Carta del docente (bonus 500 Euro)

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    Bonus 500 euro sarà accreditato ai docenti la prossima settimana

    La prossima settimana tutti i docenti di ruolo riceveranno la somma di 500 euro sullo stesso conto corrente sul quale viene normalmente accreditato lo stipendio, in attesa della vera e propria Carta elettronica del docente che sarà attivata nel 2016.

    La prossima settimana riceveranno il bonus tutti i docenti di ruolo delle scuole statali che risultavano in servizio alla data del 9 ottobre. I docenti assunti successivamente riceveranno anche loro il bonus, sempre di 500 euro, ma entro 20 giorni dall'assunzione.

    Come già ampiamente spiegato il bonus potrà essere utilizzato, a partire dall'accredito, per le spese di autoformazione sostenute nel corso dell'a.s. 2015/16.

    Il Miur potrà sottoscrivere apposite convenzioni, senza nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio statale, con operatori pubblici e privati, finalizzate all'ottimale utilizzo della Carta del docente, che riconoscano specifiche agevolazioni per le finalità previste, consentendone così il più ampio utilizzo. Per queste forse bisognerà attendere qualche giorno in più.

    Così come bisognerà ancora attendere per avere qualche info più specifica sulle modalità di rendicontazione. Il Ministero dovrebbe però rendersi conto che le info sono necessarie a partire dal giorno in cui i soldi saranno nel conto corrente dei destinatari.

    Bonus 500 euro autoformazione. In anteprima decreto e istruzioni per l'uso, anche per docenti neoimmessi

    Fonte: Orizzonte Scuola (15 ottobre 2015)

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    Bonus 500 euro autoformazione. In anteprima decreto e istruzioni per l'uso, anche per docenti neoimmessi

    Disponibile il DPCM del 23 settembre 2015 sulla carta elettronica docenti e le indicazioni operative per il suo corretto utilizzo.

    Destinatari del bonus

    Docenti di ruolo delle istituzioni scolastiche statali assunti a tempo indeterminato, sia a tempo pieno che parziale, compresi i docenti in periodo di formazione e prova, che non siano stati sospesi per motivi disciplinari.

    Il bonus spetta anche ai docenti assunti e da assumere nel piano straordinario di immissioni in ruolo previsto dalla Legge 107/2015.

    Le somme saranno accreditate con le seguenti tempistiche:
    ◾entro ottobre per i docenti neoassunti dal 1° settembre 2015
    ◾entro 20 giorni dalla trasmissone dell'elenco da parte del Miur, dei docenti assunti o da assumere dopo il 1° settembre 2015

    N.B. La somma totale spetta anche ai docenti che prendono servizio nel corso dell'anno scolastico.

    Il bonus è di 500 euro (la carta, a disposizione dall'a.s. 2016/17 sarà nominale), e può essere utilizzato nel corso dell'anno di scolastico di riferimento

    Sono esclusi: precari, personale educativo, comparto AFAM

    Modalità di utilizzo

    Il bonus può essere utilizzato per le seguenti finalità
    1. acquisto di libri e di testi, anche in formato digitale, di pubblicazioni e di riviste
    2. acquisto di hardware e software,
    3. iscrizione a corsi per attività di aggiornamento e di qualificazione delle competenze professionali, svolti da enti accreditati presso il Miur, di laurea, di laurea magistrale, specialistica o a ciclo unico, inerenti al profilo professionale, ovvero a corsi post lauream o a master universitari inerenti al profilo professionale,
    4. rappresentazioni teatrali e cinematografiche
    5. ingresso a musei, mostre ed eventi culturali e spettacoli dal vivo
    6. iniziative coerenti con le attività individuate nell'ambito del piano dell'offerta formativa delle scuole e del Piano nazionale di formazione di cui all'art. 1 comma 124 della legge n. 107 del 2015.

    N.B. Il Miur potrà sottoscrivere apposite convenzioni, senza nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio statale, con operatori pubblici e privati, finalizzate all'ottimale utilizzo della Carta del docente, che riconoscano specifiche agevolazioni per le finalità previste, consentendone così il più ampio utilizzo.

    No reddito imponibile

    Per l'a.s. 2015/16 il bonus sarà accreditato con cedolino unico (già in fase di elaborazione il pagamento), ma non costituirà nè retribuzione accessoria nè reddito imponibile.

    Modalità rendicontazione

    I docenti dovranno presentare alla scuola di appartenenza, entro il 31 agosto 2016, la rendicontazione comprovante l'utilizzo della somma.

    Se la documentazione non risulterà conforme, o sarà incompleta o presentata oltre il 31 agosto, ovvero non presentata, la somma sarà recuperata con l'erogazione riferita al 2016/17.

    Il controllo della documentazione è affidato ai revisori dei conti.

    Il Ministero si riserva di pubblicare una successiva nota per fornire ulteriori dettagli sull'attività di rendicontazione.

    Il bonus sarà accreditato la prossima settimana. Leggi tutto

    Leggi il Decreto del 23 settembre 2015

    Leggi le istruzioni complete per il corretto utilizzo

    Fonte: Orizzonte Scuola (15 ottobre 2015)

    cipo%20(43)
     
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    Bonus 500 euro, accredito da lunedì 19. Soldi non spesi quest'anno si cumuleranno a prossima erogazione. Sì docenti religione. Decreto e istruzioni

    Da lunedì 19, secondo quanto detto dal Ministero durante una interrogazione parlamentare, i 500 euro ai docenti per l'autoformazione inizieranno ad essere accreditati. Occhio a NOIPA.

    Ma la spesa è valida a partire dal 1 settembre 2015 fino al 31 agosto 2016, data ultima anche per rendicontare. Saranno i revisori dei conti a controllare se la spesa sarà conforme all'autoformazione. Qualora la somma sarà utilizzata in maniera non conforme alle finalità indicate dalla legge, cioè la formazione e la valorizzazione delle competenze professionali, o non rendicontata o rendicontata in maniera incompleta, la stessa sarà recuperata a valere sulle risorse disponibili l'anno successivo.

    Le risorse erogate sono pari a 381,137 milioni annui a decorrere dall'anno 2015 per un valore nominale non superiore a 500 euro utilizzabili nell'arco dell'anno scolastico di riferimento. La cifra residua, eventualmente non utilizzata dal docente, rimarrà nella sua disponibilità per l'anno scolastico successivo. Entro il 31 dicembre 2015, le risorse che dovessero eventualmente restare disponibili saranno, comunque, ripartite tra gli aventi diritto.

    L'accredito avverrà a partire dal 19 di ottobre, quindi gradualmente a tutti i docenti di ruolo a tempo indeterminato delle istituzioni scolastiche statali, sia a tempo pieno che a tempo parziale, compresi i docenti che sono in periodo di formazione e prova.

    Ricordiamo che la somma potrà essere utilizzata per:
    1. acquisto di libri e testi, di hardware e software;
    2. iscrizione a corsi per attività di aggiornamento e di qualificazione delle competenze professionali, a corsi di laurea, di laurea magistrale, specialistica o a ciclo unico, ovvero a corsi post lauream o a master universitari inerenti il profilo professionale.

    Ieri, a seguto di una seconda interrogazione parlmentare, il Ministero ha ribadito che saranno coinvolti anche i docenti di religione cattolica. Non conta, afferma il Ministero, "il tipo di insegnamento svolto, quanto piuttosto il tipo di rapporto di lavoro, l'essere docente «di ruolo», ai sensi dell'articolo 398 del testo unico sull'istruzione, presso scuole statali (decreto legislativo n. 297 del 1994).

    Il Ministero ha comunicato, infine, che a breve sarà emanata una nota per fornire ulteriori dettagli sull'attività di rendicontazione.

    Sappiamo al momento che le ricevute non accettate dai revisori dei conti faranno decurtare il bonus dell'anno successivo, ma notizie contrastanti riguardano invece le spese superiori ai 500 euro. Vedremo quali indicazioni saranno fornite, se la somma rimanente sarà decurtata dal bonus degli anni successivi, o il docente metterà di tasca propria la cifra oltre i 500 euro.

    Leggi il Decreto del 23 settembre 2015

    Leggi le istruzioni complete per il corretto utilizzo

    Bonus 500 euro autoformazione. In anteprima decreto e istruzioni per l'uso, anche per docenti neoimmessi

    Fonte: Orizzonte Scuola (16 ottobre 2015)

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    Bonus 500 euro oggi è accreditato su conto. Cedolino su NoiPA disponibile successivamente. Ma mancano regole chiare su rendicontazione

    Oggi i docenti destinatari del bonus di 500 euro destinato all'autoformazione troveranno accreditata sul proprio conto la somma. Il cedolino sarà caricato solo in un secondo tempo su NoiPA, come già anticipato. Ma i docenti lamentano scarsa chiarezza sulle modalità di rendicontazione.

    STIPENDIO RATA SPECIALE MESE DI OTTOBRE 2015 SALARY PAYMENT è la dicitura che compare sul conto di chi, tra i docenti, stamattina ha ricevuto l'accredito sul conto sul quale generalmente riceve lo stipendio. Non sappiamo se l'accredito è avvenuto in unica soluzione per tutti i docenti, in ogni caso la macchina si è messa in moto.

    Come già anticipato da OrizzonteScuola.it, il cedolino sarà disponibile solo successivamente.

    Per assicurare la tempestività dell'erogazione infatti il cedolino con l'evidenza della somma sarà pubblicato, nell'area privata del portale NoiPA, in un momento successivo .

    L'elaborazione ha interessato tutto il personale docente del comparto Scuola immesso in ruolo fino alla data del 9 ottobre 2015.

    Il MIUR ha fornito indicazioni in merito all' esclusione di alcune categorie di personale, tra cui il personale educativo, quello del comparto AFAM e quello con data di cessazione dal servizio nel corso dell'anno scolastico 2015/2016.

    Per il personale immesso in ruolo dopo la data del 9 ottobre sono previste successive emissioni speciali mensili.

    Bisogna però dire che mancano alcuni chiarimenti indispensabili circa la rendicontazione delle spese, che il Ministero ha assicurato fornirà in un momento successivo. I soldi però sono già disponibili e spendibili per le finalità indicate nel decreto e nelle istruzioni operative
    1. acquisto di libri e di testi, anche in formato digitale, di pubblicazioni e di riviste
    2. acquisto di hardware e software,
    3. iscrizione a corsi per attività di aggiornamento e di qualificazione delle competenze professionali, svolti da enti accreditati presso il Miur, di laurea, di laurea magistrale, specialistica o a ciclo unico, inerenti al profilo professionale, ovvero a corsi post lauream o a master universitari inerenti al profilo professionale,
    4. rappresentazioni teatrali e cinematografiche
    5. ingresso a musei, mostre ed eventi culturali e spettacoli dal vivo
    6. iniziative coerenti con le attività individuate nell'ambito del piano dell'offerta formativa delle scuole e del Piano nazionale di formazione di cui all'art. 1 comma 124 della legge n. 107 del 2015.

    Decreto e istruzioni

    Fonte: Orizzonte Scuola (19 ottobre 2015)

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    I 500 euro sono arrivati a 650mila insegnanti

    Nonostante i dubbi degli scettici e le proteste di chi continua a dichiarare di voler rifiutare il "bonus", i 500 euro per le attività di aggiornamento e formazione sono stati accreditati oggi suo conto bancario di almeno 650mila docenti.

    Altri 50mila lo riceveranno a dicembre subito dopo essere stati assunti con la fase C.
    In totale si tratta di più di 350 milioni di euro che sono stati stanziati con la legge 107 e che, se non cambieranno le regole, rimarranno anche per gli anni a venire.
    Le modalità di rendicontazione non sono ancora state definite con precisione e quindi, almeno in una prima fase, è bene che i docenti prestino attenzione alla documentazione da acquisire di volta.
    Fatture e ricevute nominative intestate all'insegnante e riportanti l'oggetto acquistato possono essere certamente sufficienti per documentare spese per software e hardware.

    Così come andrà certamente la copia del bonifico per il pagamento di corsi universitari.
    Qualche dubbio può invece esserci per scontrini e altri documenti di spesa che non riportano il nome dell'acquirente e c'è da augurarsi che il Ministero chiarisca la questione al più presto.
    Attenzione anche alle spese per la partecipazione a corsi di aggiornamento, in quanto la legge stabilisce che si possono considerare solo le attività promosse da enti e associazioni accreditate presso il Ministero.
    E' confermato infine che il bonus riguarda solo i docenti di ruolo e non i precari come peraltro era chiaramente previsto dalla legge 107.

    Fonte: Tecnica della Scuola (19 ottobre 2015)

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    Bonus 500 euro, occhio alle ricevute da presentare entro il 31 agosto 2016

    Il 19 ottobre 650mila docenti hanno ricevuto il bonus di 500 euro per l’aggiornamento previsto dalla Legge 107/15. Come si spenderanno? Entro quando e a chi andranno presentate le ricevute?

    Diciamo subito che questi soldi andranno spesi da tutto il personale che ne ha beneficiato o ne beneficeranno sul proprio conto corrente, anche quello in regime di part-time, entro il 31 agosto 2016.

    Per tutti i docenti assunti dopo il 1° settembre 2015, il bonus – non decurtato ma sempre da 500 euro - sarà accreditato entro 20 giorni dalla trasmissione dei nominativi al sistema NoiPA. L'accreditamento avverrà anche in caso di immissione in ruolo e presa di servizio ad anno scolastico abbondantemente iniziato.

    Per quanto riguarda i documenti e le certificazioni comprovanti l'effettivo utilizzo della somma assegnata, dovranno essere consegnati con certezza alla scuola di titolarità: la segreteria scolastica metterà tutta la documentazione a disposizione dei revisori dei conti per il controllo di regolarità.

    A tal proposito, il Miur (in accordo con il ministero dell’Economia e delle Finanze) fornirà ulteriori e più dettagliati elementi per la rendicontazione delle spese, attraverso un ulteriore decreto: rimane soprattutto da capire se saranno ritenute valide ricevute e scontrini fiscali non attestanti il nominativo del docente che ha usufruito del servizio. Si tratta di indicazioni rilevanti, perché eventuali importi non correttamente rendicontati saranno decurtati, per lo stesso importo scorrettamente documentato, in occasione dell'erogazione dell'anno scolastico successivo, il 2016/2017.

    Si ricorda che, in base al comma 121 dell'art. 1 della legge 107/2015 e l'art. 4 del D.P.C.M. 23 settembre 2015, i 500 euro di formazione e aggiornamento professionale serviranno a questi scopi:
    • acquisto di libri e di testi, anche in formato digitale, di pubblicazioni e di riviste
    • acquisto di hardware e di software
    • iscrizione a corsi per attività di aggiornamento o di qualificazione delle competenze professionali svolti da enti accreditati presso il MIUR, a corsi di laurea, laurea magistrale, specialistica o a ciclo unico inerenti il profilo professionale, ovvero a corsi di laurea post lauream o a master universitari inerenti il profilo professionale
    • rappresentazioni teatrali o cinematografiche
    • ingresso a musei, mostre ed eventi culturali e spettacoli dal vivo
    • iniziative coerenti con le attività individuate nell'ambito del Pof delle istituzioni scolastiche e del Piano Nazionale di Formazione previsto dal comma 124 dell'art. 1 della legge 107/15.

    Fonte: Tecnica della Scuola (19 ottobre 2015)

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    Bonus 500 euro. Esclusi i neoimmessi in ruolo fase B con supplenza al 30 giugno? Non è detta l'ultima parola

    Alcuni dcoenti, con immissione in ruolo giuridica dal 1° settembre 2015 nella fase B del piano straordinario di immissioni in ruolo lamentano il mancato accredito del bonus di 500 euro.

    Il Ministero, nelle note operative diramate il 15 ottobre, aveva individuato quali destinatari del bonus nell'a.s. 2015/16

    "Docenti di ruolo delle istituzioni scolastiche statali assunti a tempo indeterminato, sia a tempo pieno che parziale, compresi i docenti in periodo di formazione e prova, che non siano stati sospesi per motivi disciplinari. "

    Ieri molti docenti di ruolo hanno trovato l'accredito sul conto corrente. Ci viene segnalata però la mancanza del bonus per i docenti neoassunti nella fase B ma che non hanno assunto servizio nella sede destinata grazie alla supplenza almeno al 30 giugno nella propria provincia.

    Questi docenti come sono da considerare? Ancora precari? A nostro parere no, infatti possono anche svolgere l'anno di prova e comunque la datazione giuridica del loro contratto è il 1° settembre 2015.

    E' più probabile invece che le somme saranno erogate in scaglioni diversi. Le istruzioni operative riportano infatti

    "Le somme saranno accreditate con le seguenti tempistiche:
    ◾entro ottobre per i docenti neoassunti dal 1° settembre 2015
    ◾entro 20 giorni dalla trasmissone dell'elenco da parte del Miur, dei docenti assunti o da assumere dopo il 1° settembre 2015 "

    E a conferma di ciò, possiamo anche dire che il bonus ieri mancava anche ad alcuni docenti assunti con retrodazione giuridica al 1° settembre 2014 ed economica al 1° settembre 2015, e su di essi certo non c'è il dubbio sul loro status di "docenti di ruolo".

    Dunque, non è detta l'ultima parola

    Bonus 500 euro oggi è accreditato su conto. Cedolino su NoiPA disponibile successivamente. Ma mancano regole chiare su rendicontazione

    Fonte: Orizzonte Scuola (20 ottobre 2015)

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    500 euro formazione accreditati, valgono dal 1 settembre. Può un docente di matematica acquistare un biglietto del teatro?

    Ieri sono stati accreditati i 500 euro nei conti correnti dei docenti utili per l'autoformazione, da spendere entro agosto 2016.

    Il Ministero ha emanato il decreto, accompagnato da una circolare con delle istruzioni operative inviata alle scuole.

    Si tratta di istruzioni che non fanno altro che ribadire quanto già presente nella legge, senza aggiungere altri informazioni. Nello specifico sarà emanata, ha comunicato il Ministero, una nota esplicativa.

    Nel frattempo, ricordiamo ai nostri utenti, i soldi sono spendibili fin dal 1 settembre 2015, quindi gli acquisti che avete fatto ad inizio anno e che rientrano nelle spese deducibili potranno essere rendicontati.

    Di fondamentale importanza le ricevute e gli scontrini che dovranno essere presentati alla scuola e controllati dai revisori dei conti.

    Molta confusione circola tra i docenti relativamente ai beni da poter acquistare. Ad esempio, può un docente di matematica acquistare un biglietto per il teatro o un docente di italiano acquistare un libro sulla quantistica? Sembrerebbe di sì, dato che quanto contenuto nella legge non lega il contenuto del libro o della rappresentazione teatrale al profilo professionale. Ovviamente bisognerà attendere la nota ministeriale per avere la certezza.

    Mentre, è ben chiaro che l'iscrizione a corsi deve avere quale obiettivo l'aggiornamento e la "qualificazione delle competenze professionali".

    Decreto e istruzioni

    Come posso spendere i 500 euro?

    1. acquisto di libri e di testi, anche in formato digitale, di pubblicazioni e di riviste
    2. acquisto di hardware e software,
    3. iscrizione a corsi per attività di aggiornamento e di qualificazione delle competenze professionali, svolti da enti accreditati presso il Miur, di laurea, di laurea magistrale, specialistica o a ciclo unico, inerenti al profilo professionale, ovvero a corsi post lauream o a master universitari inerenti al profilo professionale,
    4. rappresentazioni teatrali e cinematografiche
    5. ingresso a musei, mostre ed eventi culturali e spettacoli dal vivo
    6. iniziative coerenti con le attività individuate nell'ambito del piano dell'offerta formativa delle scuole e del Piano nazionale di formazione di cui all'art. 1 comma 124 della legge n. 107 del 2015.

    Fonte: Orizzonte Scuola (20 ottobre 2015)

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    Edited by Steve Hi Power Mc - 21/10/2015, 01:01
     
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    Bonus 500 euro. Anief avvia ricorso gratuito contro esclusione docenti precari e Ata

    Anief - Proprio in queste ore i 650mila insegnanti di ruolo della scuola italiana stanno ricevendo, sul proprio conto corrente, il bonus di 500 euro per l’aggiornamento professionale previsto dalla Buona Scuola:

    la somma, esente da tasse e da rendicontare entro il 31 agosto 2016 agli uffici amministrativi della scuola dove si presta servizio, permetterà per la prima volta al personale della scuola di accedere ad un’auto formazione a spese del proprio datore di lavoro, quale è lo Stato. Solo che ci sono oltre 300mila dipendenti della scuola inspiegabilmente esclusi da questo finanziamento. Ciò malgrado la stessa riforma, la Legge 107/2015, obblighi anche loro a formarsi in servizio, al pari dei colleghi beneficiari del bonus: a rimanere a bocca asciutta sono tutti i docenti non di ruolo in servizio, quindi anche loro coinvolti nelle attività scolastiche, senza alcuna distinzione rispetto agli insegnanti di ruolo, e tutto il personale Ata: gli assistenti amministrativi, tecnici e ausiliari che per ovvi motivi legati alla professione che svolgono, a supporto della didattica e dell’organizzazione scolastica, necessitano di continua formazione.

    Premesso questo, Anief ha deciso di impugnare il decreto Miur 32313 del 23 sett. 2015, al fine di far accedere alla stessa somma tutti i docenti in servizio con supplenza annuale (fino al 31 agosto e 30 giugno) e anche per tutti coloro che sono in servizio su supplenza breve. In base al comma 124 della legge di riforma della scuola, infatti, è stato stabilito che “nell'ambito degli adempimenti connessi alla funzione docente, la formazione in servizio dei docenti di ruolo è obbligatoria, permanente e strutturale”.

    Inoltre, recita lo stesso comma della Legge 107/15, “le attività di formazione sono definite dalle singole istituzioni scolastiche in coerenza con il piano triennale dell'offerta formativa e con i risultati emersi dai piani di miglioramento delle istituzioni scolastiche previsti dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 28 marzo 2013, n. 80, sulla base delle priorità nazionali indicate nel Piano nazionale di formazione, adottato ogni tre anni con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, sentite le organizzazioni sindacali rappresentative di categoria”.

    Il bonus ministeriale, inoltre, non verrà assegnato a nessun componente del personale Ata, di ruolo e precario (i supplenti con scadenza di contratto fino al 31 agosto o al 30 giugno e chi è in servizio su supplenza breve). Anche in questo caso, è evidente che ci troviamo dinanzi ad un vero e proprio bug ministeriale. Perché in almeno tre commi della riforma della scuola, questa fetta di personale viene citato proprio per ricordare l’esigenza di formarlo in itinere.

    Lo si evince chiaramente, infatti, al comma 12 della Legge 107/15, dove il legislatore ha previsto che “le istituzioni scolastiche predispongono, entro il mese di ottobre dell'anno scolastico precedente al triennio di riferimento, il piano triennale dell'offerta formativa. Il predetto piano contiene anche la programmazione delle attività formative rivolte al personale docente e amministrativo, tecnico e ausiliario”. Ma anche al comma 58, dove si esplicita che il “piano nazionale per la scuola digitale persegue” una serie di “obiettivi”, tra cui la “formazione dei direttori dei servizi generali e amministrativi, degli assistenti amministrativi e degli assistenti tecnici per l'innovazione digitale nell'amministrazione”. E pure dal comma 181, dove si indica che i “decreti legislativi di cui al comma 180 sono adottati nel rispetto dei princìpi e criteri direttivi di cui all'articolo 20 della legge 15 marzo 1997, n. 59, e successive modificazioni, nonché” per “la previsione dell'obbligo di formazione in servizio per il personale amministrativo, tecnico e ausiliario, rispetto alle specifiche competenze”.

    “Abbiamo deciso di attivare il ricorso – spiega Marcello Pacifico, presidente Anief – dopo che tanti insegnanti precari e Ata esclusi ci hanno contattato infuriati per la loro inspiegabile esclusione dell’accesso al bonus annuale. Abbiamo quindi sottoposto la normativa ai nostri legali, i quali hanno dato ragione ai precari e al personale Ata: la stessa Legge 107 obbliga, infatti, tutto il personale in servizio a formarsi e ad aggiornarsi. L’anomalia non ha tenuto conto nemmeno delle indicazioni della direttiva UE 70/1999, introdotta apposta da Bruxelles ai Paesi membri per evitare discriminazioni nei confronti di determinate fette di personale, ad iniziare da quello precario”.

    “Abbiamo calcolato che a fronte di circa 700mila docenti di ruolo che accederanno al bonus, considerando anche gli assunti nella fase C del piano di riforma, solo quest’anno saranno almeno 300mila docenti e Ata illegittimamente esclusi. Eppure – continua Pacifico – questo personale è oggetto di votazione attiva e passiva riguardo i piani di attività svolti all’interno delle scuole. Inoltre, da contratto ha diritto al medesimo salario accessorio dei colleghi assunti a tempo indeterminato: i docenti precari, ad esempio, possono diventare collaboratori dei dirigenti, funzioni strumentali, presentare progetti e aderire a tutti i progetti deliberati e presenti nel Pof. Come possono partecipare a tutte le iniziative scolastiche previste dal Piano dell’offerta formativa d’Istituto. E allo stesso modo, possono e devono esserne coinvolti gli amministrativi, i tecnici, gli ausiliari, come i Dsga: tutte professionalità che necessitano, tra l’altro, di continua formazione e adeguamento delle competenze”.

    “Secondo noi, il motivo che ha portato l’amministrazione ad escluderli dal finanziamento non può che essere uno: far risparmiare alle casse dello Stato oltre 150milioni di euro annui. In ogni caso, siamo così convinti della bontà del ricorso, contro il decreto Miur del 23 agosto scorso, confermato dalle indicazioni operative del 15 ottobre, che abbiamo deciso di attivare il ricorso gratuitamente: tutte le spese di attivazione dell’impugnazione e quelle legali – conclude il presidente Anief – saranno assunte dal nostro sindacato”.

    Ricordiamo che i 500 euro del bonus per l’aggiornamento sono esentasse e potranno servire a coprire le spese per l’acquisto di libri e di testi, di pubblicazioni e di riviste, di hardware e software; per l’iscrizione a corsi per attività di aggiornamento e di qualificazione delle competenze professionali, accreditati dal Miur, a corsi di laurea magistrale, specialistica o a ciclo unico, a corsi post lauream o a master attinenti al profilo professionale; per andare a teatro e al cinema, per l'ingresso a musei, mostre ed eventi culturali e spettacoli dal vivo; per iniziative coerenti con le attività individuate nell'ambito dell’offerta formativa delle scuole dove si presta servizio.

    Tutti gli interessati al ricorso possono aderire on line entro il 19 novembre.

    CLICCA QUI PER ADERIRE AL RICORSO

    Fonte: Orizzonte Scuola (21 ottobre 2015)

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    Insegnante scrive a Renzi: bonus 500 euro un regalo simbolico ma immenso per gratificarci

    Il Premier Renzi pubblica il messaggio di un insegnante che esprime il proprio apprezzamento per il bonus di 500 euro destinato alla formazione dei docenti di ruolo, da poco accreditato sui conti correnti.

    "Lui è un professore umbro, si chiama Giovanni.

    Ha scritto questo post.
    Mi piace condividerlo senza aggiungere nulla. E riflettere insieme su quanto sia cruciale per la nostra società il ruolo del prof oggi più che mai.

    "Sono arrivati. 500 euro, tondi tondi. Non una chiacchiera o una promessa, ma un fatto. 500 euro sul mio conto corrente, provenienti dal Ministero della Pubblica Istruzione. E come me ad ogni INSEGNANTE di ruolo di questo paese, dall'infanzia al liceo. Compresi quelli che berciavano alla distruzione della scuola pubblica e alla deportazione dei neo-assunti, e che ora tacciono, col malloppo in tasca, pronti al prossimo piagnisteo. 500 euro da parte di un Governo che non ho nemmeno votato. E' la prima volta che succede in 25 anni che faccio questo mestiere, in cui di governi e di ministri ne avrò visti passare due dozzine. E di promesse di "riconoscimenti alla funzione docente e blablabla..." ne avrò sentite almeno il doppio. Un bonifico rivolto proprio a NOI, solo a NOI. Un bonifico per la mia formazione e aggiornamento. Un regalo neanche tanto simbolico ma immenso, per i significati che sottende e che vanno ben oltre i benefici materiali. Un bonifico con cui mi regalerò finalmente un mini abbonamento a Teatro, quel corso di aggiornamento fuori sede, quei due dizionari di psicologia costosi che puntavo da anni e non mi sarei mai potuto permettere. Ci potevano comprare i gessi e la carta igienica...grideranno scandalizzate e puntuali le anime belle di questo paese; invece io credo esattamente di NO, che averli dati a NOI sia stata la cosa più giusta e straordinaria di un governo dal dopoguerra ad oggi. Perché gratificare un insegnante è l'investimento migliore di una società lungimirante. E quindi anche il più urgente e sommamente utile. Perché i gessi passano, mentre gli insegnanti restano, come presidio di civiltà e di umanità".

    Fonte: Orizzonte Scuola (21 ottobre 2015)

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    500 euro. Come rendicontare? L'ANQUAP suggerisce di farlo fare online direttamente ai docenti

    Ricordiamo che le spese da parte dei docenti dei famosi 500 euro per la formazione dovranno essere rendicontate alle amministrazioni scolastiche per essere, quindi, verificate dai revisori dei conti.

    Lavoro in più per le segreterie, che l'ANQUAP (l'"Associazione dei quadri delle amministrazioni pubbliche" che racchiude anche molti direttori DSGA e Assistenti tecnici e amministrativi) vorrebbe arginare chiedendo al Ministero "la predisposizione di un format specifico sul SIDI che ogni docente provvederà personalmente a compilare, con allegati i documenti giustificativi delle spese sostenute (appositamente scansionati)."

    Lasciando agli uffici amministrativi delle scuole di "verificare attraverso il SIDI l’adempimento. Lo stesso riscontro di regolarità amministrativo contabile da parte dei Revisori dei Conti potrebbe avvenire attraverso l’accesso al SIDI."

    Tutto sui 500 euro

    Fonte: Orizzonte Scuola (21 ottobre 2015)

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    500 euro formazione, decreto in Gazzetta. Non è possibile restituirli, al massimo si possono non spendere

    Il Decreto che assegna 500 euro a docente per l'autoformazione è stato pubblicato il 19 il Gazzetta Ufficiale.

    Ricordiamo che si tratta di una somma non tassata che potrà essere utilizzata dai docenti per acquistare libri, hardware, software, biglietti teatrali, corsi di aggiornamento, corsi di laurea e quant'altro (vedi tutta la lista).

    Giorno 19 il Decreto, già ampiamente anticipato dalla nostra redazione, è stato pubblicato in Gazzetta.

    Un bonus che è stato accolto da molti docenti positivamente, mentre da altri un po' meno. Sono numerosi i commenti nei social, anche da parte di esponenti politici, che tacciano questo provvedimento come un contentino ai docenti che hanno protestato in massa contro la riforma della scuola.

    Altri, come ad esempio l'On Chimienti, vede l'operazione come una vera e propria manovra elettorale.

    E non sono rari i gruppi di docenti che mostrano la volontà di restituire la somma rimandandola al mittente. Operazione che, in realtà, non è possibile effettuare, al massimo la somma può restare inutilizzata nei conti correnti dei docenti che l'hanno ricevuta.

    500 euro formazione accreditati, valgono dal 1 settembre. Può un docente di matematica acquistare un biglietto del teatro?

    Fonte: Orizzonte Scuola (21 ottobre 2015)

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    Edited by Steve Hi Power Mc - 22/10/2015, 00:37
     
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    Bonus 500 euro. Rifiutarli si può rispendendoli al mittente. Lettera

    Lettera inviata da Claudia Farini - A fronte di tutte le comunicazioni provenienti da canali d’informazione generici o specializzati in problematiche relative al mondo della scuola, ho deciso di andare alla fonte.

    Ieri, 22 ottobre 2015, sentendomi “violata” nella mia dignità e nella privacy del mio conto corrente bancario, mi sono recata nella mia filiale di banca e ho chiesto semplicemente al Direttore se era ammissibile che qualcuno versasse soldi ul mio conto corrente a mia insaputa e senza mia autorizzazione.

    Al deciso “NO” del Direttore, la mia reazione è stata immediata e molto semplice da attuare: mandare indietro al mittente quel bonus di 500 euro per il quale nessuno mi ha dato comunicazione né sui tempi di accredito, né sulle modalità in cui potrei spenderlo.

    Sulle ulteriori e numerose motivazioni per cui ho compiuto questo gesto, potrei scrivere fiumi d’inchiostro e forse alle mie, si aggiungerebbero motivazioni di altri colleghi. Ne espliciterò solo una: sono stata precaria per 15 anni e proprio attraverso il mio percorso lungo e difficile ho scelto ogni anno di formarmi.

    Ho fatto il conto delle mie spese di aggiornamento : 7.683 euro tra tablet, computer, ma anche Master di II livello in didattica dell’italiano L2, seconda laurea magistrale in Italianistica, certificazioni linguistiche, tanto da non aver più punti da vantare in quanto ho raggiunto il massimo consentito.

    Quei 500 euro, i precari non li hanno avuti, e io, fino a due mesi fa, ero ancora come loro, tra di loro. E non voglio dimenticarmelo.

    In questa sede, tuttavia, al di là e al di sopra delle motivazioni che spingono ognuno di noi ad abbracciare una propria lotta personale, quello che mi premeva comunicare è che rifiutare i 500 euro si può, in modo talmente semplice da risultare banale.

    Chissà, magari ha più forza un gesto nuovo come questo che farsi trattenere 5 giorni di sciopero dalla busta paga.

    *Docente di francese
    Scuola Superiore
    Bologna

    Fonte: Orizzonte Scuola (22 ottobre 2015)

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    Bonus 500 euro. NOIPA comincia a caricare i cedolini

    NOIPA ha cominciato a caricare il cedolino del bonus dei 500 euro.

    Il bonus è stato accreditato lo scorso lunedì, senza pubblicazione del cedolino: sarà caricato per quanti hanno ricevuto l'accredito.

    Ancora siamo in attesa invece della nota esplicativa di come spendere in modo corretto e come rendicontare le spese eventuali: il MIUR dovrebbe emanarla tra qualche giorno.

    Il bonus può essere speso dal 1 settembre al 31 agosto 2016: tutte le spese devono essere documentate e scontrini e ricevute devono essere conservati e consegnati alla segreteria, perché devono essere controllati poi dai revisori dei conti.

    Un bonus, quindi, che i docenti non se la sentono ancora di spendere, nell'insicurezza di commettere qualche errore, come testimoniano le numerose mail che arrivano alla nostra redazione.

    Fonte: Orizzonte Scuola (22 ottobre 2015)

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    500 euro autoformazione, docenti chiedono chiarimenti su hardware e software da poter acquistare

    Mentre il mondo della scuola attende la nota di chiarimento da parte del Ministero che, almeno si spera, dia dei dettagli maggiori sulle spese che rientrano nel bonus per l'autoformazione, molti docenti si interrogano.

    Riceviamo giornalmente email da parte di docenti che chiedono chiarimenti su cosa possono e non possono acquistare con il bonus di 500 euro.

    Molti i dubbi, soprattutto per quanto riguarda l'ambito dell'hardware e del software, tanto che una delle discussioni più calde del nostro forum riguarda proprio l'hardware.

    In particolare motli chiedono se uno smartphone può rientrare nella spesa dei 500 euro per l'autoformazione.

    Se per hardware si intende il termine con accezione legata all'ambito dell'igegneria elettronica e informatica che indica la parte fisica di un computer (dal monitor, al disco rigido, all'alimentatore al mouse ...) e, comunque, più in generale, una apparecchiatura elettronica, sembrerebbero rientrare, oltre ai computer, anche i tablet e gli smartphone. Ma, secondo noi, è sempre meglio attendere i chiarimenti del Ministero prima di affrontare la spesa.

    Altra questione, molto delicata, riguarda il software. Le domande che ci giungono riguardano la tipologia di software acquistabile. Ad esempio se si può acquistare un antivirus, sebbene non strettamente legato all'aggionamento dei docenti. Certo può rientrare un pacchetto con videoscrittura e foglio elettronico, o magari un software per creare ipertesti.

    Anche qui, però, ci sono limiti che la legge non ha preso in considerazione. Ad esempio un utente ci chiede se può acquistare l'accesso alla piattaforma prezi.com per la realizzazione di presentazioni animate per migliorare la didattica in classe. Non si tratta di un vero e proprio acquisto di un software, ma dell'accesso ad una piattaforma di un'azienda che ha sede negli Stati Uniti.

    Stesso discorso, ad esempio, per la piattaforma Edmodo, ormai operante a livello internazionale e che viene utilizzata per una didattica orientata al modello social.

    Certo il Ministero farebbe bene a inserire anche queste casistiche nella nota di chiarimento. Il mondo si globalizza e l'accesso al software ormai segue vie diverse che non l'acquisto in scatola con cd e password.

    500 euro formazione accreditati, valgono dal 1 settembre. Può un docente di matematica acquistare un biglietto del teatro?

    Fonte: Orizzonte Scuola (22 ottobre 2015)

    shamrockkisses
     
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    Bonus 500 euro. Grazie Renzi, grazie davvero! Ma io voglio arretrati contratto, scatti di anzianità, rispettabilità che il nostro lavoro merita. Lettera

    Antonella Currò - Quando ho visto l'accredito dei 500 euro mi sono quasi commossa. Grazie per aver pensato a me come ad una povera derelitta bisognosa di un obolo per potersi comprare un libro o un biglietto per il teatro..

    grazie per avermi dato l’opportunità di potermi formare e acculturare tendendomi una mano per sollevarmi da quell'abbrutimento in cui ho vegetato finora, grazie soprattutto per la munifica benevolenza con cui hai perdonato i tuoi ingrati figli che ti hanno attaccato, osteggiato, deriso e solo oggi hanno capito quanto sono stati ingiusti con te e, cospargendosi il capo di cenere, sono tornati umilmente all'ovile ammettendo che poi, in fondo in fondo, questa buona scuola non è poi così male!

    Ci stai trattando come scolaretti somari da mandare a ripetizione - credi forse che in questi 20 anni di insegnamento io sia rimasta a crogiolarmi nell'attesa di un benefattore che mi pagasse un corso di aggiornamento o un libro? I libri, i corsi, la cultura in genere sono il mio pane quotidiano, io sono un’insegnante, il mio è un lavoro intellettuale e non ho bisogno della tua paghetta per comprarmi un libro, l'ho fatto prima di te e nonostante quelli prima di te e non sarai certo tu, offrendomi uno o due corsi (non di più visti i costi), a rendermi migliore, non puoi arrivare come un deus ex machina e prenderti il merito dei sacrifici che da anni tutti noi docenti facciamo per difendere la nostra professionalità dai beceri attacchi di una politica ottusa e incompetente!

    Non basterà questa meschina manovra elettorale per lavarti la coscienza e per cancellare il male che tu e i tuoi compari avete fatto alla scuola italiana .. un mendicante non smette di essere tale quando gli viene offerto un piatto di minestra, io non mi sento gratificata né valorizzata dalla tua carità, io mi sento solo ulteriormente umiliata, derisa, oltraggiata da chi crede di comprarci con trenta denari, da chi ci ha ridotto in questo stato ai limiti dell'indigenza e ora ci tende la stessa mano che prima ci ha frugato nelle tasche!

    Io non voglio la tua elemosina, io voglio, anzi pretendo solo ciò che mi spetta di diritto: gli arretrati di sei anni di contratto bloccato, gli scatti di anzianità negati, i compensi, le indennità, i rimborsi che ci sono stati tolti, la rispettabilità e il decoro sgretolati da un aziendalismo ignobile, la posizione sociale che il nostro lavoro merita. Ti sembra che il totale di tutto questo faccia 500 euro? La cultura non si mangia e un mutuo non si paga con i libri, chiedi a quelli che hai sbattuto a migliaia di chilometri da casa come impiegheranno i tuoi 500 euro ..pensi che andare a teatro o al museo possa risolvere i loro problemi di vitto, alloggio, spostamenti e organizzazione familiare?

    Perché fra gli impieghi possibili della donazione non ci hai messo anche il casco per proteggerci dai calcinacci, la carta per le fotocopie, la benzina e le gomme della macchina o i pranzi fuori casa? Non ci hai concesso nemmeno la dignitosa opzione di rinvio al mittente…..dovrò spenderli come vuoi tu ma io mi riservo almeno la libertà di prendermi una piccola soddisfazione: non arricchirò le agenzie formative pronte a piombarci addosso come avvoltoi, continuerò a formarmi come ho fatto finora perché me lo impone la mia professionalità e non tu, non comprerò il portatile come alcuni ds stanno già suggerendo al fine di usarlo per il registro elettronico (quello devi darmelo tu), non farò collette per comprare una LIM ((quella devi darmela tu), né testi o strumenti utili al mio lavoro in classe (quelli devi darmeli tu)..forse un po' di teatro, cinema e musei come simbolico e terapeutico risarcimento dell'usura psico-fisica a cui quotidianamente mi sottopone un lavoro svilito, sottopagato, sottostimato svolto in ambienti insalubri,
    decadenti e privi di tutto tranne che di squallore.

    Autoesaltandoti come sempre hai pubblicato sul tuo profilo facebook forse l'unica lettera adulatoria e colma di ingenua gratitudine che hai trovato fra le migliaia che ho letto in giro come si fa a credere che dietro il tuo nobile gesto ci sia un reale interesse per la scuola e non l'ennesima squallida, sfacciata manovra propagandistica atta a coprire di fumo la triste e prosaica realtà di anni di vuote promesse, tagli indiscriminati e ingiustizie senza ritegno? Grazie Renzi, apprezzo il pensiero, ma crederò ai tuoi proclami solo quando entrerò in una scuola attrezzata e dignitosa, dove ogni alunno potrà avere lo spazio vitale, l’attenzione e le cure che merita, dove ogni disabile avrà un insegnante che lo segue a tempo pieno e tutti gli aiuti e strumenti necessari, dove potrò svolgere serenamente il mio lavoro in un clima cooperativo e stimolante, dove il lavoro di ognuno sarà incentivato e valorizzato e il dirigente sarà al nostro fianco per il bene comune.

    Non ci hai ancora comprati sai, temo che non te la caverai con i tuoi trenta denari, ciò che dovete ancora rendere alla scuola è molto, molto di più…….

    Fonte: Orizzonte Scuola (23 ottobre 2015)

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    500 euro formazione, posso pagarci il canone Rai? E la PayTv?

    Questo un ulteriore quesito giunto in redazione da parte dei nostri utenti sull'utilizzo del bonus ai docenti da utilizzare per l'autoformazione.

    Ieri abbiamo affrontato alcune questioni relative al bonus 500 euro su ciò che si intende per hardware e software.

    In particolare abbiamo rilevato la necessità da parte del Ministero di affrontare casistiche come l'abbonamento a piattaforme online con chiaro intento nell'utilizzo didattico (vedi Prezi o Edmodo) che sembrerebbero non rientrare nella casistica presente nella legge.

    Altra questione sollevata dai nostri utenti riguarda il canone Rai. Infatti, ricordiamo che il network fornisce tutta una serie di servizi che possono e sono utilizzati dai docenti per l'autoaggiornamento e la didattica.

    Basti pensare a Rai Scuola o Rai Storia, per elencare due canali strettamente legati al mondo della scuola. Ma potrebbero rientrare anche Rai Movie, che nulla ha di diverso di un biglietto acquistato al cinema, contemplato nella legge. Nello stesso concetto potrebbero rientrare anche tutte le PayTv dedicate ai film.

    Ad una rilettura di quanto contenuto nella legge, sia il canone Rai che le PayTv non sembrano rientrare nella possibilità di acquisto di questi servizi. In questa direzione il Ministero dovrebbe prendere in cosiderazione una interpretazione più ampia della legge che consideri le casistiche limite.

    500 euro formazione accreditati, valgono dal 1 settembre. Può un docente di matematica acquistare un biglietto del teatro?

    Fonte: Orizzonte Scuola (23 ottobre 2015)

     
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    Bonus 500 euro. Pino Turi (UIL): lo restituirò perchè sia destinato agli educatori, esclusi dall'assegnazione

    Il segretario generale della UIL ritorna sul bonus 500 euro assegnato, con accredito sul conto corrente, ai docenti di ruolo, proponedo un gesto di solidarietà nei confronti di parte del personale scolastico escluso dal beneficio.

    Il punto - secondo la UIL - è che occorre estendere il beneficio al personale docente che ne è stato escluso. A questo proposito i sindacati hanno già richiesto un incontro al Miur per estendere il bonus anche ai precari

    500 euro formazione. I sindacati chiedono un incontro al MIUR per chiedere estensione anche ai precari

    Il sindacato Anief invece propone un ricorso gratuito contro l'esclusione dei docenti precari e ATA

    Il segretario della UIL, Pino Turi, si spinge oltre e afferma "Inizio da me, che attualmente non svolgo funzione docente e ho intenzione di restituirlo, con una precisa finalità: quella di destinarla al riconoscimento del personale educativo che ne è stato ingiustamente escluso"

    Il messaggio è rivolto ai sindacalisti, affinchè la quota loro assegnata sia destinata a questo personale escluso dall'assegnazione.

    Tutto sul bonus di 500 euro

    Fonte: Orizzonte Scuola (27 ottobre 2015)

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    Bonus formazione 500 euro, tieni sotto controllo la spesa. Scarica il foglio di calcolo

    In attesa della nota esplicativa del Ministero che chiarisca alcune questioni relative al bonus di 500 euro per l'autoformazione dei docenti, vi forniamo un utile strumento.

    Ricordiamo, infatti, che le spese dovranno essere documentate e potranno riguardare servizi e beni legati all'aggiornamento dei docenti.

    Questo l'elenco incluso nella legge:
    ◾acquisto di libri e di testi, anche in formato digitale, di pubblicazioni e di riviste
    ◾acquisto di hardware e software,
    ◾iscrizione a corsi per attività di aggiornamento e di qualificazione delle competenze professionali, svolti da enti accreditati presso il Miur, di laurea, di laurea magistrale, specialistica o a ciclo unico, inerenti al profilo professionale, ovvero a corsi post lauream o a master universitari inerenti al profilo professionale,
    ◾rappresentazioni teatrali e cinematografiche
    ◾ingresso a musei, mostre ed eventi culturali e spettacoli dal vivo
    ◾iniziative coerenti con le attività individuate nell'ambito del piano dell'offerta formativa delle scuole e del Piano nazionale di formazione di cui all'art. 1 comma 124 della legge n. 107 del 2015.

    In accordo con Pino Durante che ci ha fornito il file, offriamo ai nostri lettori la possibilità di scaricare un foglio di calcolo nel quale potrete inserire le vostre spese in modo da avere un promemoria e tenere sotto controllo il tetto.

    Scarica il file

    Il regolamento del Ministero

    Fonte: Orizzonte Scuola (02 novembre 2015)

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    500 euro formazione: aggiornamenti deliberati dai collegi docenti, il problema è la rendicontazione

    Tra le possibilità di spesa dei 500 euro ai docenti per l'autoformazione c'è anche la possibilità di utilizzarli per corsi di aggiornamento/formazione coerenti con il Piano di miglioramento ed il Piano triennale dell’offerta formativa.

    Così, molti collegi docenti stanno deliberando per organizzare corsi di aggiornamento coerenti con il Piano triennale, a volte condotti dallo stesso istituto altre da esperti esterni o agenzie formative.

    Gli istituti, quindi, coprirebbero le spese sostenute suddividendo il totale tra i partecipanti al corso attingendo dai 500 euro erogati per la formazione.

    Il problema riguarda alcuni aspetti della questione, a partire dal fatto che i docenti dovranno rendicontare, presentare entro il 31 agosto di ciascun anno scontrini, ricevute, fatture per dimostrare la coerenza della spesa con gli obiettivi formativi.

    Così, sia nel caso dell'esperto interno sarebbe la scuola ad avere i documenti per la rendicontazione e non sarebbero nominativi per tutti i docenti che hanno partecipato, a meno di un versamento delle quote individuali al bilancio dell’istituto mediante reversale di incasso nominativa.

    C'è anche da sottolineare il fatto che il corso di aggiornamento viene considerato valido solo se erogato da un ente accreditato dal Ministero.

    Di più facile gestione, invece, un corso organizzato da un ente esterno riconosciuto dal Ministero, che potrebbe erogare documenti utili alla rendicontazione ai singoli docenti, bypassando l'istituzione scolastica.

    Bonus 500 euro autoformazione, decreto e istruzioni per l'uso, anche per docenti neoimmessi

    Fonte: Orizzonte Scuola (04 novembre 2015)

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    Bonus 500 euro. Pino Turi (UIL): Miur indichi come restituirlo per destinarlo al personale educativo

    Pino Turi, segretario generale della UIL Scuola, invia al Miur una richiesta e una protesta sul bonus di 500 euro.

    La richiesta riguarda le procedure formali per procedere alla restituzione del bonus di 500 euro accreditato per quest'anno in luogo della carta elettronica per l'aggiornamento dei docenti, secondo quanto stabilito dalla Legge n. 107/2015 commi 121-125.

    La richiesta - spiega il sindacalista - non è motivata dalla protesta sul provvedimento che, riconoscendo la particolarità della funzione docente, è invece particolarmente apprezzabile, bensì dalla circostanza che sia stata accreditata anche al sottoscritto che, svolgendo attività sindacale a tempo pieno, non può produrre gli effetti positivi, in termini di ricaduta positiva sugli alunni.

    Ne avevamo parlato in Bonus 500 euro. Pino Turi (UIL): lo restituirò perchè sia destinato agli educatori, esclusi dall'assegnazione

    La protesta, invece riguarda l'esclusione del personale Educativo, inquadrato a pieno titolo nell'area docenti, ai sensi dell'art. 25 del CCNL.

    Tale considerazione - scrive il sindacalista - ha indotto il sottoscritto ed i componenti della Segreteria nazionale della UIL Scuola a restituire la somma ricevuta, chiedendo che sia destinata, insieme con le eventuali ulteriori economie, al personale educativo che, svolgendo la funzione docente, ne è stato ingiustamente ed inopinatamente escluso.

    In realtà l'Andeisp, l'Associazione Nazionale Docenti Educatori Istruzione Statale Pubblica, non aveva gradito il gesto del segretario generale, chiedendo piuttosto un ricorso al TAR per la tutela dei diritti del personale educativo. Bonus 500 euro. ANDEISP a UIL: per tutelarci serve ricorso al TAR

    Tutto sul bonus 500 euro

    Fonte: Orizzonte Scuola (06 novembre 2015)

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    Bonus 500 euro: a decidere come spenderlo gli insegnanti, non i Presidi

    E-mail e messaggi di insegnanti allarmati dalle parole di alcuni Dirigenti Scolastici sull'utilizzo del bonus di 500 euro erogato ai fini dell'autoformazione e aggiornamento professionale negli ambiti indicati dalla legge 107/2015.

    " La mia preside ha organizzato un corso di formazione presso la mi scuola e ha chiesto 100 euro dal credito formativo dei 500 euro" ci scrive un insegnante. " si sente parlare di presidi che avrebbero esordito al collegio docenti dicendo, più o meno, "scordatevi di poter fare la spesa come volete con i 500 €: li dovrete dare alla scuola per l'organizzazione di corsi d'aggiornamento" gli fa eco un collega nel nostro forum

    Come stanno le cose?

    Naturalmente non sappiamo se le parole utilizzate dai Dirigenti Scolastici siano state esattamente queste, o se si tratta di estremizzazioni. In ogni caso è meglio chiarire.

    La formazione obbligatoria, quella individuata dall'art. 124 della legge 107/2015, non è ancora "attiva". Come abbiamo spiegato nell'articolo di Katjuscia Pitino Legge 107 (La Buona Scuola): formazione dei docenti diventa obbligatoria e va retribuita fino a quando l'obbligatorietà di cui al comma 124 dell'art.1 della legge 107 non sarà definita nel Piano nazionale di formazione, citato dallo stesso articolo e che dovrà anche specificare le priorità nazionali, non si potranno determinare nell'attività lavorativa dei docenti ore di servizio in più.

    Ci sono però condizioni alle quali la formazione, quest'anno come nei precedenti, è obbligatoria, e cioè quando essa è stata deliberata nelle opportune sedi collegiali e il docente ha aderito non opponendosi alla delibera.

    Fermo restando questo punto, anche contribuire ai corsi di formazione con soldi del proprio bonus non può che essere una scelta volontaria. Abbiamo infatti ricevuto la segnalazione da parte di scuole nelle quali gruppi di docenti hanno richiesto che fosse la scuola ad organizzare tali corsi, mettendoli nella condizione di poter spendere il bonus. A quel punto scatta però il problema della rendicontazione. 500 euro formazione: aggiornamenti deliberati dai collegi docenti, il problema è la rendicontazione

    Pertanto, se il corso di formazione è deliberato dal Collegio docenti e il docente ha aderito a quelle condizioni (utilizzo del bonus), siamo nella condizioni della legalità.

    Al contrario, non esistono ad oggi nè corsi imposti dai Dirigenti Scolastici nè possibilità che essi decidano come il docente deve spendere il proprio bonus (tra l'altro potrebbe anche averlo speso prima ancora di averlo ricevuto, dato che è valido dal 1° settembre 2015).

    Possono consigliare (d'altronde lo fa anche il Miur nei confronti dei docenti neoimmessi in ruolo), ma sempre nell'ottica del miglioramento dell'offerta formativa. La scelta su come utilizzare il bonus rimane al docente.

    Tutto sul bonus di 500 euro

    Fonte: Orizzonte Scuola (11 novembre 2015)

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    Bonus 500 euro anche per neoimmessi fase C: la tempistica

    Anche i neoimmessi in ruolo fase C riceveranno il bonus di 500 euro utile per la formazione e l'autoaggiornamento. La tempistica possibile.

    La nota ministeriale del 15 ottobre 2015 individua tra i destinatari del bonus anche i docenti assunti dopo il 1° settembre 2015, e dunque neoimmessi in ruolo in fase B e C.

    In particolare l'elenco degli aventi diritto sarà trasmesso dal Miur al MEF, che erogherà il bonus entro 20 giorni da tale operazione.

    Il Miur conoscerà già il 20 novembre l'elenco di coloro che avranno accettato il ruolo in fase C, quindi da lì a qualche giorno potrebbe già inviare questo elenco. Prima di Natale il bonus potrebbe già essere accreditato.

    Il bonus può essere utilizzato per le seguenti finalità
    1. acquisto di libri e di testi, anche in formato digitale, di pubblicazioni e di riviste
    2. acquisto di hardware e software,
    3. iscrizione a corsi per attività di aggiornamento e di qualificazione delle competenze professionali, svolti da enti accreditati presso il Miur, di laurea, di laurea magistrale, specialistica o a ciclo unico, inerenti al profilo professionale, ovvero a corsi post lauream o a master universitari inerenti al profilo professionale,
    4. rappresentazioni teatrali e cinematografiche
    5. ingresso a musei, mostre ed eventi culturali e spettacoli dal vivo
    6. iniziative coerenti con le attività individuate nell'ambito del piano dell'offerta formativa delle scuole e del Piano nazionale di formazione di cui all'art. 1 comma 124 della legge n. 107 del 2015.

    Per l'a.s. 2015/16 il bonus sarà accreditato con cedolino unico ma non costituirà nè retribuzione accessoria nè reddito imponibile.

    I docenti dovranno presentare alla scuola di appartenenza, entro il 31 agosto 2016, la rendicontazione comprovante l'utilizzo della somma.

    Come avvenuto per i neoimmessi in fase B, è verosimile pensare che il bonus sarà destinato esclusivamente a coloro che assumeranno servizio nella sede destinata per il ruolo e non a coloro che prorogheranno la presa di servizio in virtù della supplenza al 30 giugno, anche se il Miur non ha mai chiarito tale distinzione.

    Tutto sulla formazione docenti

    Fonte: Orizzonte Scuola (13 novembre 2015)

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    Bonus 500 euro: le FAQ su cosa si può acquistare. No smartphone, sì tablet, sì corsi di formazione organizzati nelle scuole

    Il Miur risponde con delle specifiche FAQ a tutti i quesiti posti dai docenti. Si chiarisce una volta per tutte cosa si intende con "hardware e software". Mancano ancora le indicazioni sulla rendicontazione.

    1. La Carta del Docente consente “l'acquisto di libri e di testi, anche in formato digitale, di pubblicazioni e di riviste comunque utili all'aggiornamento professionale” (legge 107/2015, art. 1, comma 121). Questi acquisti devono essere attinenti alle discipline insegnate dal docente (ad esempio: un docente di matematica può utilizzare il bonus per l’acquisto di un romanzo) ?

    L’acquisto di libri, pubblicazioni e riviste, anche in formato digitale, non deve essere necessariamente attinente alla disciplina insegnata, così come previsto dalla legge 107/2015 (art. 1, comma 7), che riconosce fondamentale la formazione professionale del docente nel quadro degli obiettivi formativi, che riguardano competenze disciplinari e trasversali, scelte educative e metodologie laboratoriali, non riconducibili a una sola e specifica professionalità.

    2. La Carta del Docente consente “l'acquisto di hardware”: vi rientrano anche smartphone, tablet, stampanti, toner, cartucce e pennette USB?

    La Carta del Docente permette “di sostenere la formazione continua dei docenti e di valorizzarne le competenze professionali” (art. 1, comma 121, legge 107/2015). Di conseguenza, personal computer, computer portatili o notebook, computer palmari, tablet rientrano nella categoria degli strumenti informatici che sostengono la formazione continua dei docenti. Altri dispositivi elettronici che hanno come principale finalità le comunicazioni elettroniche, come ad esempio gli smartphone, non sono da considerarsi prevalentemente funzionali ai fini promossi dalla Carta del Docente, come non vi rientrano le componenti parziali dei dispositivi elettronici, come toner cartucce, stampanti, pennette USB e videocamere.

    3. Quali sono i software acquistabili con il Carta del Docente?

    Vi rientrano tutti i programmi e le applicazioni destinati alle specifiche esigenze formative di un docente, come ad esempio programmi che permettono di consultare enciclopedie, vocabolari, repertori culturali o di progettare modelli matematici o di realizzare disegni tecnici, di videoscrittura e di calcolo (strumenti di office automation). Questi programmi sono quindi compresi nella Carta del Docente.

    4. Rientra nella Carta del Docente anche un abbonamento per la linea di trasmissione dati ADSL?

    No, in quanto l’ADSL è una tecnologia di trasmissione dati utilizzata per l’accesso alla rete Internet. Non è quindi un software destinato alle specifiche esigenze formative di un docente. Non vi rientrano neppure il pagamento del canone RAI o la Pay tv.

    5. La Carta del Docente può essere usata per “l'iscrizione a corsi per attività di aggiornamento e di qualificazione delle competenze professionali, svolti da enti accreditati presso il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, a corsi di laurea, di laurea magistrale, specialistica o a ciclo unico, inerenti al profilo professionale, ovvero a corsi post lauream o a master universitari inerenti al profilo professionale”. Dove posso trovare l’elenco degli enti accreditati per la formazione personale docente aggiornato?

    L’elenco degli enti accreditati per la formazione del personale docente è consultabile sul sito internet del MIUR al seguente link:
    http://archivio.pubblica.istruzione.it/dg_...ti_accredita...

    6. Con la Carta del Docente si può seguire un corso on line?

    Sì, se svolto da università, consorzi universitari e interuniversitari, Indire, Istituti pubblici di ricerca o altri enti accreditati dal Miur così come previsto dall’art.1 comma 2 della Direttiva Miur 90/2003.

    7. Posso utilizzare il bonus o parte di esso per seguire un corso di laurea o un master universitario, o corsi universitari destinati alla formazione dei docenti?

    Sì. Posso seguire ogni tipologia di corso organizzato da Università o da Consorzi universitari e interuniversitari (corsi di laurea, di laurea magistrale, specialistica o a ciclo unico, corsi post lauream o master), come anche un corso destinato specificamente alla formazione degli insegnanti, purché inerente al mio profilo professionale, in quanto la Direttiva del Miur 90/2003 considera le Università, i Consorzi universitari e interuniversitari e gli Istituti pubblici di ricerca “Soggetti di per sé qualificati per la formazione del personale della scuola” (art. 1, comma 2).

    8. Posso usare il bonus o parte di esso per un corso per lo studio di una lingua straniera all’estero?

    Sì, purché il corso venga erogato da uno dei soggetti di per sé qualificati per la formazione nella scuola, ovvero dagli “Enti culturali rappresentanti i Paesi membri dell’Unione Europea, le cui lingue siano incluse nei curricoli scolastici italiani”, ai sensi della Direttiva del Miur 90/2003, art. 1, comma 2.

    9. Con la Carta del Docente posso sostenere l’esame di certificazione di una lingua straniera?

    Sì, purché l’esame sia promosso da uno degli Enti certificatori delle competenze in lingua straniera del personale scolastico, che è possibile consultare al seguente link:
    http://hubmiur.pubblica.istruzione.it/web/...onale-scolas...

    10. La Carta del Docente può essere usata per assistere a “rappresentazioni teatrali e cinematografiche, per l'ingresso a musei, mostre ed eventi culturali e spettacoli dal vivo”. Queste manifestazioni culturali sono generiche o devono essere attinenti alla materia insegnata? (ad esempio: un docente di italiano può utilizzare il bonus per visitare un museo scientifico?)

    Le rappresentazioni cinematografiche, l’ingresso a musei, mostre ed eventi culturali e spettacoli dal vivo non devono essere necessariamente attinenti alla disciplina insegnata, in quanto la formazione professionale del docente riguarda competenze disciplinari e trasversali, scelte educative e metodologie laboratoriali, non riconducibili a una sola e specifica professionalità.

    11. Si può utilizzare il bonus o parte di esso per l’acquisto di titoli di viaggio per la partecipazione a eventi o per viaggi culturali?

    No, potranno essere rimborsati solo i biglietti per le “rappresentazioni teatrali e cinematografiche” e quelli per “l'ingresso a musei, mostre ed eventi culturali e spettacoli dal vivo”.

    12. Con la Carta del Docente posso seguire un corso di formazione organizzato dalla mia o da altre scuole?

    Sì, purché coerente “con le attività individuate nell'ambito del piano triennale dell'offerta formativa delle scuole e del Piano nazionale di formazione” (legge 107/2015, art. 1, comma 121), in quanto “Le istituzioni scolastiche singole o in rete e/o in consorzio possono […] proporsi come Soggetti che offrono formazione sulla base di specifiche competenze e di adeguate Infrastrutture” (Direttiva del Miur 90/2003, art. 1, comma 3).

    13. Posso contribuire con una parte o con l’intero bonus della mia Carta del Docente all’acquisto di strumentazioni elettroniche digitali che migliorino la sperimentazione didattica multimediale della mia scuola, come per esempio una LIM, o la sperimentazione didattica in generale, come ad esempio libri, riviste o materiale didattico per la biblioteca scolastica?

    Sì. Anche l’impiego diretto del bonus o di parte di esso per la sperimentazione didattica rientra nell’organizzazione delle “attività individuate nell'ambito del piano triennale dell'offerta formativa delle scuole e del Piano nazionale di formazione”.

    14. Posso contribuire con una parte o con l’intero bonus della mia Carta del Docente a realizzare un corso insieme ad altri docenti esterno al piano di formazione della mia scuola?

    Sì. Anche in questo caso si ricorda che va valorizzata la formazione professionale del docente, non solo in rapporto al piano dell’offerta formativa della singola scuola, ma anche in riferimento a competenze disciplinari e trasversali, scelte educative e metodologie laboratoriali, non riconducibili a una sola e specifica professionalità, che saranno descritte e individuate nel prossimo piano nazionale per la formazione.

    Le FAQ

    Fonte: Orizzonte Scuola (16 novembre 2015)

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    500 euro autoformazione, no stampanti e smartphone. E i phablet? E' polemica sull'hardware

    Ieri, il Minisero ha emanato delle FAQ sui beni che possono essere acquistati attraverso il bonus di 500 euro per l'autoformazione.

    Ieri la doccia fredda è passata dalle FAQ ministeriali che hanno posto dei limiti al concetto di hardware.

    Ricordiamo che la legge 107 indica tra ciò che può essere acquistato anche l'hardware, termine al quale ieri il Ministero ha messo dei paletti, chiarendo che vi rientrano personal computer, computer portatili o notebook, computer palmari, tablet, ma non dispositivi elettronici, come toner cartucce, stampanti, pennette USB e videocamere. Esclusi anche gli smartphone, dato che la finalità del prodotto è da considerarsi prevalentemente comunicativa.

    La motivazione della scelta è semplice, la carta del docente permette di fare acquisti con lo scopo di "valorizzare le competenze professionali", uno smarthone, secondo il Ministero, non ha come finalità principale quest'obiettivo. Stesso discorso per la stampante o una pennetta USB che, sebbene strumenti quotidiani del docente, non hanno scopo legato alla formazione.

    Alcuni utenti, infine, ci hanno inviato una richiesta di chiarimento per quanto riguarda i phablet, un dispositivo di nuova generazione, ibrido tra smartphone e tablet. Se è vero che si tratta di un dispositivo che ha quale scopo quello comunicativo, esso è anche un tablet e rientrerebbe nei prodotti acquistabili. La domanda va, ovviamente, inoltrata al Ministero, perché chiarisca anche questo caso limite.

    Le FaQ del Ministero

    Fonte: Orizzonte Scuola (17 novembre 2015)

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    Bonus 500 euro: le FAQ su cosa si può acquistare. No smartphone, sì tablet, sì corsi di formazione organizzati nelle scuole

    Il Miur risponde con delle specifiche FAQ a tutti i quesiti posti dai docenti. Si chiarisce una volta per tutte cosa si intende con "hardware e software". Mancano ancora le indicazioni sulla rendicontazione.

    1. La Carta del Docente consente “l'acquisto di libri e di testi, anche in formato digitale, di pubblicazioni e di riviste comunque utili all'aggiornamento professionale” (legge 107/2015, art. 1, comma 121). Questi acquisti devono essere attinenti alle discipline insegnate dal docente (ad esempio: un docente di matematica può utilizzare il bonus per l’acquisto di un romanzo) ?

    L’acquisto di libri, pubblicazioni e riviste, anche in formato digitale, non deve essere necessariamente attinente alla disciplina insegnata, così come previsto dalla legge 107/2015 (art. 1, comma 7), che riconosce fondamentale la formazione professionale del docente nel quadro degli obiettivi formativi, che riguardano competenze disciplinari e trasversali, scelte educative e metodologie laboratoriali, non riconducibili a una sola e specifica professionalità.

    2. La Carta del Docente consente “l'acquisto di hardware”: vi rientrano anche smartphone, tablet, stampanti, toner, cartucce e pennette USB?

    La Carta del Docente permette “di sostenere la formazione continua dei docenti e di valorizzarne le competenze professionali” (art. 1, comma 121, legge 107/2015). Di conseguenza, personal computer, computer portatili o notebook, computer palmari, tablet rientrano nella categoria degli strumenti informatici che sostengono la formazione continua dei docenti. Altri dispositivi elettronici che hanno come principale finalità le comunicazioni elettroniche, come ad esempio gli smartphone, non sono da considerarsi prevalentemente funzionali ai fini promossi dalla Carta del Docente, come non vi rientrano le componenti parziali dei dispositivi elettronici, come toner cartucce, stampanti, pennette USB e videocamere.

    3. Quali sono i software acquistabili con il Carta del Docente?

    Vi rientrano tutti i programmi e le applicazioni destinati alle specifiche esigenze formative di un docente, come ad esempio programmi che permettono di consultare enciclopedie, vocabolari, repertori culturali o di progettare modelli matematici o di realizzare disegni tecnici, di videoscrittura e di calcolo (strumenti di office automation). Questi programmi sono quindi compresi nella Carta del Docente.

    4. Rientra nella Carta del Docente anche un abbonamento per la linea di trasmissione dati ADSL?

    No, in quanto l’ADSL è una tecnologia di trasmissione dati utilizzata per l’accesso alla rete Internet. Non è quindi un software destinato alle specifiche esigenze formative di un docente. Non vi rientrano neppure il pagamento del canone RAI o la Pay tv.

    5. La Carta del Docente può essere usata per “l'iscrizione a corsi per attività di aggiornamento e di qualificazione delle competenze professionali, svolti da enti accreditati presso il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, a corsi di laurea, di laurea magistrale, specialistica o a ciclo unico, inerenti al profilo professionale, ovvero a corsi post lauream o a master universitari inerenti al profilo professionale”. Dove posso trovare l’elenco degli enti accreditati per la formazione personale docente aggiornato?

    L’elenco degli enti accreditati per la formazione del personale docente è consultabile sul sito internet del MIUR al seguente link:
    http://archivio.pubblica.istruzione.it/dg_...ti_accredita...

    6. Con la Carta del Docente si può seguire un corso on line?

    Sì, se svolto da università, consorzi universitari e interuniversitari, Indire, Istituti pubblici di ricerca o altri enti accreditati dal Miur così come previsto dall’art.1 comma 2 della Direttiva Miur 90/2003.

    7. Posso utilizzare il bonus o parte di esso per seguire un corso di laurea o un master universitario, o corsi universitari destinati alla formazione dei docenti?

    Sì. Posso seguire ogni tipologia di corso organizzato da Università o da Consorzi universitari e interuniversitari (corsi di laurea, di laurea magistrale, specialistica o a ciclo unico, corsi post lauream o master), come anche un corso destinato specificamente alla formazione degli insegnanti, purché inerente al mio profilo professionale, in quanto la Direttiva del Miur 90/2003 considera le Università, i Consorzi universitari e interuniversitari e gli Istituti pubblici di ricerca “Soggetti di per sé qualificati per la formazione del personale della scuola” (art. 1, comma 2).

    8. Posso usare il bonus o parte di esso per un corso per lo studio di una lingua straniera all’estero?

    Sì, purché il corso venga erogato da uno dei soggetti di per sé qualificati per la formazione nella scuola, ovvero dagli “Enti culturali rappresentanti i Paesi membri dell’Unione Europea, le cui lingue siano incluse nei curricoli scolastici italiani”, ai sensi della Direttiva del Miur 90/2003, art. 1, comma 2.

    9. Con la Carta del Docente posso sostenere l’esame di certificazione di una lingua straniera?

    Sì, purché l’esame sia promosso da uno degli Enti certificatori delle competenze in lingua straniera del personale scolastico, che è possibile consultare al seguente link:

    http://hubmiur.pubblica.istruzione.it/web/...onale-scolas...

    10. La Carta del Docente può essere usata per assistere a “rappresentazioni teatrali e cinematografiche, per l'ingresso a musei, mostre ed eventi culturali e spettacoli dal vivo”. Queste manifestazioni culturali sono generiche o devono essere attinenti alla materia insegnata? (ad esempio: un docente di italiano può utilizzare il bonus per visitare un museo scientifico?)

    Le rappresentazioni cinematografiche, l’ingresso a musei, mostre ed eventi culturali e spettacoli dal vivo non devono essere necessariamente attinenti alla disciplina insegnata, in quanto la formazione professionale del docente riguarda competenze disciplinari e trasversali, scelte educative e metodologie laboratoriali, non riconducibili a una sola e specifica professionalità.

    11. Si può utilizzare il bonus o parte di esso per l’acquisto di titoli di viaggio per la partecipazione a eventi o per viaggi culturali?

    No, potranno essere rimborsati solo i biglietti per le “rappresentazioni teatrali e cinematografiche” e quelli per “l'ingresso a musei, mostre ed eventi culturali e spettacoli dal vivo”.

    12. Con la Carta del Docente posso seguire un corso di formazione organizzato dalla mia o da altre scuole?

    Sì, purché coerente “con le attività individuate nell'ambito del piano triennale dell'offerta formativa delle scuole e del Piano nazionale di formazione” (legge 107/2015, art. 1, comma 121), in quanto “Le istituzioni scolastiche singole o in rete e/o in consorzio possono […] proporsi come Soggetti che offrono formazione sulla base di specifiche competenze e di adeguate Infrastrutture” (Direttiva del Miur 90/2003, art. 1, comma 3).

    13. Posso contribuire con una parte o con l’intero bonus della mia Carta del Docente all’acquisto di strumentazioni elettroniche digitali che migliorino la sperimentazione didattica multimediale della mia scuola, come per esempio una LIM, o la sperimentazione didattica in generale, come ad esempio libri, riviste o materiale didattico per la biblioteca scolastica?

    Sì. Anche l’impiego diretto del bonus o di parte di esso per la sperimentazione didattica rientra nell’organizzazione delle “attività individuate nell'ambito del piano triennale dell'offerta formativa delle scuole e del Piano nazionale di formazione”.

    14. Posso contribuire con una parte o con l’intero bonus della mia Carta del Docente a realizzare un corso insieme ad altri docenti esterno al piano di formazione della mia scuola?

    Sì. Anche in questo caso si ricorda che va valorizzata la formazione professionale del docente, non solo in rapporto al piano dell’offerta formativa della singola scuola, ma anche in riferimento a competenze disciplinari e trasversali, scelte educative e metodologie laboratoriali, non riconducibili a una sola e specifica professionalità, che saranno descritte e individuate nel prossimo piano nazionale per la formazione.

    Le FAQ

    Fonte: Orizzonte Scuola (17 novembre 2015)

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    Edited by Steve Hi Power Mc - 17/11/2015, 21:56
     
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