Gelmini blinda le graduatorie

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    Gelmini blinda le graduatorie

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    Così titola Italia Oggi, nel riprendere la notizia diramata da Orizzonte Scuola venerdì scorso, di un possibile blocco dell'aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento, previsto per la prossima primavera. La norma, da inserire nel Decreto Milleproroghe, bloccherebbe l'aggiornamento solo per un anno, al fine di consentire l'avvio del nuovo reclutamento. E di scongiurare l'assalto alle appetibili province del Nord.

    Italia Oggi parla di "pressioni del Nord" , per evitare che il 48% dei docenti (questa è la percentuale degli insegnanti delle regioni meridionali) possa spostarsi nelle province a nord (non ben precisato a nord di quale città), grazie alla Legge 167/09.

    Ricordiamo che la Legge è stato approvata dal Parlamento stesso e garantisce, per l'aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento biennio 2011/13, il cambio di provincia (scelta di un'unica provincia nella quale inserirsi a pettine) per i docenti che lo desiderino (possibilmente per lavorare senza il provvedimento salvaprecari).

    Il link all'articolo originale

    Fonte: Orizzonte Scuola (07 dicembre 2010)

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    Graduatorie blindate fino al 2012? Sembrerebbe di si...

    È l'ultimo treno del 2010. Salvo sorprese, di natura tecnica o politica, il ministro dell'istruzione, Mariastella Gelmini, presenterà nell'ambito del decreto di proroga termini di fine anno una norma che congela le graduatorie permanenti. Per tutto il prossimo anno scolastico 2011-2012 circa 230 mila prof precari, se la notizia giunta a ItaliaOggi sarà confermata, non potranno aggiornare la propria posizione.
    Il che significa che non potranno cambiare le province di destinazione, andando a scegliere magari quelle dove maggiore sono le chance di assunzione, ma neanche potranno far valere punteggi nuovi, legati a carichi di famiglia oppure a titoli nel frattempo acquisiti. Il congelamento delle graduatorie infatti dura dallo scorso anno. Un blocco che era stato imposto in vista di una riforma generalizzata del sistema di reclutamento, che il ministro Gelmini non ha però ancora realizzato. Il 2011 potrebbe essere l'anno giusto.
    E allora, è il ragionamento, meglio attendere che le nuove regole siano conosciute da tutti i precari iscritti in graduatoria prima di decisioni radicali. Un ragionamento, questo, che ne cela alle spalle un altro: evitare che si crei ulteriore emigrazione verso il Nord. Sono molte le province settentrionali in cui i docenti iscritti in lista temono, alla riapertura delle graduatorie permanenti, di essere assaliti da prof meridionali con punteggi più alti, che possano strappare al loro posto il contratto a tempo determinato, adesso, e quello a tempo indeterminato domani. Quando, seguendo il trend delle pensioni, i buchi negli organici diventeranno voragini.
    Secondo l'ultimo dossier sulle graduatorie realizzato dal ministero dell'istruzione, il 65% degli insegnanti iscritti è nato al Sud. Su quasi 230 mila, oltre 122 mila sono registrati e residenti nelle regioni meridoionali (il 48%), 42 mila nelle regioni del Centro e 74 mila al Settentrione. Tra il 2006 e il 2009, si è registrato un calo degli aspiranti proprio al Nord: in Lombardia e Piemonte del 16%. Ed è proprio qui che ci sono maggiori disponibilità di posti, che si incrementeranno con i futuri pensionamenti.
    La carica verso le province con appeal occupazionale sarà tanto più forte il prossimo anno quando si potrà fare l'ultimo aggiornamento prima della rivoluzione del reclutamento. A forte connotazione regionalista. All'attenzione del ministero infatti c'è l'ipotesi di concorsi regionali in cui i candidati potranno scegliere una sola regione nella quale eleggere il proprio domicilio professionale e sottoporsi poi a quello che è stato definito «test di preparazione». Prove che verificheranno l'attitudine all'insegnamento e l'effettivo livello di preparazione dei candidati nelle singole materie. Il tutto nella regione di arrivo, a parità di condizioni con i candidati del posto, in modo da evitare contestazioni in sede europea.
    È facile capire a questo punto quali siano le pressioni del Nord perché le graduatorie siano congelate per il 2011-2012.
    Tra l'altro, il nuovo reclutamento dovrà essere coordinato con la formazione professionale come delineata dal regolamento della Gelmini. Il provvedimento, già esaminato dalla commissioni parlamentari, sta registrando qualche ritardo nel controllo della Corte dei conti, il che ha destato allarme, secondo quanto risulta a ItaliaOggi, presso i vertici di viale Trastevere.
    Non chiuderlo entro l'anno significherebbe rimetterlo in discussione. Magari con un nuovo ministro al governo.

    Fonte: I Docenti Scapigliati (07 dicembre 2010)



    Edited by Steve Hi Power Mc - 4/7/2012, 23:23
     
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    Graduatorie blindate: contro la costituzione

    ANIEF pronta a bloccare il tentativo di violare la legge vigente che prevede l’aggiornamento delle graduatorie nel 2011.

    La notizia riportata da Italiaoggi e da Orizzontescuola circa il tentativo di alcuni sindacati e partiti di congelare per due anni le graduatorie ad esaurimento, per preparare il nuovo sistema di reclutamento attraverso la chiamata diretta da albi regionali, se confermata - attraverso una norma ad hoc da inserire nel mille-proroghe -, non soltanto sarebbe difficilmente approvabile in Parlamento ma anche palesemente incostituzionale.

    Già l’ANIEF ha dimostrato come con la sua azione ha contribuito

    a cambiare il comma 1 e il comma 4-bis dell’art. 1 della legge 167/09 durante il suo iter alla Camera dei Deputati consentendo la conversione dei contratti da tempo determinato a tempo indeterminato, e l’elaborazione di un’interpretazione autentica della legge 296/06 che prevede l’aggiornamento e il possibile trasferimento di provincia

    a far rinviare una volta alle Camere dal presidente Napolitano la legge 183/2010 nella parte in cui riduce la domanda risarcitoria in caso di ricorsi al giudice del lavoro

    a far rinviare alla Corte costituzionale la legge 167/09 nella parte in cui impedisce il trasferimento da una provincia all’altra per il biennio 2009-2011 dopo il commissariamento del MIUR.

    Quindi, consigliamo al ministro Gelmini, in questo particolare momento in cui non ha neanche una maggioranza politica, di meditare bene quanto il Parlamento ha già deciso e di non sfidare né Esso né il Presidente della Repubblica, e di mostrare maggior rispetto per la Costituzione e per la giurisprudenza. Infine, invitiamo i colleghi a ritirare le deleghe sindacali a chi siede ai tavoli delle trattative e incita questa politica disastrosa nella scuola.

    Fonte: ANIEF (09 dicembre 2010)

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    Il blocco delle graduatorie alla Corte dei Conti

    La notizia appare su FLC CGIL Pordenone: "il provvedimento del ministro Gelmini che blinderà gli elenchi per 12 mesi è al controllo della Corte dei Conti". Passi in avanti. Attendiamo ulteriori notizie sul congelamento delle graduatorie, sulle quali le segreterie nazionali delle organizzazioni sindacali non si sono ancora pronunciate.

    Leggi anche Gelmini blinda le graduatorie

    Fonte: Orizzonte Scuola (10 dicembre 2010)

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    Blocco delle graduatorie: deciderà il Parlamento. ANIEF pronta a modificare la norma voluta dagli altri sindacati

    La notizia riportata dalla Gilda circa il presunto testo del milleproroghe che dovrebbe congelare le graduatorie per il prossimo anno scolastico, se confermata, deve in primo luogo passare dalle forche caudine del Parlamento dove già una volta sono stati cambiati i testi di legge approvati dal Governo (che, peraltro, non ha più la maggioranza nella VII commissione cultura della Camera e nella I commissione Affari costituzionali).

    L'Anief ovviamente solleciterà gli onorevoli e i senatori a non approvare una norma che vorrebbe intervenire soltanto e inutilmente per evitare il trasferimento a pettine previsto per il prossimo aggiornamento e bloccato dalla Gelmini e dalla Lega.

    Se la Corte costituzionale, infatti, si pronuncerà a favore del pettine, questo assumerà titolo giudiziale, ragion per cui tutti i ricorrenti Anief dovranno essere inseriti subito a pettine dal commissario ad acta prima delle prossime convocazioni.

    A quel punto, anche i non ricorrenti potranno rivolgersi all'Anief per ottenere un pronunciamento del giudice del lavoro sul risarcimento danni e sulla mancata stipula del contratto di lavoro. Cui prodest?

    Anche per questa ragione, chiederemo la soppressione di questa eventuale norma che creerebbe soltanto l'ennesimo pasticcio e confermerebbe l'incapacità del ministro Gelmini di gestire le graduatorie come i suoi predecessori.

    Fonte: ANIEF (23 dicembre 2010)

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    Graduatorie ad esaurimento congelate per un anno: decreto approvato

    La notizia appare sul sito di Gilda (FGU) Venezia: "Ieri il Governo ha approvato il prolungamento di un anno della vigenza delle graduatorie a esaurimento. Ecco il testo della disposizione che lo prevede.

    «1.Nelle more della emanazione del Regolamento sul reclutamento del personale docente nelle scuole di ogni ordine e grado, previsto dall’art. 2 comma 416, della Legge 24 dicembre 2007, n. 244, le graduatorie provinciali previste dall’art. 1, comma 605, lett. c), della Legge 27 dicembre 2006, n. 296 vigenti per il biennio 2009/2010 – 2010/2011 sono prorogate per l’anno scolastico 2011/2012. Conseguentemente all’art. 1, comma 4-ter, del decreto legge 25 settembre 2009, n. 134, convertito con modificazioni dalla legge 24 ovembre 2009, n. 167, le parole: “per il biennio scolastico 2011/2012 – 2012/2013” sono sostituite dalle parole:“per il biennio scolastico 2012/2013- 2013/2014».

    Fonte: Orizzonte Scuola (23 dicembre 2010)

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    Congelamento? Meglio per tutti!

    La proposta giusta e razionale non è quella di congelare la mobilità nelle graduatorie come fa il Governo sotto la spinta degli " "elettori del nord", ma far scorrere le graduatorie ad esaurimento secondo il merito (servizi e titoli) e non secondo l'incasellamento territoriale.

    E' stato più volte detto in questi anni che una graduatoria ad esaurimento, che per sua stessa natura dovrebbe essere nazionale, non può più essere bloccata da ristretti recinti localistici ora estremamente angusti e sperequati come quelli provinciali; anche perché nel frattempo tutto è cambiato e non certo per volontà di coloro che da anni sono in graduatoria: un sistema verticale di tagli che ha notevolmente ridotto gli organici delle scuole in ogni ordine e grado, un regime di assunzioni ridotte in percentuale sui posti vacanti, l'evasione di un piano di immissione in ruolo già previsto dal precedente governo e non ultime politiche riformistiche che limitano pesantemente gli organici e soprattutto la sperequazione economica presente nel paese che induce ad una mobilità lavorativa interna da Sud verso il Nord e che non riguarda soltanto gli immigrati, è a tutti noto che in certe zone del paese manchino tout court gli insegnanti.

    Sono queste variabili sociologiche che vengono oscurate dalla politica, da egoismi particolaristici, localistici e politici di chi vuole a tutti i costi recinti regionali e provinciali su cui su cui si organizza il consenso politico e sindacale: un nome a caso, la LEGA e non solo.

    Per i sindacati non mi farei grandi illusioni, essi andranno in ordine sparso a seconda della convenienza del momento, difendendo i loro iscritti più garantiti o che più li garantiscono, quelli iscritti per delega da anni e cerando di conservare i loro consensi. Una cosa sembra certa, come per il passato, in occasione della pubblicazione del decreto ministeriale della "gabbia della disoccupazione" e delle tre code della vergogna, essi a livello nazionale non muoveranno un dito per il congelamento delle graduatorie ad esaurimento per il prossimo anno e lo stesso i partiti , del resto questa era una questione troppo spinosa in vista di una possibile campagna elettorale, allora è stato meglio congelarla o meglio insabbiarla, tanto non fa consenso perché rischia di accontentare l’uno e scontentare l’altro!!

    Fonte: Libero Tassella (28 dicembre 2010)

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    Graduatorie congelate, docenti in fibrillazione

    Alla vigilia di Natale i docenti apprendono della proroga delle Graduatorie ad esaurimento per l'anno scolastico 2011/12, inserita nel decreto mille proroghe, un anno in cui le graduatorie vengono congelate senza la possibilità di aggiornare i punteggi e senza la possibilità di cambiare provincia di inserimento. Adesso si attende, entro 60 giorni, la conversione in legge. Numerosi i dubbi già posti dai docenti

    Al di là del fatto che il provvedimento non mancherà di suscitare polemiche, occupiamoci di alcune questioni pratiche, con l'avvertenza che le risposte devono trovare conferma, poichè la norma non è ancora esecutiva, pertanto suscettibile di modifiche o annullamento.

    1) La proroga delle Graduatorie ad esaurimento per l'a.s. 2011/12 avrà effetti sulle possibili immissioni in ruolo per il prossimo anno scolastico?
    No, sono due provvedimenti separati. Ci si augura che il ministro dia prosecuzione a quanto annunciato a settembre, I 220.000 precari delle GaE saranno assorbiti in 6/7 anni, dando quindi avvio alla prima tranche di questa corposa operazione.
    Dovrà comunque essere avviata l'operazione pulizia, già sperimentata lo scorso anno scolastico, ossia la cancellazione dalle Graduatorie ad esaurimento dei docenti già assunti a tempo indeterminato, nonchè i possibili controlli su punteggi già dichiarati.

    2) Il cosiddetto "congelamento delle graduatorie" riguarderà anche le graduatorie di istituto? Per queste ultime sarà possibile cambiare provincia?
    Anche in questo caso i provvedimenti sono separati. L'aggiornamento delle graduatorie di istituto è biennale, e solo per una coincidenza è nello stesso anno di quello delle GaE. Il mille proroghe non pone alcuna ipoteca sull'aggiornamento delle graduatorie di istituto, per le quali quindi non dovrebbero esserci problemi per il cambio provincia, con la clausola che il punteggio di I fascia, sarà inalterato rispetto a quello del 2009, essendo diretta conseguenza di quanto maturato nella GaE.

    3) Potranno essere sciolte le riserve dei docenti che entro giugno 2011 avranno conseguito il titolo di abilitazione?
    Verosimilmente sì, si dovrebbe poter dare prosieguo a quelle operazioni condotte negli anni intermedi di vigenza delle graduatorie.

    4) Gli elenchi di sostegno saranno aggiornati con i nominativi di coloro che nel frattempo avranno acquisito il titolo?
    Anche in questo caso potrà essere prorogata la validità della norma contenuta nel dm 42/09, secondo cui i docenti che non abbiano conseguito il titolo entro il 30 giugno 2009 sono inseriti in elenchi aggiuntivi

    5) L'aggiornamento già previsto per le graduatorie di Bolzano è confermato?
    La risposta è negativa per quanto riguarda i trasferimenti, come indicato in una nota della FLC CGIL: "Le domande di trasferimento in provincia di Bolzano non potranno essere accolte fino a che non saranno attivate le procedure di aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento nazionali."

    6) Potranno essere inseriti titoli di riserva acquisiti nel periodo di vigenza delle graduatorie?
    Si ritiene di no, ma per la complessità della materia si rimanda a successivi approfondimenti.

    7) Le "code" vengono mantenute?
    Se la norma verrà confermata nella sua stesura attuale, le graduatorie ad esaurimento verranno confermate nell'attuale assetto, pertanto si manterrà l'inserimento a pettine nella provincia scelta nel 2007 e l'inserimento nelle 3 eventuali 3 province aggiuntive scelte nel 2009.

    8) Il salva precari verrà confermato per l'anno scolastico 2011/12?
    Ricordiamo che lo scorso anno la proroga del salvaprecari per l'a.s. 2010/11 fu inserita in extremis nel mille proroghe tramite un emendamento approvato in Commissione Affari Costituzionali del Senato, pertanto possiamo solo dire che ad oggi non c'è un provvedimento apposito, ma non possiamo fare previsioni.

    Graduatorie ad esaurimento congelate per un anno: decreto approvato
    Blocco delle graduatorie: deciderà il Parlamento. L'Anief pronta a modificare la norma voluta dagli altri sindacati

    Fonte: Orizzonte Scuola (24 dicembre 2010)

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    Milleproroghe: in attesa del nuovo reclutamento, i prof del Sud nel 2011 non vanno al Nord
    Stop all’emigrazione dei precari
    Congelate le graduatorie, sarà impossibile cambiare provincia
    di Carlo Forte

    I precari che intendono cambiare provincia dovranno aspettare ancora un anno. Nel decreto milleproroghe approvato dal consiglio dei ministri il 22 dicembre scorso è previsto, infatti, il prolungamento di un anno della vigenza delle attuali graduatorie a esaurimento (come anticipato da ItaliaOggi del 7 dicembre scorso).

    E quindi chi sperava di giovarsi dell’inserimento a pettine in altra provincia, in occasione dell’aggiornamento delle graduatorie, inizialmente previsto per quest’anno, sarà costretto a rimanere dov’è. Almeno per l’anno scolastico 2011/2012. La proroga è stata motivata con la necessità di attendere che venga emanato il nuovo regolamento sul reclutamento del personale docente, previsto dall’art.1, comma 416 della legge 244/2007. Oltre a bloccare la mobilità tra una provincia e l’altra, la proroga preclude ai precari la possibilità di far valere, già dall’anno prossimo, il punteggio maturato negli ultimi due anni. E ciò vale sia per il punteggio di servizio che per il punteggio dei titoli (master, corsi di perefezionamento, altre lauree, dottorati ecc.). L’effetto preclusivo dell’incremento dei punteggi dovrebbe essere defintivo. Ma non è detta ancora l’ultima parola per la possibilità dell’inserimento a pettine. Che potrebbe addirittura avvenire nelle cosiddette province di coda, se la norma sul divieto di trasferimento dovesse essere cancellata dalla Corte costituzionale. E ciò potrebbe avvenire anche a breve. Perchè la Consulta dovrebbe esprimersi sulla questione il 26 gennaio prossimo. Ecco qualche dettaglio in più. La normativa attualmente in vigore preclude ai precari la possibilità di cambiare provincia inserendosi a pieno titolo nella graduatoria a esaurimento della provincia di arrivo. Ma consente agli interessati di ottenere l’inserimento in coda alle graduatorie a esaurimento di altre 3 province. In pratica, dunque, il docente precario già inserito in una graduatoria a esaurimento, non può uscire dalla graduatoria di appartenza per andare nella graduatoria di altra provincia a pieno titolo. Ma ha diritto ad essere inserito in coda nelle graduatorie di altre 3 province.

    Questa preclusione ha suscitato un forte contenzioso. E il Tar del Lazio ha dato sistematicamente ragione ai precari che hanno chiesto l’inserimento a pettine anche nelle graduatorie di coda. E quindi il legislatore è intervenuto con una interpretazione autentica della normativa che dispone il divieto di mobilità. Ribadendo tale preclusione fino a quest’anno. E disponendo la riattribuzione del diritto alla mobilità da settembre 2011. Ma il governo ha disposto con il milleproroghe che i trasferimenti da una provincia ad un’altra non si faranno neppure quest’anno. E ha rimandato tutto all’anno prossimo. Nel frattempo, però, il Tar del Lazio, con l’ordinanza n. 230 del 5 febbraio 2010, ha ritenuto non manifestamente infondata una questione di legittimità costituzionale, presentata da alcuni ricorrenti. Che riguarda proprio la norma sull’inserimento in coda nelle province diverse da quella di appartenenza del precario interessato. E se la Consulta dovesse dichiarare l’incostituzionalità della norma contro il pettine, i precari avrebbero gioco facile a pretendere di essere inseriti a pettine nelle 3 graduatorie di coda delle ulteriori province dove risultano attualmente. E quindi si verificherebbe una sorta di copresenza a pieno titolo nelle graduatorie di 4 province contemporaneamente. Le sezioni unite della cassazione, peraltro, hanno ricordato di recente che il giudice al quale bisogna chiedere giustizia in materia di graduatorie non è il Tar, ma il giudice ordinario. Ma la legge prevede che, anche se il giudizio principale si estingue (nel nostro caso quella davanti al Tar) la pronuncia della Corte costituzionale vale lo stesso. E quindi se la Consulta deciderà in favore dell’inserimento a pettine, l’amministrazione dovrà adeguarsi.

    Fonte: ItaliaOggi (28 dicembre 2010)

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    Edited by Steve Hi Power Mc - 29/12/2010, 12:55
     
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    Decreto milleproroghe in G.U., niente congelamento delle graduatorie

    Pubblicato sulla G.U. del 29 dicembre 2010 il decreto milleproroghe n. 225 (Proroga di termini previsti da disposizioni legislative e di interventi urgenti in materia tributaria e di sostegno alle imprese e alle famiglie). Contrariamente alle attese, rinforzate dai rumors dei sindacati, il testo non presenta il "congelamento" delle attuali graduatorie ad esaurimento.

    La spiegazione la fornisce il Sole24Ore:

    "L'articolo 1 del decreto differisce al 31 marzo 2011 tutti i termini e i regimi giuridici indicati nella tabella in scadenza entro il 15 marzo prossimo, riservando al governo la possibilità di prorogarli ulteriormente fino al 31 dicembre 2011 con un semplice Dpcm".
    Un doppio passaggio in cui potrebbe essere incappata, ad esempio, la proroga sull'aggiornamento delle graduatorie dei precari della scuola, il cui aggiornamento avviene succesivamente al primo trimestre dell'anno. Il che non esclude che la proroga possa comunque arrivare successivamente con un futuro provvedimento o anche con un emendamento al nuovo dl 225.

    Pertanto il milleproroghe ha prorogato fino a Marzo 2011 le leggi che scadevano il 31 dicembre 2010.

    La proroga delle graduatorie ad esaurimento dovrà dunque, se ancora nelle intenzioni politico - sindacali, essere affidata ad un nuovo provvedimento oppure essere contenuta in un emendamento al milleproroghe stesso, come peraltro accadde già lo scorso anno con la proroga del salvaprecari, esteso all'a.s. 2010/11.

    Fonte: Orizzonte Scuola (31 dicembre 2010)

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    Graduatorie ad esaurimento: attenzione alle false notizie

    Nel giro di pochi giorni si sono avvicendate una serie di notizie sulle graduatorie ad esaurimento che hanno creato confusione non solo nei docenti che non seguono giornalmente le vicende normative della scuola, ma spesso anche fra gli addetti ai lavori.

    La prima notizia è stata quella che annunciava la proroga delle attuali graduatorie ad esaurimento per l'a.s. 2011/12 (quindi niente aggiornamenti di punteggi nè cambio di provincia).

    Nonostante la formulazione del testo fosse chiara, sono state diffuse notizie secondo cui la proroga riguardasse non uno, ma due anni scolastici, creando confusione.

    Adesso la norma scompare dalla versione del decreto milleproroghe pubblicato in G.U. il 29 dicembre 2010, e dunque secondo l'attuale normativa le graduatorie ad esaurimento potranno essere aggiornate nella primavera del 2011 per il biennio scolastico 2011 - 2013.

    Ancora una volta però vengono diffuse notizie non veritiere, come quella indicata dall'agenzia APCOM, ripresa anche da un sindacato nazionale: "In linea con quanto previsto dall'ultimo regolamento dal ministero dell'Istruzione, nel prossimo mese di marzo i docenti precari saranno così chiamati ad inserire i nuovi titoli acquisiti negli ultimi due anni: l'incremento, che a differenza di quello del 2009 dovrebbe permettere la scelta di due ulteriori province aggiuntive, mantenendo lo stesso punteggio di partenza (favorendo la cosiddetta collocazione a 'pettine'), sarà utile sia ai fini delle supplenze sia delle eventuali immissioni in ruolo da attuare in vista del prossimo biennio scolastico."

    Nel lancio d'agenzia si afferma cioè che nel prossimo aggiornamento si potrà essere presenti, con inserimento a pettine, in ben 3 province d'Italia. Notizia questa che non trova riscontro in alcuna normativa, dal momento che la legge esistente, la 167/09, dispone per l'aggiornamento delle graduatorie per il 2011 - 2013, la possibilità sì di cambiare provincia, ma solo per sceglierne un'altra (una), con conseguente cancellazione da quella di partenza. A scanso di equivoci vi riportiamo il testo della legge:

    "Il decreto con il quale il Ministro dell'Istruzione, dell'università e della ricerca dispone l'integrazione e l'aggiornamento delle predette graduatorie per il biennio scolastico 2011 - 12 e 2012 - 2013, in ottemperanza a quanto previsto dall'art. 1 comma 4 del citato decreto legge n. 97 del 2004, convertito con modificazioni, dalla legge n. 143 del 2004, è improntato al principio del riconoscimento del diritto di ciascun candidato al trasferimento dalla provincia prescelta in occasione dell'integrazione e dell'aggiornamento per il biennio scolastico 2007 2008 e 2008 2009 ad un'altra provincia di sua scelta, con il riconoscimento del punteggio e della conseguente posizione nella graduatoria".

    Fonte: Orizzonte Scuola (03 gennaio 2011)

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    Congelamento graduatorie: 13 gennaio emendamento al milleproroghe

    Italia Oggi anticipa che, secondo fonti governative, il 13 gennaio probabilmente sarà presentato un emendamento al senato, in sede di conversione del decreto milleproroghe, per reintrodurre la proroga delle graduatorie ad esaurimento per l'a.s. 2011/12. In attesa del 26 gennaio, giorno in cui la Corte Costituzionale è chiamata a pronunciarsi sulle code.

    Infatti se il congelamento delle graduatorie si unisse al diritto dei docenti di essere inseriti a pettine nelle 3 graduatorie aggiuntive, i docenti si troverebbero inseriti a pettine in 4 graduatorie. Motivo per cui il Ministero temporeggia.

    Fonte: Orizzonte Scuola (04 gennaio 2011)

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    Mille proroghe: presentati emendamenti Anief su inserimento in GaE e stabilizzazione

    Anief, contraria a emendamenti sulla proroga delle graduatorie e sulla coda, invita i senatori alla prudenza, in attesa della sentenza della corte costituzionale sulla questione trasferimento e cambio di provincia.

    Sono stati presentati ben tre emendamenti (2.341, 1.0.47, 1.0.51) dello stesso tenore per porre fine alla disparità di trattamento tra specializzati e laureati abilitati iscritti presso le università, le accademie, i conservatori nell’a.s. 2007-2008 e negli anni successivi, nonché tra abilitati all’estero e in Italia. Ben 10.000 docenti, molti dei quali iscritti all’Anief, attendono l’approvazione di uno di questi emendamenti.

    Presentati anche due emendamenti (2.0.10, 1.0.50) che recepiscono parzialmente quanto richiesto dall’Anief in merito alla stabilizzazione del personale precario della Scuola dopo la presentazione della proposta di legge da parte dell’on. Russo, che interessa almeno 150.000 precari docenti e ata.

    Infine, tra gli altri emendamenti (1.124, 1.120, 1.0.45), si sottolinea la netta contrarietà contro norme tese a prorogare delle graduatorie che devono essere aggiornate ogni biennio ai sensi della legge 296/2006 e, quindi, non necessitano di una proroga o addirittura di emendamenti che ripropongono l’inserimento in coda (1.0.44), per i quali si chiede ai senatori il ritiro, in attesa della pubblicazione della sentenza della corte costituzionale su atto promosso dal Tar Lazio, in merito al non infondato sospetto di incostituzionalità della legge 167/09 laddove prevede l’inserimento in coda e non a pettine e vieta il trasferimento da una provincia all’altra.

    EMENDAMENTI AL MILLE PROROGHE

    2.341

    Giambrone, Carlino, Pardi, Mascitelli

    Dopo il comma 19, aggiungere i seguenti:

    «19-bis. All’articolo 5-bis, del decreto-legge 1º settembre 2008, n. 137, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169 , sono apportate le seguenti modificazioni:

    a) al comma 1, dopo le parole: ’’per il biennio 2009-2010’’ sono aggiunte le seguenti: ’’e successivi’’, nonché, dopo le parole: ’’nell’anno accademico 2007-2008’’ sono aggiunte le seguenti: ’’e successivi’’;

    b) aI comma 2, dopo le parole: ’’il primo corso biennale’’ sono aggiunte le seguenti: ’’e successivi’’;

    c) al comma 3, dopo le parole: ’’nell’anno accademico 2007-2008’’ sono aggiunte le seguenti: ’’e successivi’’.

    19-ter. All’onere derivante dal comma 19-bis, valutato in 100 milioni di euro per l’anno 2011, si provvede mediante riduzione lineare, per un importo pari a 100 milioni di euro per l’anno 2011, delle dotazioni di parte corrente, relative alle autorizzazioni di spesa di cui alla tabella C della legge 13 dicembre 2010, n. 220, i cui stanziamenti sono iscritti in bilancio come spese rimodulabili».

    1.0.47

    Mongiello

    Dopo l’articolo, inserire il seguente:

    «Art. 1-bis.

    (Graduatorie permanenti di alcuni categorie di insegnanti)

    «1. All’articolo 5-bis, commi 1 e 3, del decreto-legge n. 137 del 2008, convertito con modificazioni dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169, dopo le parole: ’’2007/2008’’, ovunque ricorrano, inserire le seguenti: ’’2008/2009’’».

    1.0.51

    Vita, Bastico, Rusconi, Bianco, Mercatali, Ceruti, Vittoria Franco, Fioroni, Mariapia Garavaglia, Legnini, Marcucci, Procacci, Anna Maria Serafini

    Dopo l’articolo, inserire il seguente:

    «Art. 1-bis.

    (Proroga delle graduatorie esaurimento per i docenti abilitati)

    1. All’articolo 5-bis del decreto-legge 1º settembre 2008, n. 137, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169, sono apportate le seguenti modificazioni:

    a) al comma 1, dopo le parole: ’’il biennio 2009/2010’’ e ’’nell’anno accademico 2007/2008’’ sono aggiunte, rispettivamente, le seguenti parole: ’’e successivi’’;

    b) al comma 2, dopo le parole: ’’il primo corso biennale’’ sono aggiunte le seguenti parole: ’’e successivi’’;

    c) al comma 3, dopo le parole: ’’nell’anno accademico 2007/2008’’ sono aggiunte le parole: ’’e successivi’’».

    1.0.50

    Baldassarri, Saia, Viespoli, Valditara, Contini, De Angelis, Digilio, Germontani, Menardi, Pontone, Pistorio, D'Alia

    Dopo l’articolo, inserire il seguente:

    «Art. 1-bis.

    (Procedure stabilizzazione personale)

    1. Le graduatorie di cui all’articolo 2-bis della legge 4 giugno 2004, n. 143, sono trasformate in graduatorie ad esaurimento ai fini del conferimento di incarichi di insegnamento a tempo indeterminato e determinato presso le Istituzioni di cui all’articolo 2 della legge 21 dicembre 1999, n. 508. Il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca è autorizzato a stipulare contratti a tempo indeterminato, per la copertura dei posti annualmente disponibili e vacanti della dotazione organica, con coloro che, inseriti nelle predette graduatorie, abbiano maturato almeno tre anni di incarico annuale di insegnamento nelle predette Istituzioni.

    2. Le assunzioni a tempo indeterminato di cui al comma precedente sono soggette al regime autorizzatorio di cui all’articolo 39, comma 3-bis, della legge 27 dicembre 1997, n. 449.

    3. Le disposizioni di cui al comma 1 si applicano anche agli Istituti musicali pareggiati previa delibera degli organi di gestione nei limiti delle disponibilità di bilancio.

    4. Le Istituzioni statali di cui alla citata legge n. 508 del 1999 sono autorizzate a trasformare a tempo indeterminato i rapporti di lavoro del personale tecnico amministrativo assunto, con contratto a tempo determinato, a seguito di procedure concorsuali pubbliche, per un contingente complessivo non superiore a 340 unità, sui posti vacanti e disponibili certificati dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca entro il limite della dotazione organica. Per le modalità di reclutamento si applicano i princìpi di cui all’articolo 1-quater del decreto-legge 5 dicembre 2005, n. 250, convertito nella legge 3 febbraio 2006 n. 27».

    2.0.10

    Bevilacqua

    Dopo l’articolo, inserire il seguente:

    «Art. 2-bis.

    (Procedure stabilizzazione personale)

    1. Le graduatorie di cui all’articolo. 2-bis della legge 4 giugno 2004, n. 143, sono trasformate in graduatorie ad esaurimento ai fini del conferimento di incarichi di insegnamento a tempo indeterminato e determinato presso le Istituzioni di cui all’art. 2 della legge 21 dicembre 1999, n. 508. Il Ministero dell’istruzione, dell’Università e della Ricerca è autorizzato a stipulare contratti a tempo indeterminato, per la copertura dei posti annualmente disponibili e vacanti della dotazione organica, con coloro che, inseriti nelle predette graduatorie, abbiano maturato almeno tre anni di incarico annuale di insegnamento nelle predette Istituzioni.

    2. Le assunzioni a tempo indeterminato di cui al comma precedente sono soggette al regime autorizzatorio di cui all’articolo 39, comma 3-bis, della legge 27 dicembre 1997, n. 449.

    3. Le disposizioni di cui al comma 1 si applicano anche agli Istituti musicali pareggiati previa delibera degli organi di gestione nei limiti delle disponibilità di bilancio.

    4. Le Istituzioni statali di cui alla citata legge 508/99 sono autorizzate a trasformare a tempo indeterminato i rapporti di lavoro del personale tecnico amministrativo assunto, con contratto a tempo determinato, a seguito di procedure concorsuali pubbliche, per un contingente complessivo non superiore a 340 unità, sui posti vacanti e disponibili certificati dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca entro il limite della dotazione organica. Per le modalità di reclutamento si applicano i principi di cui all’articolo 1-quater del decreto legge 5 dicembre 2005 n. 250 convertito nella legge 3 febbraio 2006 n. 27.

    5. Agli oneri derivanti dall’attuazione delle disposizioni di cui al presente articolo, valutato in 1 milione di euro si provvede mediante corrispondente riduzione, fino all’importo massimo del 3 per mille, di tutti gli stanziamenti di parte corrente della tabella C allegata alla legge 13 dicembre 2010, n. 220, i cui stanziamenti sono iscritti in bilancio come rimodulabili. Il Ministro dell’economia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio».

    1.124

    Valditara, Saia, Viespoli, Baldassarri, Contini, De Angelis, Digilio, Germontani, Menardi, Pontone, D'Alia

    Aggiungere, in fine, il seguente comma:

    «2-bis. A decorrere dall’anno scolastico 2011-2012 gli aggiornamenti e le integrazioni delle graduatorie permanenti di cui all’articolo 1, comma 605 della legge 27 dicembre 2006, n. 296, sono effettuate con cadenza triennale. Per il medesimo anno scolastico 2011-2012 vengono prorogate le graduatorie già in vigore per l’anno scolastico 2010-2011».

    1.129

    Valditara, Saia, Viespoli, Baldassarri, Contini, De Angelis, Digilio, Germontani, Menardi, Pontone, D'Alia

    Aggiungere, in fine, il seguente comma:

    «2-bis. Le graduatorie ad esaurimento per il biennio 2009/2010 e 2010/2011 sono prorogate per l’anno scolastico 2011/2012»

    1.0.45

    Pittoni, Mura, Mariapia Garavaglia, Bodega, Vaccari, Valli

    Dopo l’articolo, inserire il seguente:

    «Art. 1-bis.

    (Graduatorie ad esaurimento)

    1.Le graduatorie provinciali previste dall’articolo 1, comma 605, lettera c), della legge 27 dicembre 2006, n. 296, vigenti per il biennio 2009/2010 – 2010/2011 sono prorogate per l’anno scolastico 2011/2012. Conseguentemente all’articolo 1, comma 4-ter, del decreto-legge 25 settembre 2009, n. 134, convertito con modificazioni dalla legge 24 novembre 2009, n. 167, le parole: ’’per il biennio scolastico 2011/2012 – 2012/2013’’ sono sostituite dalle seguenti: ’’per il biennio scolastico 2012/2013 – 2013/2014’’».

    1.0.44

    Rusconi, Mariapia Garavaglia, Ceruti

    Dopo l’articolo, inserire il seguente:

    «Art. 1-bis.

    1. L’articolo 1, comma 605, lettera c), della legge 27 dicembre 2006, n. 296, si interpreta nel senso che nelle operazioni di integrazione e di aggiornamento delle graduatorie permanenti di cui all’articolo 1 del decreto-legge 7 aprile 2004, n. 97, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 giugno 2004, n. 143, è consentito ai docenti che ne fanno esplicita richiesta, oltre che la permanenza nella provincia prescelta in occasione dell’aggiornamento delle suddette graduatorie per il biennio scolastico 2007-2008 e 2008-2009 di essere inseriti anche nelle graduatorie di altre province dopo l’ultima posizione di III fascia nelle graduatorie medesime. Il decreto con il quale il Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca dispone l’integrazione e l’aggiornamento delle predette graduatorie per il biennio scolastico 2011-2012 e 2012-2013, in ottemperanza a quanto previsto dall’articolo 1, comma 4, del decreto-legge 7 aprile 2004, n. 97, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 giugno 2004, n. 143, è improntato al principio del riconoscimento del diritto di ciascun candidato al trasferimento dalla provincia prescelta in occasione dell’integrazione e dell’aggiornamento per il biennio scolastico 2007-2008 e 2008-2009 ad un’altra provincia di sua scelta, con il riconoscimento del punteggio e della conseguente posizione di graduatoria».

    Fonte: Orizzonte Scuola (31 gennaio 2011)

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    Proroga graduatorie ad esaurimento 2011/12: presentati emendamenti nel Milleproroghe

    Nella seduta di giovedì 27 gennaio nelle Commissioni 1ª (Affari costituzionali) e 5ª (Bilancio) riunite sono stati presentati emendamenti di proroga delle graduatorie ad esaurimento per l'a.s. 2011/12.

    Gli emendamenti che interessano le Graduatorie ad esaurimento sono:

    1.0.44

    Rusconi, Mariapia Garavaglia, Ceruti

    Dopo l’articolo, inserire il seguente:

    «Art. 1-bis.

    1. L’articolo 1, comma 605, lettera c), della legge 27 dicembre 2006, n. 296, si interpreta nel senso che nelle operazioni di integrazione e di aggiornamento delle graduatorie permanenti di cui all’articolo 1 del decreto-legge 7 aprile 2004, n. 97, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 giugno 2004, n. 143, è consentito ai docenti che ne fanno esplicita richiesta, oltre che la permanenza nella provincia prescelta in occasione dell’aggiornamento delle suddette graduatorie per il biennio scolastico 2007-2008 e 2008-2009 di essere inseriti anche nelle graduatorie di altre province dopo l’ultima posizione di III fascia nelle graduatorie medesime. Il decreto con il quale il Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca dispone l’integrazione e l’aggiornamento delle predette graduatorie per il biennio scolastico 2011-2012 e 2012-2013, in ottemperanza a quanto previsto dall’articolo 1, comma 4, del decreto-legge 7 aprile 2004, n. 97, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 giugno 2004, n. 143, è improntato al principio del riconoscimento del diritto di ciascun candidato al trasferimento dalla provincia prescelta in occasione dell’integrazione e dell’aggiornamento per il biennio scolastico 2007-2008 e 2008-2009 ad un’altra provincia di sua scelta, con il riconoscimento del punteggio e della conseguente posizione di graduatoria».

    1.0.45

    «Art. 1-bis.

    (Graduatorie ad esaurimento)

    1. Le graduatorie provinciali previste dall’articolo 1, comma 605, lettera c), della legge 27 dicembre 2006, n. 296, vigenti per il biennio 2009/2010 – 2010/2011 sono prorogate per l’anno scolastico 2011/2012. Conseguentemente all’articolo 1, comma 4-ter, del decreto-legge 25 settembre 2009, n. 134, convertito con modificazioni dalla legge 24 novembre 2009, n. 167, le parole: ’’per il biennio scolastico 2011/2012 – 2012/2013’’ sono sostituite dalle seguenti: ’’per il biennio scolastico 2012/2013 – 2013/2014’’».

    1.129

    Valditara, Saia, Viespoli, Baldassarri, Contini, De Angelis, Digilio, Germontani, Menardi, Pontone, D'Alia

    Aggiungere, in fine, il seguente comma:

    «2-bis. Le graduatorie ad esaurimento per il biennio 2009/2010 e 2010/2011 sono prorogate per l’anno scolastico 2011/2012».

    1.124

    Valditara, Saia, Viespoli, Baldassarri, Contini, De Angelis, Digilio, Germontani, Menardi, Pontone, D'Alia

    Aggiungere, in fine, il seguente comma:

    «2-bis. A decorrere dall’anno scolastico 2011-2012 gli aggiornamenti e le integrazioni delle graduatorie permanenti di cui all’articolo 1, comma 605 della legge 27 dicembre 2006, n. 296, sono effettuate con cadenza triennale. Per il medesimo anno scolastico 2011-2012 vengono prorogate le graduatorie già in vigore per l’anno scolastico 2010-2011».

    Fonte: Orizzonte Scuola (31 gennaio 2011)

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    Emendamenti per blocco graduatorie ad esaurimento, che futuro?

    La redazione di orizzontescuola.it ha scovato gli emendamenti presenti nel milleproroghe che hanno come obiettivo il blocco dell'aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento. Molti si sono chiesti se la proposta sarà accolta o meno, la risposta è: dipende.

    Da cosa? Probabilmente dal pronunciamento della Corte Costituzionale sulla questione coda-pettine.

    Le possibilità sono tre:

    1. la Corte considera incostituzionale l'inserimento in coda e ordina l'inserimento a pettine dei ricorrenti;
    2. la Corte considera incostituzionale l'inserimento in coda e ordina l'inserimento a pettine di tutti coloro che sono in coda nelle province opzionali;
    3. la Corte considera costituzionale l'inserimento in coda e i ricorrenti, così come tutti gli iscritti in graduatoria, restano in coda nelle province opzionali.

    Tutto dipenderà dagli eventuali danni che al MIUR verranno considerati accettabili. Infatti, nel primo caso, nel caso in cui la Corte dovesse considerare incostituzionale l'inserimento in coda e dovesse ordinare l'inserimento a pettine solo dei ricorrenti, il MIUR potrebbe considerare tale soluzione un effetto collaterale accettabile perchè i casi sarebbero "limitati" e si potrebbe procedere al blocco delle graduatorie.

    Nel secondo caso, nel caso in cui la Corte dovesse ordinare l'inserimento a pettine di tutti coloro che sono in coda, allora si rischierebbe il caos e un costo non indifferente dal momento che, con molta probabilità, il Tesoro dovrebbe risarcire quanti, se inseriti a pettine, avrebbero ottenuto una supplenza. In questo caso il blocco delle graduatorie costringerebbe all'inserimento a pettine con "danni non accettabili". Tra l'altro il risarcimento potrebbe sommarsi a quello che in questi mesi stanno chiedendo numerosissimi precari che hanno già inviato al MIUR le lettere prescrittive e si predispongono ai ricorsi per la mancata trasformazione degli incarichi in rapporto a tempo indeterminato come previsto da una consolidata normativa europea.

    Nel terzo caso, invece, nel caso della costituzionalità delle code, il MIUR darebbe il via per l'appoggio agli emendamenti per il blocco delle graduatorie.

    Per gli emendamenti vai a: Proroga graduatorie ad esaurimento 2011/12: presentati emendamenti nel Milleproroghe

    Fonte: Orizzonte Scuola (02 febbraio 2011)

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    Documento Flc Cgil Puglia sul rischio blocco graduatorie ad esaurimento

    Ancora una volta il Governo si schiaccia sulle posizioni della Lega, partito che, come è noto, nasce per dividere il Sud dal Nord, ad esclusivo vantaggio di quest’ultimo. Infatti il ministro Gelmini appoggia l’emendamento presentato al Senato dalla Lega che chiede il congelamento per un anno delle graduatorie ad esaurimento, il cui aggiornamento è previsto ad aprile 2011.

    L’operazione è pensata per evitare, già da quest’anno, che i docenti del Sud, in molti casi detentori di punteggi più alti, possano trasferirsi in graduatorie più favorevoli, ossia in province in cui si registra un più basso numero, sia di tagli, che di docenti in possesso dell’abilitazione.

    L’intenzione di bloccare gli aggiornamenti è pensata nell’immediato per arginare il “pericolo” rappresentato dalla Corte Costituzionale - chiamata dal Tar del Lazio ad esprimersi sulla legittimità della norma che impedisce ai docenti di cambiare provincia (se non andando in coda) - che a giorni renderà noto l’esito della sentenza emanata il 27 gennaio scorso.

    L’interesse a bloccare le attuali graduatorie è motivato anche dalla volontà di congelare le attuali posizioni in attesa che si porti a compimento una riforma del reclutamento che certamente proverà a ritoccare il “peso dei titoli”. In barba alla tanto decantata meritocrazia.

    Il coordinamento dei precari della FLC Puglia ha già prodotto un documento che si ripropone di rafforzare la mobilitazione in difesa delle graduatorie che, nel rispetto della normativa vigente (Legge 296/2006) e della fatica delle migliaia di persone che hanno investito tempo e soldi per conseguire titoli, devono essere aggiornate.

    La FLC fa un appello all’unità del Paese che non può avere un Ministro di parte, ma soprattutto alla difesa della qualità dell’istruzione pubblica che può aversi solo se è garantita la stabilità lavorativa. Per questo abbiamo lanciato la campagna delle “100.000 assunzioni”.

    Da un recente studio commissionato dalla regione, la commissione di esperti rileva che la spesa per l’istruzione (spesa per studente) è in Puglia la più bassa d’Italia, come è più basso il numero dei docenti occupati, rimangono elevati invece il tasso della dispersione scolastica (terz’ultima regione con il 23,9%) e la disoccupazione (un ragazzo su tre). Ulteriori tagli agli organici della scuola sono perciò insostenibili. Chiediamo il ritiro dei tagli programmati che, per la loro entità, rischiano di compromettere anche la partenza del nuovo sistema sulla formazione iniziale. Infatti se si dovesse confermare anche il terzo anno dei tagli tutti i tirocini formativi facenti capo alle classi di concorso in esubero non potranno essere attivati.

    Fonte: Flc-Cgil Puglia (03 febbraio 2011)

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    Bocciato un emendamento sul blocco dell'aggiornamento delle graduatorie permanenti

    L'ANIEF ha appena inviato in redazione un comunicato con il quale informa del parere contrario del Governo nella commissione V Bilancio del Senato sull’emendamento di congelamento delle graduatorie.

    La notizia già riportata da alcune agenzie stampa, parla di un emendamento in particolare, il 1.129 che vedeva come primo firmatario il Finiano Valditara (vicecapogruppo vicario al Senato di Futuro e Libertà per l'Italia), e recitava: «2-bis. Le graduatorie ad esaurimento per il biennio 2009/2010 e 2010/2011 sono prorogate per l’anno scolastico 2011/2012».

    Si attende nei prossimi giorni la verifica degli altri emendamenti sul blocco delle graduatorie che trovate a questo link.

    Fonte: Orizzonte Scuola (04 febbraio 2011)

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    Blocco graduatorie conseguite all'estero

    Il MIUR ha emanato l'avviso del 3 febbraio 2011 contente chiarimenti in merito ai riconoscimenti di formazione professionale mista Italia/altro Paese comunitario.

    Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
    Dipartimento per l’Istruzione
    Direzione Generale per gli Ordinamenti e per
    l’Autonomia Scolastica
    - Ufficio Nono -



    Roma, 3 febbraio 2011

    AVVISO

    Abilitazioni all’insegnamento.


    Si segnala la presenza in internet di numerose offerte formative, rivolte esclusivamente a cittadini italiani laureati, per il conseguimento di abilitazioni all’insegnamento di altri Paesi comunitari.
    Le abilitazioni così conseguite non appaiono conformi ai principi della Direttiva comunitaria 2005/36.
    L’Amministrazione ha avanzato richieste di chiarimenti alle Autorità competenti dei Paesi comunitari interessati.
    In tale attesa, i riconoscimenti di formazione professionale così conseguiti sono sospesi.

    Fonte: Orizzonte Scuola (07 febbraio 2011)

     
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    Milleproroghe: emendamento congelamento graduatorie fino al 31 agosto 2012

    Graduatorie ad esaurimento congelate fino al 31 agosto 2012.

    Si tratta di un emendamento presentato dalla Lega, che blocca l'aggiornamento delle graduatorie fino al 31 agosto 2012 ''al fine di consentire la definizione della nuova disciplina legislativa di reclutamento''. A seguito della recente sentenza della Consulta e' stata inserita la clausola ''fatti salvi gli adempimenti conseguenti alla declaratoria di illegittimita' costituzionale''.

    Inoltre, a partire dall'anno scolastico 2011-2012, l'inserimento nella prima fascia delle graduatorie di istituto e' consentito esclusivamente a coloro che sono inseriti nelle graduatorie ad esaurimento della provincia in cui ha sede l'istituzione scolastica richiesta''.

    Fonte: Orizzonte Scuola (11 febbraio 2011)

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    Pittoni: passa l'emendamento leghista sulle graduatorie

    Via libera nelle commissioni Affari costituzionali e Bilancio all'emendamento leghista al decreto Milleproroghe che chiede di mantenere le attuali graduatorie degli insegnanti fino al 31 agosto del 2012, oltre a proporre alcuni disincentivi agli spostamenti degli insegnanti sul territorio, il tutto naturalmente «fatti salvi gli adempimenti conseguenti alla declaratoria di llegittimità costituzionale dell'art. 1, comma 4 ter del decreto legge 25 settembre 2009 n. 134, convertito con modificazioni dalla legge 24 novembre 2009, n. 167». «E' il massimo che possiamo fare in questo momento - commenta il senatore Mario Pittoni, capogruppo della Lega Nord in commissione Istruzione del Senato e primo firmatario dell'emendamento.

    «Ancora non è chiaro quanti insegnanti potranno inserirsi a "scavalco" nelle graduatorie.Quello che è certo è che molti docenti, non solo del Centro-Nord, che negli ultimi anni, pur precari, hanno lavorato in maniera continuativa, perderanno il posto. E questo in conseguenza di punteggi abnormi (a volte più che doppi) maturati in alcune aree del Paese da parecchi di coloro ai quali è stato consentito di iscriversi come riserva in altre graduatorie. Ora viene imposto che questi docenti, anche se si tratta di iscrizioni aggiuntive, vengano posizionati in base al punteggio, stravolgendo le liste e facendo saltare quello che chi era già in graduatoria considerava ormai un diritto acquisito. Come se ne esce? La strada è una sola: va riformato, e con la massima urgenza, il reclutamento degli insegnanti.

    Abbiamo consegnato al ministro Gelmini una proposta articolata sulla quale le principali forze sindacali (Cgil esclusa) hanno manifestato disponibilità. Proponiamo un meccanismo su base regionale, ma non ci sono "fili spinati". Il progetto è inattaccabile sia per quanto riguarda la Costituzione e la legislazione nazionale sia sotto il profilo della normativa europea.

    Per assegnare il punteggio di base ai candidati, non si farà più riferimento (se non in misura ridotta) alla valutazione acquisita sul proprio territorio. Si dovrà scegliere una e una sola regione nella quale eleggere il proprio domicilio professionale e sottoporsi a quello che abbiamo chiamato “test di preparazione”, con cui si verificherà l’attitudine all’insegnamento e l’effettivo livello di preparazione dei candidati nelle singole materie. Il tutto – questo il punto fondamentale - nella regione di arrivo, a parità di condizioni con i candidati del posto. Quelli valutati con “manica larga” in altre realtà - conclude Pittoni - non riusciranno più a scavalcare chi effettivamente merita».

    Fonte: Orizzonte Scuola (12 febbraio 2011)

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    Emendamento della Lega Nord è un atto razzista

    A dichiararlo è stato Domenico Pantaleo, Segretario generale della Federazione Lavoratori della Conoscenza CGIL.

    "L'emendamento della Lega Nord al milleproroghe, approvato dalla Commissione Bilancio, sul blocco delle graduatorie e l'impossibilità d'iscriversi nelle graduatorie d'istituto, in una provincia diversa da quella della permanente è un atto razzista nei confronti del Mezzogiorno e intende violare la sentenza della Corte Costituzionale.

    Non si può giustificare quell'emendamento con la necessità di nuove norme sul reclutamento. In realtà s'intende stravolgere il sistema nazionale di reclutamento, violando le leggi.

    La FLC CGIL chiede al Parlamento di non approvare quell'emendamento che rompe l'unità del Paese. Sollecita la Ministra Gelmini ad aprire un tavolo di confronto per conoscere le modalità con le quali s'intende procedere nell'applicazione della sentenza.

    Ribadisce come sia necessario bloccare i tagli degli organici e procedere alla stabilizzazione di tutti i precari sulla base delle proposte contenute nell'Operazione centomila che la FLC CGIL ha lanciato."

    Fonte: Orizzonte Scuola (12 febbraio 2011)

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    Supplenti, dopo il danno la beffa
    graduatorie "congelate" due anni

    Il governo ha aggirato la sentenza della Consulta che fa cadere la legge voluta dalla Lega sull'inserimento dei precari. E per farlo la ha di fatto prolungata di un anno. Un esempio a Milano: la terza in graduatoria sarebbe precipitata, senza entrare in ruolo
    di SALVO INTRAVAIA

    Graduatorie dei supplenti: oltre al danno la beffa? Secondo la Cgil, sì. Tre giorni fa, la Consulta dichiara illegittimo, perché contro il principio di uguaglianza tra i cittadini italiani, il provvedimento voluto nel 2009 dalla Lega Nord che impediva a coloro che si trovavano in graduatoria in una certa provincia, di spostarsi col proprio punteggio in un'altra provincia. Con inserimento "a pettine", come dicono i tecnici. Ma ieri, cioè a poche ore dal pronunciamento dei giudici costituzionali, la stessa Lega ha fatto approvare un emendamento al decreto Milleproroghe che "congela" le graduatorie fino al 31 dicembre 2012, "fatti salvi gli adempimenti conseguenti alla declaratoria di illegittimità costituzionale".

    Le graduatorie "protette" sarebbero scadute quest'anno e a settembre si sarebbe dovuto "liberalizzare" l'inserimento nelle liste dei supplenti. Secondo la Flc Cgil, l'emendamento approvato ieri, "è un atto razzista nei confronti del Mezzogiorno e intende violare la sentenza della Corte Costituzionale". La Gilda degli insegnanti per il momento si limita a darne notizia sul proprio sito, mentre le altre sigle tacciono. "L'emendamento della Lega Nord al milleproroghe - incalza Mimmo Pantaleo, segretario della Flc Cgil - approvato dalla commissione Bilancio, sul blocco delle graduatorie e l'impossibilità d'iscriversi nelle graduatorie d'istituto, in una provincia diversa da quella della permanente è un atto razzista: non si
    può giustificare quell'emendamento con la necessità di nuove norme sul reclutamento". In realtà - conclude il sindacalista - s'intende stravolgere il sistema nazionale di reclutamento, violando le leggi". E chiede al Parlamento di non approvare quell'emendamento che rompe l'unità del Paese.

    Ma l'emendamento che ha fatto saltare dalla sedia Pantaleo sembra introdurre un altro steccato: "l'impossibilità d'iscriversi nelle graduatorie d'istituto, in una provincia diversa da quella della permanente". Una possibilità finora ammessa. Per comprendere bene i termini della questione occorre fare un piccolo passo indietro. Nella scuola, per i supplenti, ci sono due tipi di graduatorie: quelle "ad esaurimento" e le graduatorie "d'istituto". Le prime, a livello provinciale, vengono utilizzate per nominare i supplenti annuali (fino al 31 agosto) e fino al termine delle lezioni (il 30 giugno), ma anche per reclutare metà degli immessi in ruolo. Alle seconde ricorrono le scuole per le cosiddette supplenze "brevi", qualche giorno o qualche settimana.

    In occasione dell'aggiornamento delle graduatorie "ad esaurimento", nel 2009, venne introdotto il divieto di spostarsi da una provincia all'altra: si poteva soltanto aggiornare il punteggio. Consentendo l'inserimento, ma soltanto "in coda", in altre tre province, diverse da quella di origine. Il meccanismo funziona in questo modo: se c'è una supplenza o un posto per le immissioni in ruolo in provincia di Milano, prima si scorre la graduatoria dei "locali" ed, esaurita questa, si ricorre alle graduatorie di coda.

    Un piccolo esempio chiarirà tutto. Sempre in provincia di Milano, al terzo posto della graduatoria ad esaurimento c'è la milanese Claudia Fratesi, con 119 punti, nel frattempo entrata di ruolo perché nel capoluogo lombardo nel 2009 furono assegnati 119 posti. La prima della graduatoria "di coda", sempre all'elementare, è invece Soccorsa Mesiano di Vibo Valentia, con 185 punti, e subito dopo c'è Graziella Casella di Palermo con 183 punti. Se non ci fosse stato lo sbarramento chiesto dalla Lega, in provincia di Milano, l'insegnante meneghina non avrebbe avuto molte possibilità. Perché inserendo "a pettine" anche gli insegnanti "di coda" la Fratesi sarebbe scivolata al 550° posto. E addio assunzione. Una situazione che, dati alla mano, si verifica nella maggior parte delle graduatorie del Nord. La legge dichiarata illegittima dall'Alta corte non fa ovviamente riferimento ad ambiti territoriali specifici, come il Nord o il Sud. Ma nei fatti penalizza i tanti docenti meridionali "in cerca di fortuna nella Padania".

    In questi ultimi due anni, anche con le graduatorie "protette", diversi insegnanti meridionali sono riusciti a sbarcare il lunario nel settentrione: con le graduatorie d'istituto. Ma pare che l'emendamento bloccherà anche questa strada. Al momento, nessuno sa come intenda muoversi il ministero dell'Istruzione per dare attuazione alla sentenza della Corte costituzionale. Come ricordano da viale Trastevere, il comma abrogato "prevedeva non solo l'inserimento in coda per il biennio 2009/2010 e 2010/2011 in tre province oltre quella di appartenenza, ma anche l'inserimento a pettine in una sola provincia per il biennio 2011/2012 e 2012/2013". Il ministero promette di "adottare i provvedimenti necessari per garantire l'ordinario funzionamento della scuola e per offrire in ogni caso le maggiori occasioni di impiego ai docenti": Ma di liberalizzare le graduatorie, come chiede la consulta, non se ne parla.

    Fonte: La Repubblica (12 febbraio 2011)

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    La Lega non lascia, dopo la sentenza della Consulta, raddoppia

    Ma l’emendamento al decreto Milleproroghe, che impone un nuovo ostacolo agli spostamenti da Sud a Nord dei docenti precari, sarebbe incostituzionale.

    Secondo l’emendamento, le attuali graduatorie, previste dall’art. 605 lett. C) della legge 27 dicembre 2006 n.296) devono rimanere in vigore, contrariamente a quanto previsto dalla normativa sull’aggiornamento biennale. Inoltre, l’inserimento nella I fascia delle GaE va consentito solo a chi è inserito nelle graduatorie a esaurimento della provincia in cui ha sede l’istituzione scolastica.

    Nei giorni scorsi il congelamento delle graduatorie era stato proposto anche con un emendamento a firma del Gruppo Futuro e Libertà, su cui il Governo aveva dato parere contrario.

    Il Miur, comprensibilmente in grande confusione, ha grande bisogno di analizzare i molteplici aspetti della situazione, e ANIEF potrebbe essere utilmente consultato, visto che è il protagonista della vicenda e ripetutamente, per tempo, ma inascoltato, ha indicato strade virtuose.

    E’ già positivo, ma era scontato, che il Ministro si prefigga di varare nuove regole per i passaggi di provincia, rispettose della sentenza della Corte costituzionale (basta soltanto applicare la normativa vigente che consente il trasferimento con il proprio punteggio all’atto dell’aggiornamento), ma intanto l’emendamento della Lega approvato al Senato, in commissione Affari e Bilancio, è in dissonanza dalla sentenza.

    E’ già positivo, ma era scontato, che il Miur rassicuri, sui loro diritti, i contraenti delle nomine a t.i. effettuate in base alle vecchie graduatorie, nello scorso agosto/settembre (immissioni in ruolo e incarichi a t.d.), ma ora deve garantire in primo luogo i ricorrenti aventi diritto.

    Per uscire dal problema, la Lega conviene sulla linea della Ministro: procedere agli adempimenti imprescindibili derivanti dalla sentenza n.41/2011 declaratoria di illegittimità costituzionale dell'art. 1, comma 4 ter dl n.134/2009 n. 134; questo dovrebbe significare che al congelamento delle liste si procederà dopo aver inserito a pettine i ricorrenti e aver loro liquidato i legittimi indennizzi, punteggi oltre ad aver attribuito i contratti.

    Contestualmente, però, il senatore Pittoni capogruppo della Lega in VII Commissione accelera l’iter della riforma del reclutamento dei docenti affinando una proposta che TuttoscuolaNEWS (n.475 di 14 febbraio 2011) riportata nei seguenti termini: “Proponiamo un meccanismo su base regionale, ma non ci sono "fili spinati". Il progetto è inattaccabile sia per quanto riguarda la Costituzione e la legislazione nazionale sia sotto il profilo della normativa europea. Per assegnare il punteggio di base ai candidati, non si farà più riferimento (se non in misura ridotta) alla valutazione acquisita sul proprio territorio. Si dovrà scegliere una e una sola regione nella quale eleggere il proprio domicilio professionale e sottoporsi a quello che abbiamo chiamato “test di preparazione”, con cui si verificherà l’attitudine all’insegnamento e l’effettivo livello di preparazione dei candidati nelle singole materie. Il tutto - questo è fondamentale-, nella regione di arrivo, a parità di condizioni con i candidati del posto. Quelli valutati con “manica larga” in altre realtà non riusciranno più a scavalcare chi effettivamente merita”. Su qualsiasi nuovo sistema di reclutamento, siamo contrari, almeno fino a quando non si esauriscono le attuali graduatorie.

    Fonte: ANIEF (15 febbraio 2011)

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    Cassazione: graduatorie,ricorsi materia giudice ordinario

    Sentenza potrebbe vanificare parere Consulta su code avviato Tar. Un altro colpo di scena nella sempre più complicata gestione dei 240mila docenti precari abilitati all'insegnamento inseriti nelle 100 graduatorie provinciali italiane: dopo che venerdì la Consulta ha disposto incostituzionale la collocazione in 'coda' dei supplenti che chiedono il trasferimento, oggi è stata resa pubblica la notizia che l'8 febbraio la Corte di Cassazione, con la sentenza numero 3032 emanata a sezioni unite, ha stabilito che la materia è competenza del giudice ordinario e non di quello amministrativo.

    In sostanza, la Cassazione ritiene che per impugnare il mancato inserimento a 'pettine' nelle graduatorie a esaurimento, i ricorsi devono obbligatoriamente essere avanzati al tribunale ordinario e non al Tar. A cui, invece, si sono rivolti sino ad oggi i ricorrenti.

    La sentenza costituisce, quindi, una vittoria per quei sindacati che in contrasto con l'Anief, l'organizzazione promotrice di buona parte di ricorsi contro le 'code', ritengono valido il regolamento introdotto dal Miur per penalizzare i candidati che decidano di chiedere nuove province dove insegnare oltre quella di appartenenza.

    Il pronunciamento dei giudici di terzo grado rappresenta, in particolare, una vittoria importante per la Gilda degli Insegnanti che ha patrocinato i ricorsi presentati da alcuni docenti a favore del giudice ordinario.

    Fonte: TMNews (15 febbraio 2011)

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    Effetti della sentenza della C.C. n. 41

    Ci vorrebbero mettere una toppa. Ma, nella foga, rischiano nuovi papocchi. Da ripristinare anche le riserve.

    L’emendamento della Lega al decreto Milleproroghe approvato venerdì scorso in commissione bilancio e affari costituzionali del Senato, che, se approvato in aula, congelerebbe le GAE per l’anno scolastico 2011/12, ci appare un rimedio peggiore del male che vorrebbe curare.

    Per questa via l’inserimento a pettine non sarebbe più solo formale, non produrrebbe effetti solo giuridici pregressi per i ricorrenti , ma anche effetti esigibili da tutti, dal prossimo settembre, sia per le immissioni in ruolo che per il conferimento delle supplenze.

    Con il riconoscimento conseguente di tutte le precedenze e di tutte le riserve. Questo vuol dire che su tutte le nomine in ruolo già disposte per 2009/10 e per il 2010/11, nonché su quelle da disporre per il prossimo anno, andrebbero ricalcolate le riserve.

    Ma forse il senatore Pittoni, nella foga di mettere una toppa, si era distratto.

    Quello che ci sconcerta, però, è l’affermazione del senatore leghista, ancora non smentita da nessuno, che sulla sua proposta di regionalizzazione del sistema di reclutamento “ le principali forze sindacali (Cgil esclusa) hanno manifestato disponibilità”.

    Al punto in cui siamo, un altro papocchio sarebbe inammissibile. Un’altra figuraccia la Gelmini non se la può permettere. Nemmeno con l’avallo interessato di sindacati di comodo.

    In attesa delle decisioni del MIUR , di seguito pubblichiamo una nota dell’avv. Marco Bianchini sugli effetti giuridici della sentenza n. 41 della C.C.

    Ossevazioni in merito alla sentenza della Corte Costituzionale n.41/2011

    La pronuncia di illegittimità costituzionale di una norma di legge comporta non già l’abrogazione, o la declaratoria di inesistenza o di nullità, o l’annullamento della norma dichiarata contraria alla costituzione, bensì la disapplicazione della stessa. Ne consegue che, fuori delle ipotesi, aventi carattere di eccezionalità, in cui essa travolge tutti gli effetti degli atti compiuti in base alla norma illegittima, la dichiarazione di incostituzionalità comporta la caducazione dei soli effetti non definitivi e, nei rapporti ancora in corso di svolgimento, anche degli effetti successivi alla pubblicazione della sentenza stessa, restando quindi fermi quegli effetti anteriori che abbiano definitivamente conseguito, in tutto o in parte, la loro funzione costitutiva, estintiva, modificativa o traslativa di situazioni giuridicamente rilevanti.

    Un primo corollario di questo assunto è che una sentenza della Corte Costituzionale statuisce soltanto per il futuro e non per il passato, facendo quindi salvi gli eventuali diritti acquisiti. Ciò significa che, in ipotesi di successione di legge, la nuova legge non può che regolare i rapporti futuri e non anche quelli pregressi, per i quali vale il principio che la disciplina applicabile è quella vigente al momento in cui si è realizzata la situazione giuridica (i latini sintetizzavano in: tempus regit actum).

    Una seconda conseguenza è che l’efficacia retroattiva della sentenza dichiarativa dell’illegittimità costituzionale di una norma non si estende ai rapporti esauriti, ossia a quei rapporti che, sorti precedentemente alla pronuncia della Corte Costituzionale, abbiano dato luogo a situazioni giuridiche ormai consolidate ed intangibili in virtù del passaggio in giudicato di decisioni giudiziali, della definitività di provvedimenti amministrativi non più impugnabili, del completo esaurimento degli effetti di atti negoziali, del decorso dei termini di prescrizione o decadenza.

    In altri termini una legge, anche se dichiarata incostituzionale, continua ad esplicare i suoi effetti per quei rapporti costituitisi prima della sentenza della Corte Costituzionale per un principio che può definirsi “di legalità”. La stessa legge dovrà comunque essere disapplicata per i rapporti non ancora costituiti o in corso di perfezionamento. Per cui non si può certo dire che la sentenza della Corte Costituzionale abroghi la legge. E’ noto, infatti, che una norma può essere abrogata da un’altra norma che sia di pari grado o di grado superiore e di emanazione legislativa. In ogni caso si avrà come risultato di ritenere, comunque, abrogata la norma incostituzionale nei confronti di eventuali nuovi rapporti o nei confronti di quelli in corso di costituzione e non ancora perfetti; sarà valida ed efficace, invece, per quelli perfezionatisi in momenti precedenti al giudizio della Corte Costituzionale.

    Alla luce di tali osservazioni giuridiche, si può concludere quindi, sotto l’aspetto pratico, che tutti coloro che risultano ancora in termini (titolari di situazioni non perfezionate) per procedere nei confronti del MIUR al fine di ottenere l’inserimento a pettine (ovvero chi ha proposto ricorso tempestivamente ed ha ottenuto la sospensiva da parte del TAR Lazio) possono a questo punto (ove risultino penalizzati, nelle province indicate, dall’immissione in ruolo di colleghi aventi punteggio inferiore) procedere con il giudizio di ottemperanza, al fine di ottenere la rettifica della propria posizione in graduatoria e il riconoscimento giuridico del diritto alla stipula di contratto a tempo indeterminato con precedenza assoluta in ordine alle prossime immissioni in ruolo.

    Fonte: Athena scuola (15 febbraio 2011)

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    Milleproroghe, oggi fiducia al Senato

    Il Governo porrà la fuducia al Senato sul Milleproroghe. In mattinata ancora accordi per il maxiemendamento che dovrebbe contenere le misure per le graduatorie permanenti a seguito della sentenza della Corte Costituzionale che ha considerato illegittime le code. Potrebbe anche essere rivista la disposizione, approvata nelle Commissioni, che proroga a tutto il 2011 la possibilità per i precari di impugnare i licenziamenti.

    Fonte: Orizzonte Scuola (15 febbraio 2011)

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    Milleproroghe, domani voto fiducia su maxiemendamento

    L'aula del Senato voterà domani la questione di fiducia al maxiemendamento del governo al decreto legge Milleproroghe

    Lo ha annunciato in aula la presidente di turno Emma Bonino.

    In base al celendario dei lavori, stabilito dai capigruppo di tutti i partiti, la fiducia dovrebbe essere votata tra le 10,00 e le 11,00.

    La prossima settimana il decreto andrà alla Camera per un esame lampo che dovrebbe concludersi entro venerdì 25 febbraio.

    Fonte: Reuters (15 febbraio 2011)

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