni per ridurre il sovraffollamento tra cui il blocco dei ricoveri programmati e l’implementazione del bed management – sono le linee guida comunicate dal ministero alle Regioni.

    Codici
    Nel modello proposto dal Ministero si adotta un sistema di codifica a 5 codici numerici di priorità, con codice da 1 a 5. “La nuova codifica – sottolinea il Ministero – consente di focalizzare l’attenzione sulle condizioni cliniche che rientrano nell’ambito dell’urgenza differibile, individuando l’ambito delle patologie da definire come urgenza minore”. L’implementazione della codifica a 5 codici numerici di priorità e il conseguente superamento della codifica con i codici colore dovrà avvenire progressivamente entro 18 mesi dalla pubblicazione del documento.

    Le linee guida precisano poi che la “suddivisione in 5 codici di priorità, allo scopo di meglio ridistribuire la popolazione che si presenta in PS. Infatti, il “codice verde”, essendo di gran lunga il più attribuito, non consente di differenziare adeguatamente i pazienti meritevoli di maggior impegno assistenziale da quelli a minore carico gestionale, esponendoli al rischio di eventi sfavorevoli o di sottovalutazione”.

    Allo stesso modo “l’utilizzo di una numerazione da 1 a 5 per definire i codici di accesso, in sostituzione dei colori, allo scopo di evitare la confusione con altri codici colore (rosa, argento et altri), non indicativi di una priorità d’accesso, ma di un percorso dedicato”. Inoltre “l’utilizzo del codice di priorità esclusivamente per l’individuazione della priorità di accesso alle cure e la presa in carico del paziente avviene al Triage e non coincide necessariamente con l’inizio della visita medica”. L’implementazione della codifica a 5 codici numerici di priorità e il conseguente superamento della codifica con i codici colore dovrà avvenire progressivamente entro 18 mesi dalla pubblicazione del presente documento.

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    (Fonte: quotidianosanita.it)

    Tempistiche
    Novità sostanziale è che per ognuno dei 5 codici si indica anche il tempo massimo di attesa per “l’accesso alle aree di trattamento che va – si legge ancora nel documento – dall’accesso immediato per l’emergenza all’accesso entro 240 minuti per le situazioni di non urgenza”.

    Fonte: QuiFinanza (04 luglio 2019)

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