Scoperto come risultare 'invisibili' alle zanzare

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    Scoperto come risultare 'invisibili' alle zanzare



    La primavera è appena iniziata, le giornate si allungano e si fanno più soleggiate e, di conseguenza, anche la temperatura si alza. Una situazione indubbiamente auspicata da molti, se non da ciascuno di noi, non fosse che con l'arrivo del caldo compaiono, inevitabilmente, anche le tanto temute zanzare. Al solo sentirne parlare, molti già avvertiranno la pelle prudere; fortunatamente dei morsi di questo fastidioso insettino potrebbe, in un futuro prossimo, restare solo un vago ricordo. Un team di ricercatori della Florida International University a Miami ha infatti scoperto, grazie a uno studio pubblicato su Current Biology, che il blocco di un particolare recettore situato sulle antenne delle zanzare dimezza la probabilità che queste mordano un essere umano.

    Per individuare la preda cui succhiare sangue, le zanzare impiegano il loro repertorio di recettori sensoriali, i quali rilevano svariate sostanze volatili emesse dal corpo: odori, anidride carbonica, umidità e calore. Ricerche precedenti avevano mostrato che zanzare alle quali era stato inattivato il recettore olfattivo chiamato 'Orco' faticavano a distinguere tra gli esseri umani, che sono le vittime predilette di questi insetti, e gli altri animali, ma continuavano comunque a mordere. Questi studi hanno permesso di scoprire che accanto ai recettori olfattivi OR, abbastanza simili a quelli presenti nei vertebrati, e a quelli gustativi GR, che sono molto sensibili alle concentrazioni di CO2, dovevano esserci altri tipi di recettori, poi individuati nei cosiddetti recettori ionotropici IR, situati sulle antenne.

    In quest'ultimo studio i ricercatori americani hanno disattivato, con tecniche di ingegneria genetica, il recettore IR chiamato 'IR8a', constatando che le zanzare mutanti così prodotte non erano più attratte dalle sostanze odorose volatili presenti nel sudore umano; tanto che la loro capacità di individuare gli umani si riduceva del 50per cento. Ciò indica che l'attività di IR8a è probabilmente indispensabile per permettere ai recettori olfattivi OR di discriminare con efficienza gli odori, tanto da costringere gli insetti a individuare la preda pressoché solo sulla base del calore o della CO2.

    Si tratta di una scoperta importante, perché potrà consentire l'individuazione di sostanze che interferiscano con l'attività di IR8a, in modo da migliorare l'efficacia di repellenti attuali come la DEET o la picaridina, ma potrà anche essere sfruttata per creare sostanze in grado di attirare e intrappolare le zanzare.

    Fonte: MSN LifeStyle (03 aprile 2019)

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