Scontrini addio: dal 2017 c'è l'opzione

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    Scontrini addio: dal 2017 c'è l'opzione

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    A partire dal 2017 commercianti ed esercenti non saranno più obbligati ad emettere scontrini e ricevute fiscali, ma potranno optare per l’invio telematico degli incassi giornalieri all’Agenzia delle Entrate, così come già avviene per gli esercizi della grande distribuzione organizzata. Ad introdurre l'opzione è l’ultima versione dello schema di “Decreto legislativo di trasmissione telematica delle operazioni IVA e di controllo delle cessioni di beni effettuate attraverso distributori elettronici (fatturazione elettronica)” approvata dal Consiglio dei Ministri n. 74/2015.

    Sistema opzionale - Entro pochi mesi, dunque, nell'ottica di un percorso di dematerializzazione e telematizzazione degli adempimenti, potremmo dire addio agli scontrini fiscali cartacei. Per chi sceglierà di esercitare questa opzione, ci sarà la possibilità di ricorrere anche al Sistema di Interscambio per l’invio telematico dei dati di tutte le fatture emesse e ricevute (e relative variazioni) all’Agenzia delle Entrate. Una volta che si sceglie di esercitare l'opzione telematica, avrà effetto per cinque anni. E in assenza di revoca, si rinnoverà automaticamente per i cinque anni successivi. (Continua sotto)

    Vantaggi - Chi sceglierà l'opzione telematica (Commercianti al dettaglio, artigiani, alberghi, ristoranti, etc.) dovrà necessariamente dotarsi di apparecchi idonei alla memorizzazione elettronica e trasmissione telematica dei dati dei corrispettivi giornalieri delle cessioni di beni e delle prestazioni di servizi rilevanti ai fini IVA. Tra i vantaggi previsti per gli aderenti al nuovo sistema:
    - nessun obbligo di trasmissione dello Spesometro, della black list e di parte del modello Intrastat;
    - rimborsi IVA più veloci.
    Va comunque specificato che non è previsto alcun incentivo fiscale per chi dovrà dotarsi della necessaria strumentazione.

    Soggetti obbligati - Per i gestori di distributori automatici l’adesione sarà invece obbligatoria e sarà necessario garantire la sicurezza e l’inalterabilità dei dati dei corrispettivi.

    Leggi anche:
    Se il Fisco sbaglia...paga il contribuente
    Documenti, per quanto tempo devono essere conservati?
    Scontrini e fatture elettroniche. Le novità per le partite IVA
    Il Fisco affila le armi: scontrini e fatture digitali, tetto al contante

    Fonte: QuiFinanza (27 luglio 2015)

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    Edited by Steve Hi Power Mc - 23/7/2016, 14:34
     
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    Addio fatture e scontrini fiscali: ecco cosa cambia dal 2017



    Gli scontrini e le ricevute fiscali sono destinati a scoparire. A partire dal 1 gennaio 2017 arriveranno dei registri telematici che comunicheranno le operazioni direttamente all’Agenzia delle entrate. Gli apparecchi saranno comunque in grado di emettere eventuali fatture richieste dai clienti e trasmetterle all’Agenzia.

    E' quanto prevede il nuovo regime Iva dei corrispettivi telematici che sostituirà l’attuale sistema di scontrini e ricevute fiscali rilasciate da negozi e altri esercizi. I contribuenti che lo vorranno potranno esercitare l’opzione entro il prossimo 31 dicembre. Sono le indicazioni, riporta 'Italia Oggi', contenute nella bozza di provvedimento predisposto dall’Agenzia delle entrate in attuazione delle disposizioni dell’art. 2 del dlgs n. 127/2015.

    L’articolo in questione, scrive il quotidiano, prevede che "i soggetti esonerati dall’obbligo di emissione della fattura, a decorrere dal 1° gennaio 2017, possono optare per la memorizzazione elettronica e la trasmissione telematica all’Agenzia delle entrate dei dati dei corrispettivi giornalieri delle cessioni di beni e delle prestazioni di servizi, con effetto dall’inizio dell’anno solare e per un quinquennio. La memorizzazione e trasmissione dei dati sostituiscono gli obblighi di registrazione dei corrispettivi nel registro di cui all’art. 24 del dpr 633/72, nonché il rilascio di scontrini e ricevute fiscali, fermo restando l’obbligo di emettere la fattura se richiesta dal cliente".

    "La definizione delle caratteristiche degli strumenti tecnologici di memorizzazione elettronica e trasmissione telematica dei dati - si legge su 'Italia Oggi' - è demandata a un provvedimento dell’Agenzia delle entrate, che deve stabilire anche le informazioni da trasmettere, le regole tecniche e i termini per la trasmissione".

    Inoltre, "i contribuenti che installeranno i 'registratori telematici', se non opteranno per la memorizzazione e trasmissione telematica dei corrispettivi, potranno utilizzarli come registratori di cassa ai sensi della legge n. 18/1983. I registratori telematici saranno attivati o disattivati dal personale di laboratorio abilitati dall’Agenzia, secondo le disposizioni già previste per i misuratori fiscali, e saranno sottoposti a verificazione biennale".

    Fonte: MSN Money (22 luglio 2016)

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    Scontrino elettronico dal 1° luglio, addio al cartaceo. Cosa cambia
    Dopo la fattura elettronica, arriva lo scontrino elettronico manderà in soffitta il vecchio tagliando cartaceo necessario per comprovare gli acquisti

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    Dopo la fattura elettronica arriva lo scontrino elettronico, che manderà in soffitta il vecchio tagliando cartaceo necessario per comprovare gli acquisti. È quanto prevede un articolo della bozza del decreto fiscale collegato alla manovra, che contiene anche le norme della pace fiscale annunciata dal governo. Il cambiamento riguarderà inizialmente solo gli esercizi commerciali con un fatturato superiore ai 400mila euro. L’obbligo scatterà poi per tutti i commercianti in Italia dal 1° gennaio 2020.

    COSA CAMBIA – L’introduzione dello scontrino elettronico, ovvero l’obbligo di memorizzazione e trasmissione telematica di scontrini e fatture all’Agenzia delle Entrate, sarà graduale: da luglio 2019 riguarderà i soli contribuenti con un volume d’affari sopra i 400mila euro l’anno, dal 2020 tutti gli altri esercenti, anche i più piccoli.

    È poi previsto uno sconto fiscale pari al 50% del costo per l’acquisto dei nuovi registratori di cassa in grado di memorizzare gli scontrini e favorire anche la nuova “lotteria dei corrispettivi” che partirà dal 2020, con l’avvio generalizzato dello scontrino elettronico e alla quale potranno partecipare i consumatori che per partecipare, dovranno fornire il proprio codice fiscale.

    I vantaggi: tutti gli incassi della giornata verranno inviati telematicamente all’Agenzia delle Entrate. In questo modo si potranno confrontare istantaneamente le uscite (le vendite) e confrontare l’Iva incassata e quella pagata per il magazzino. Per i clienti l’archiviazione digitale dello scontrino elettronico, tra i vari usi, comporterà anche il sui utilizzo come garanzia digitale sui prodotti acquistati e quello della conservazione per la presentazione in dichiarazione dei redditi per le detrazioni fiscali.

    “Rinviate la scadenza”
    Confcommercio teme il caos, «in considerazione del ritardo nell’emanazione dei decreti attuativi e delle possibili difficoltà operative connesse alle problematiche tecniche che le imprese si troveranno ad affrontare nell’adeguamento del parco macchine esistente». Per questo motivo il presidente dell’associazione, Carlo Sangalli, ha chiesto con una lettera al ministro dell’Economia, Giovanni Tria, di rinviare al 1 gennaio 2020 il termine per l’entrata in vigore dello scontrino elettronico per tutti.

    Leggi anche:
    Scontrino elettronico: le sanzioni per chi non si adegua

    Fonte: QuiFinanza (24 aprile 2019)

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    Edited by Steve Hi Power Mc - 30/4/2019, 22:42
     
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