Corte Europea – Abolito il canone RAI

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    Canone Rai: dalla doppia bolletta alla nuova utenza, tutti i chiarimenti
    Le risposte dell'Agenzia delle Entrate alle domande più frequenti sul nuovo addebito in bolletta

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    Nel mese di luglio per la prima volta il canone Rai fa il suo ingresso nella bolletta elettrica. I dubbi degli utenti e le richieste di chiarimento sul pagamento sono ancora molti: per questo l’Agenzia delle Entrate ha provato a fare il punto e rispondere preventivamente sul proprio sito a quelle che sono le faq, le domande più frequenti.

    Cosa succede se cambio il fornitore di energia elettrica nel corso dell’anno? Come devo comportarmi se attivo un’utenza elettrica residenziale, ma non ho la tv? Cosa devo fare se sono titolare di più utenze elettriche?

    CANONE SOLO SU BOLLETTA CASA DI RESIDENZA – Innanzitutto l’Agenzia ricorda a chi è titolare di una utenza elettrica residente e di una utenza elettrica non residente che il canone è addebitato esclusivamente sull’utenza di tipo residenziale.

    DUE BOLLETTE DA RESIDENTI CON DUE ADDEBITI, CHE FARE? – Se si è titolari di due utenze elettriche residenti e ci si vede quindi addebitare il canone due volte, le Entrate spiegano che “non si dovrebbe” essere titolari di più di un’utenza elettrica di tipo domestico residenziale. In ogni caso, l’Agenzia suggerisce di verificare che i riferimenti anagrafici e il codice fiscale presenti nei due contratti siano aggiornati. Per conoscere le modalità per richiedere il rimborso del canone non dovuto è comunque necessario attendere un apposito Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate, in corso di emanazione.

    NUOVA UTENZA ELETTRICA, DA QUANDO È ADDEBITATO IL CANONE? – Il canone è addebitato dal mese di attivazione della fornitura. L’addebito avverrà nella prima fattura elettrica utile, dove saranno addebitate le rate già scadute. Se il televisore era già posseduto prima dell’attivazione dell’utenza l’eventuale importo non addebitato deve essere pagato mediante modello F24.

    NUOVA UTENZA ELETTRICA, MA NIENTE TV, COME EVITARE L’ADDEBITO? – Bisogna compilare il quadro A della dichiarazione sostitutiva, spiega l’Agenzia, ed inviarlo entro il mese successivo a quello di attivazione della fornitura.

    CAMBIO DI FORNITORE, BISOGNA COMUNICARE QUALCOSA? – In caso di “switch” tra imprese di elettricità ai fini dell’addebito non bisogna specificare nulla. Le rate saranno addebitate dalle due imprese elettriche secondo i periodi di relativa competenza.

    MARITO E MOGLIE, DUE UTENZE MA STESSA FAMIGLIA, QUANTE VOLTE SI PAGA? – Il canone, sottolineano le Entrate, è dovuto una sola volta per famiglia anagrafica. Per evitare il doppio addebito è però necessario compilare il quadro B della dichiarazione sostitutiva, indicando il codice fiscale da addebitare. Per conoscere le modalità per richiedere il rimborso del canone addebitato e non dovuto è necessario attendere il Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate. Tuttavia, precisano ancora alle Entrate, non dovrebbe sussistere più di un’utenza elettrica di tipo domestico residenziale nell’ambito di una stessa famiglia anagrafica.

    UTENTE DEFUNTO – Per evitare l’addebito sull’utenza intestata a una persona deceduta è necessario che gli eredi compilino il quadro B della dichiarazione sostitutiva. Per conoscere le modalità per richiedere il rimborso del canone addebitato e non dovuto è necessario attendere il provvedimento delle Entrate in arrivo.

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    Canone Rai, se cambi società della luce puoi fartelo rimborsare in bolletta
    Canone: il modello da compilare per non pagare
    Come pagare la bolletta senza pagare il canone

    Fonte: QuiFinanza (14 luglio 2016)

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    Canone Rai in bolletta: cosa fare se l’addebito è sbagliato
    Gli italiani che hanno già ricevuto la bolletta con l'addebito si sono trovati di fronte a errori madornali. Cosa fare

    E’ sempre più caos canone Rai. Le fatture elettriche con la prima tranche del canone Rai (70 euro) e la relativa scadenza di pagamento sono cominciate ad arrivare in questi giorni, ma ci vorranno circa 40 giorni per completare la spedizione a tutti gli italiani. Qualche remora potrebbe scattare solo alla fine di agosto. “In questo caso l’importo da pagare è diverso”, spiega Mauro Antonelli dell’Unione nazionale consumatori. “Se l’importo semestrale è pari a 70 euro, chi riceverà la bolletta ad agosto ne sborserà 80, cioè la quota da gennaio ad agosto. Dal mese successivo andrà a regime l’accredito mensile”.

    Intanto, tra gli italiani che hanno già ricevuto l’addebito sono molti quelli che si sono trovati davanti a errori eclatanti: da chi ha pagato e non doveva, al caso dei coniugi con più utenze.

    L‘Agenzia delle Entrate cerca di placare i contribuenti rispondendo alle loro domande, ma per richiedere il rimborso occorre aspettare che il 4 agosto pubblichi un provvedimento ad hoc. Intanto, alcune precisazioni: l’Agenzia spiega, sia sul sito sia sulla pagina Facebook, che chi si fosse visto addebitare erroneamente i 70 euro (la quota gennaio-luglio del canone) può pagare e chiedere successivamente il rimborso, oppure scegliere di non pagare nulla. Mai, comunque, il mancato pagamento può comportare il distacco della fornitura di energia elettrica.

    BOLLETTE PAZZE – Nonostante l’invio della dichiarazione di non detenzione della tv, sta anche accadendo che in molti abbiano ricevuto ugualmente l’addebito del canone Rai. Ma non di 70 euro bensì di 51,03 euro. Il motivo? In pratica, ai contribuenti la cui dichiarazione è stata inviata prima del 16 maggio (ultimo giorno per chiedere l’esenzione attraverso la compilazione del quadro A del modello) è arrivata all’Agenzia delle Entrate dopo quella data è stato comunque addebitato il primo semestre di abbonamento alla televisione. Anche in questo caso bisogna aspettare il provvedimento delle Entrate per capire come richiedere il rimborso.

    COSTRETTI A PAGARE – Chi non ha la tv in casa e si è dimenticato di inviare il modulo di esenzione, per quest’anno non può più fare niente ed è costretto a pagare il canone. Ma per evitare di sborsare i soldi nel 2017, la domanda va presentata entro il prossimo gennaio.

    MOGLIE E MARITO PROPRIETARI DI SECONDE CASE – Rischiano di pagare più del dovuto i coniugi appartenenti alla stessa famiglia anagrafica, ma titolari di diverse utenze elettriche per uso domestico residente. Detto che il canone è dovuto una sola volta per famiglia, per evitare il doppio addebito è però necessario compilare il quadro B della dichiarazione sostitutiva, indicando il codice fiscale da addebitare. Il termine ultimo per evitare il doppio addebito nei primi sei mesi del 2016 è scaduto, ma in questo caso nulla è perduto.

    INTESTATARIO DEFUNTO – Gli eredi dei defunti che continuano a pagare il canone per via degli errori burocratici, per non pagare due volte devono compilare il quadro B della dichiarazione sostitutiva, indicando il codice fiscale. Fermo restando che va fatta quanto prima la voltura della luce, visto che un contratto non può essere intestato a un defunto.

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    Canone Rai in bolletta, via ai controlli sulla residenza
    Chi non paga il canone RAI? Le risposte di Virgilio Genio
    Tutto sul canone Rai

    Fonte: QuiFinanza (02 agosto 2016)

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    Canone Rai non dovuto: ecco come chiedere il rimborso



    Arrivano le istruzioni per richiedere il rimborso del canone tv pagato mediante addebito sulle fatture elettriche, ma non dovuto. L'Agenzia delle entrate ha, infatti, definito le modalità di presentazione dell'istanza di rimborso del canone di abbonamento alla televisione per uso privato, pagato a seguito di addebito nelle fatture emesse dalle imprese elettriche, ma non dovuto, e l'approvazione del relativo modello.I contribuenti da subito possono inviare l'istanza con raccomandata allo Sportello Abbonamenti TV dell'Agenzia delle Entrate o, in modalità telematica, a partire dal 15 settembre 2016, tenuto conto dei tempi necessari per lo sviluppo dell'applicazione web dedicata.Quali sono i requisiti per la domanda? Il cittadino può chiedere il rimborso del canone tv, nel caso in cui lui stesso o un altro componente della sua famiglia anagrafica sia in possesso dei requisiti di esenzione (anche per effetto di convenzioni internazionali) e sia stata presentata l'apposita dichiarazione sostitutiva. Il documento di prassi ricorda che sono esenti i contribuenti over 75 con reddito complessivo familiare non superiore a 6.713,98 euro. E', inoltre, possibile presentare la domanda di rimborso, se il contribuente ha pagato il canone tramite addebito sulle fatture di energia elettrica e lui stesso o un altro componente della famiglia anagrafica ha versato il canone anche con modalità diverse dall'addebito. L'accredito dei rimborsi. I rimborsi sono effettuati dalle imprese elettriche mediante accredito sulla prima fattura utile, oppure con altre modalità, sempre che le stesse assicurino l'effettiva erogazione entro 45 giorni dalla ricezione, da parte delle stesse imprese elettriche, delle informazioni utili all'effettuazione del rimborso, trasmesse dall'Agenzia delle Entrate. Nel caso in cui il rimborso da erogare a cura delle imprese elettriche non vada a buon fine, il rimborso sarà pagato direttamente dall'Agenzia delle entrate.

    Fonte: MSN Money (03 agosto 2016)

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    Canone Rai meno caro dall’anno prossimo. La promessa di Renzi
    Lo sconto sarà di 5 euro, da 100 a 95 euro. "Abbasseremo anche Ires e Iri"

    L’anno prossimo il canone Rai costerà meno. Lo ha detto Renzi in un’intervista mattutina con Rtl, battendo su quello che è il suo tasto prediletto, di questi tempi: la riduzione della pressione fiscale.

    Il premier non ha specificato la riduzione ma la cifra addebitata nelle bollette dal 2017 dovrebbe essere pari a 95 euro. Importo che, come scrive Italia Oggi, era già stato annunciato dallo stesso Renzi a ottobre 2015 durante il varo della legge di stabilità. Un ulteriore abbassamento (il canone partiva da 113,50) che ha come obiettivo quello di combattere l’evasione e portare sempre più italiani a pagare l’odiato balzello.

    Durante l’intervista, il premier ne ha approfittato per annunciare altri tagli a pioggia: “Conosco solo su una regola – ha detto – abbassare le tasse. Non conosco altra regole. In tanti l’hanno detto ma poi nessuno l’ha fatto”. Nel dettaglio: “Il prossimo anno abbasseremo l’Ires dal 27,5% al 24% per le società di capitali, ma anche l’Iri per le società di persone. Sui lavoratori autonomi faremo anche un intervento per dare certezze ai giovani”. Renzi ha poi assicurato che il bonus degli 80 euro resterà. Del resto, la convinzione del premier è che solo una legge di Stabilità espansiva può ridare fiato ad un’economia boccheggiante e rianimare il consenso attorno al governo in vista del cruciale appuntamento con il referendum di novembre.

    Fonte: QuiFinanza (02 settembre 2016)

     
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    Canone Rai in bolletta, Renzi fa flop: metà degli italiani non ha pagato
    Il pagamento della tassa sulla tv in bolletta, tanto voluto dal premier, si è rivelato un flop. Il governo smentisce. E ora?

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    Il tanto discusso canone Rai in bolletta si sta rivelando un vero e proprio flop. Da una indagine condotta da ItaliaOggi, la metà degli italiani si è rifiutato di versare l’obolo alla tv pubblica, versando solo l’importo dei consumi elettrici.

    A comunicare la notizia all’Agenzia delle Entrate sono state le società elettriche, secondo cui l’evasione ha raggiunto punte del 60% al Sud mentre al Nord i valori medi non superano il 50%.

    COSA SUCCEDE ORA – Come tutte le tasse che i contribuenti sono obbligati ad onorare, anche il canone Rai non passerà dimenticato. Attualmente l’Agenzia delle Entrate è all’opera per verificare l’avvenuto pagamento della tassa sulla tv e controllare le dichiarazioni di esenzione, i mancati pagamenti e le certificazioni di non possesso, inviate dai contribuenti per non pagare il canone.
    Manca all’appello una buona fetta degli incassi previsti: i dati presi in considerazione riguardano il solo mese di luglio e manca un mese di fatturazione. È tuttavia da escludersi che l’operazione canone in bolletta possa avvicinarsi a quel 100% auspicato dal governo Renzi, che rischierebbe di dover affrontare un flop e di dover abbandonare l’idea della riscossione attraverso l’utenza elettrica.

    IL GOVERNO SMENTISCE – Il Ministero dello Sviluppo Economico ha smentito il mezzo flop raccontato da ItaliaOggi. “Solo a fine settembre l’Agenzia delle Entrate riceverà dalle compagnie elettriche i numeri ufficiali relativi al pagamento del canone tv nei primi due mesi e potrà fare un primo consuntivo attendibile dell’operazione”. Ma i numeri che arrivano dai gestori sull’operazione, confermano (sia pure parzialmente) il trend negativo.

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    Chi non paga il canone RAI? Le risposte di Virgilio Genio
    Tutto sul canone Rai

    Fonte: QuiFinanza (09 settembre 2016)

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    Rimborso canone Rai: dal 15 settembre via alle richieste
    Al via da giovedi prossimo, 15 settembre, la presentazione dei moduli per chiedere il rimborso del canone in bolletta



    Se il canone è stato pagato ma non è dovuto, il titolare del contratto di fornitura di energia elettrica puo' chiedere il rimborso online o spedendo la richiesta per posta compilando l'apposito modello approvato con il provvedimento del Direttore dell'Agenzia delle entrate del 2 agosto 2016. Questo modello deve essere utilizzato esclusivamente nel caso in cui il canone sia stato pagato indebitamente a seguito di addebito nella fattura per la fornitura di energia elettrica, precisa l'Agenzia delle Entrate sul suo sito web. L'istanza può essere presentata online dal titolare dell'utenza elettrica, dai suoi eredi o dagli intermediari abilitati, mediante la specifica applicazione web disponibile dal 15 settembre sul sito internet dell'Agenzia delle entrate. Inoltre, l'istanza di rimborso può essere presentata per posta (con raccomandata) al seguente indirizzo: Agenzia delle entrate, Ufficio di Torino 1, S.A.T. - Sportello abbonamenti TV - Casella Postale 22 - 10121 Torino.

    Nell'istanza di rimborso va indicato, tra l'altro, il motivo della richiesta, riportando una delle seguenti causali: il richiedente o un altro componente della sua famiglia anagrafica è in possesso dei requisiti di esenzione relativi ai cittadini che hanno compiuto il 75° anno di età con reddito complessivo familiare non superiore a 6.713,98 euro ed è stata presentata l'apposita dichiarazione sostitutiva. Oppure il richiedente o un altro componente della sua famiglia anagrafica è esente per effetto di convenzioni internazionali (ad esempio, diplomatici e militari stranieri) ed è stata presentata l'apposita dichiarazione sostitutiva. Tra i motivi indicati dall'Agenzia delle Entrate il fatto che il richiedente ha pagato il canone mediante addebito sulle fatture per energia elettrica, e lui stesso o un altro componente della sua famiglia anagrafica ha pagato anche con altre modalità, ad esempio mediante addebito sulla pensione; il richiedente ha pagato il canone mediante addebito sulle fatture per energia elettrica e lo stesso è stato pagato anche mediante addebito sulle fatture relative ad un'utenza elettrica intestata ad un altro componente della stessa famiglia anagrafica; il richiedente ha presentato la dichiarazione sostitutiva di non detenzione di apparecchi televisivi da parte propria e dei componenti della sua famiglia anagrafica. E', infine, possibile indicare una motivazione diversa dalle precedenti, riassumendo sinteticamente il motivo della richiesta nell'apposito spazio del modello. I rimborsi sono effettuati dalle imprese elettriche mediante accredito sulla prima fattura utile. Nel caso in cui il rimborso da erogare a cura delle imprese elettriche non vada a buon fine, lo stesso sarà pagato direttamente dall'Agenzia delle entrate.

    Fonte: MSN Notizie (13 settembre 2016)

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    Il canone Rai in bolletta non funziona; mancano 300 milioni di gettito
    Gettito pari a quando la tassa era pagata attraverso il classico bollettino

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    Il canone Rai inserito nella bolletta elettrica non funziona; se l’obiettivo era quello di abbassare, se non addirittura azzerare, l’evasione della ‘tassa più odiata dagli italiani’, ad oggi sembrerebbe fallito. Dopo i numeri dati dalle agenzie elettriche incaricate della raccolta, rlano di un evasione intorno al 50%, rincara la dose Il Fatto Quotidiano secondo cui mancano circa 300 milioni rispetto al gettito fiscale previsto. E secondo una dettagliata analisi della Slc-Cgil, il gettito fiscale del canone sarà più o meno pari a quando la tassa era pagata attraverso il classico bollettino.

    Il MISE aveva smentito che le cifre di evasione fossero al 50%, sottolineando che l’Enel comunicava un’evasione vicina al 10% e che questo valore era più verosimile. Ma anche così, i conti non tornano. Se con un’evasione ridotta a zero l’extragettito sarebbe stato di 220mila euro, con un’evasione del 10% questo tesoretto viene annullato. E se anche si arrivasse ad un’evasione del 4%, il gettito aggiuntivo sarebbe di soli 100 milioni.

    Il problema è che il Governo, prevedendo un extragettito oltre i 300milioni, ne aveva investito una buona percentuale, per la precisione il 33%, per finanziare le emittenti locali ed esentare dal pagamento del canone gli ultrasessantacinquenni. Stando così le cose, non è detto che gli attuali esenti possano rimanere tali a lungo.

    Leggi anche:
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    Tutto sul canone Rai

    Fonte: QuiFinanza (19 settembre 2016)

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    Canone RAI, riscossi sinora 100 mln di euro



    (Teleborsa) - Circa 100 milioni di euro sono arrivati sinora dal canone RAI. Il dato parziale è stato rivelato dal viceministro all'economia, Enrico Zanetti, rispondendo a nome del Ministero dell'Economia ad un question time in commissione Finanze della Camera.

    I contribuenti che non dispongono di utenze elettriche su cui addebitare il canone tv "hanno già versato direttamente tramite modello F24 circa 300mila euro" mentre "le imprese elettriche hanno effettuato nel mese di agosto riversamenti complessivi per 97 milioni di euro, riferibili alla riscossione del mese di luglio".

    Il viceministro ha sottolineato che si tratta di un dato parziale e che per avere "contezza complessiva dei risultati occorre attendere il 30 settembre, data entro la quale le imprese elettriche sono tenute ad inviare all'Agenzia delle entrate i dati analitici delle operazioni di addebito e delle relative riscossioni registrate nei mesi di luglio e agosto".Zanetti ha poi voluto precisare che "il mancato pagamento delle bollette Enel di luglio si aggira attorno al 10%, comprensivo della morosità fisiologica e di quella stagionale", smentendo così alcune indiscrezioni stampa secondo le quali circa il 50% dei contribuenti avrebbe deciso di non pagare il canone.

    Fonte: MSN Money (22 settembre 2016)

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    Canone Rai in bolletta, incassato "solo" un miliardo di euro
    Nuova ipotesi sul canone



    MILANO - Il canone Rai resta l'imposta più evasa d'Italia. Nonostante il pagamento attraverso la bolletta della luce, gli incassi sono inferiori alle attese: non arrivano al miliardo di euro. E' questa la cifra che le compagnie elettriche hanno versato nelle casse del Tesoro per la prima rata del canone Rai. A mettere nero su bianco il dato è lo stesso ministero dell'Economia che ieri ha pubblicato l'aggiornamento del fabbisogno statale: "Gli incassi fiscali - recita il documento - hanno evidenziato una crescita di circa 2.400 milioni, che incorpora anche il versamento di quasi 1.000 milioni per le prime rate del canone Rai da parte dei gestori delle utenze elettriche". Si svela così l'ammontare della prima tranche relativa alla tassa sulla Tv che gli italiani dovevano versare entro luglio.

    Il dato, come detto, è inferiore alle stime contenute nel piano industriale di viale Mazzini che per l'intero 2016 prevedevano un incasso di circa 1,861 miliardi di euro di cui 1,764 miliardi verrebbero poi girati dal Tesoro alla stessa televisione pubblica. Insomma, nonostante l'ottimismo dell'Agenzia delle Entrate e del governo, i conti non tornano: considerando che la prima rata versata dagli italiani con la bolletta della luce di luglio-agosto rata equivale al 70% dell'importo complessivo, le entrate per la tv pubblica avrebbero dovuto avvicinarsi a quota 1,3 miliardi. Come a dire che mancano ancora 300 milioni di euro.

    Fonte: MSN Notizie (04 ottobre 2016)

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    Riforma Rai, che autogol: col canone in bolletta dovrà fare spending review
    A causa del canone in bolletta, per Eurostat diventa ente pubblico

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    Se da un lato l’inserimento del canone Rai in bolletta rischia di rivelarsi un flop per quanto concerne l’extra-gettito previsto, dall’altro la tv di stato rischia di vedere assottigliarsi ulteriormente le risorse a disposizione proprio a causa della misura che avrebbe dovuto aumentarle. Con l’inserimento del canone tv nella bolletta elettrica, infatti, l’azienda entra a far parte dell’elenco delle amministrazioni pubbliche, con conseguente monitoraggio sui conti uguale a quello riservato agli enti pubblici. Con la conseguenza, secondo il presidente Rai Monica Maggioni, di vedere l’azienda “tagliata fuori da qualsiasi possibilità operativa reale”.

    IL CAMBIO DI PARADIGMA – Ad inserire la Rai nel novero degli enti pubblici è l’Istat, ma in realtà si tratta della conseguenza di una decisione comunitaria. E’ infatti da una disposizione Ue del 2010, detta “sec 2010”, che discende il regolamento europeo che definisce princìpi e metodi per la contabilità nazionale, secondo cui fa parte della pubblica amministrazione chiunque venda meno del 50% della sua produzione a privati. Fino all’anno scorso, pagando il canone col bollettino, gli italiani sostanzialmente ‘compravano’ direttamente dalla Rai in veste appunto di privati. Con l’inserimento del canone nella bolletta elettrica, al contrario, il canone diventa una tassa pagata all’erario e solo successivamente trasferita alla Rai. Dunque a causa di questo meccanismo la tv pubblica scende al di sotto del 50%, divenendo de facto un ente pubblico.

    CONSEGUENZE – La prima e più immediata è che i tagli alla spesa pubblica, a partire dal 2017, potrebbero interessare anche la Rai. ILe future assunzioni potrebbero essere fatte solo tramite concorso o essere soggette al blocco del turn over (ossia quando non si assume nessuno per sostituire chi va in pensione)ul fronte acquisti anche viale Mazzini, come tutte le aziende pubbliche, dovrà attenersi alle regole della centrale unica per la P.a. Secondo Franco Siddi del Cda Rai, l’impossibilità di organizzarsi da sola le gare d’appalto in deroga al codice dei contratti pubblici renderà difficoltoso competere con Mediaset, La7, Sky e Discovery.

    Intanto lo stesso Cda Rai ha dato mandato al direttore generale, Antonio Campo Dall’Orto, “di compiere tutte le possibili azioni utili a modificare questa decisione rischiosa per il futuro dell’azienda”.

    Leggi anche:
    Il canone Rai in bolletta non funziona; mancano 300 milioni di gettito
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    Canone Rai: dalla doppia bolletta alla nuova utenza, tutti i chiarimenti
    Chi non paga il canone RAI? Le risposte di Virgilio Genio
    Tutto sul canone Rai

    Fonte: QuiFinanza (07 ottobre 2016)

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    Il canone Rai scenderà a 90 euro dal 2017



    (Teleborsa) - Tra le novità inserite nella legge di Bilancio 2017 approvata sabato scorso dal Consiglio dei Ministri e in volo oggi direzione Bruxelles, c'è anche la riduzione del canone Rai, da quest'anno obbligatorio." Il canone Rai da 113 è passato a 100 e arriverà a 90 euro il prossimo anno", ha assicurato il Premier Matteo Renzi al termine del CDM. "E' un ulteriore cammino di discesa di tutto ciò che lo Stato chiede a cittadini", ha aggiunto il Presidente del Consiglio. Il Canone deve essere pagato esclusivamente da chi possiede l'apparecchiatura necessaria per la ricezione dei programmi televisivi. Sono esonerati dal pagamento i cittadini che hanno compiuto 75 anni, con un reddito annuo non superiore a 6.713 euro. Dal 2017, dunque, il canone televisivo subirà uno sconto di 10 euro che sarà spalmato sulle prime dieci bollette, nel periodo tra gennaio e ottobre. Non cambiano, invece, le regole di riscossione: il canone sarà pagato attraverso addebito sulla bolletta della luce. Finora sono stati riscossi 100 milioni di euro dal canone TV. Il dato parziale, è stato rivelato a fine settembre, dal viceministro all'economia, Enrico Zanetti, rispondendo a nome del Ministero dell'Economia ad un question time in commissione Finanze della Camera.

    Fonte: MSN Notizie (17 ottobre 2016)

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    Non hai pagato il canone Rai? Arriva la maxi multa
    Sanzioni durissime per chi che omette di pagare il canone: la multa va da 200 a 600 euro

    canone-rai-in-bolletta-2016-chi-deve-pagare-e-su-cosa-e-come-fare-richiesta-di-esonero-multe-arretrati-regole-ufficiali

    Sanzioni durissime per chi non ha provveduto al pagamento del canone Rai entro il 31 ottobre 2016. Chi non l’ha pagato, rischia di dover versare da due a sei volte l’importo evaso. Considerato che l’abbonamento costa 100 euro, le multe vanno da 200 a 600 euro.

    Non solo. Chi ha inviato all’Agenzia delle entrate una falsa dichiarazione in cui ha affermato di non possedere alcun televisore, rischia fino a 2 anni di carcere, per il reato di falso ideologico del privato in atto pubblico.

    CHI RISCHIA – Ma chi corre questo rischio, visto che il canone 2016 viene addebitato per la prima volta direttamente nella bolletta elettrica?
    Innanzitutto, tutti coloro che possiedono o detengono un apparecchio televisivo in casa ma non sono titolari di un contratto di fornitura di energia elettrica. Ovvero chi avrebbe dovuto provvedere al pagamento del canone Rai in autonomia utilizzando il modello F24 entro la data ultima del 31 ottobre appunto.

    Pagamento tramite F24, tra l’altro, che era dovuto anche da chi, possedendo un apparecchio televisivo ed essendo intestatario di un contratto per la fornitura dell’energia elettrica non ha ricevuto l’addebito del canone Rai in bolletta (come accade a chi vive nelle isole che non sono allacciate alla rete elettrica nazionale).

    CHI NON HA PAGATO E NON CORRE RISCHI – C’è chi non ha effettuato alcun versamento, né in bolletta né tramite F24. Ovvero chi è esonerato dall’obbligo di pagamento. Si è esonerati se all’interno della propria famiglia anagrafica qualcuno paga già il canone, se sono stati compiuti 75 anni di età, il reddito complessivo del nucleo familiare non supera 713,98 euro ed è stata presentata l’apposita dichiarazione sostitutiva. L’esenzione è valida anche se a possedere i requisiti è un componente della famiglia anagrafica.

    COSA FARE – Se si rientra in questa categoria, ma arriva comunque l’addebito con la bolletta dell’elettricità, è possibile versare all’ente gestore del servizio elettrico l’importo dei soli costi dell’utenza, togliendo il canone. L’ente gestore dovrà comunicare all’Agenzia delle Entrate che l’utente non ha provveduto a pagare il canone: se non lo fa, sono previste sanzioni dal 120% al 240% dell’importo non dichiarato, con riferimento a ciascuna dichiarazione omessa.
    Per evitare di incorrere in sanzioni, converrebbe pagare l’intera fattura e domandare il rimborso all’Agenzia delle entrate, dichiarando il motivo per cui si ha diritto all’esenzione. Il rimborso viene effettuato dalle imprese elettriche con accredito sulla prima fattura utile o con altre modalità, entro 45 giorni dalla ricezione delle informazioni da parte delle Entrate. Se il rimborso non va a buon fine, ci pensa direttamente l’Agenzia.

    Leggi anche:
    Canone Rai, se non era in bolletta va pagato entro il 31 ottobre
    Nella legge di Bilancio uno sconto sul canone Rai: dal 2017 costerà 90 euro
    Canone Rai in bolletta, finora incassato “solo” un miliardo

    Fonte: QuiFinanza (08 novembre 2016)

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    Canone Rai 2017, conviene chiedere l’esenzione entro il 20 dicembre. Ecco perché
    Agenzia Entrate consiglia di anticipare a dicembre la dichiarazione

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    I contribuenti che non possiedono un televisore, devono presentare richiesta di esenzione dal Canone RAI in bolletta entro il 31 gennaio 2017: l’Agenzia delle Entrate consiglia tuttavia di anticipare i tempi al 20 dicembre, per evitare l’addebito di una rata in gennaio.

    In base alla norma sul Canone RAI in bolletta, ormai pienamente a regime, l’abbonamento alla TV di Stato pari a 100 euro si paga in dieci rate di pari importo a partire dal mese di gennaio, inserite nella bolletta dell’elettricità (la Legge di Bilancio 2017, ancora in discussione, riduce il canone RAI a 90 euro annuali).

    L’Agenzia delle Entrate consiglia di presentare la dichiarazione di non detenzione entro fine dicembre, in modo da essere sicuri che a fine gennaio non arrivi un addebito, determinato da una comunicazione non ancora recepita, trovandosi poi costretti a presentare richiesta di rimborso.

    La dichiarazione di non detenzione dell’apparecchio televisivo vale un anno, quindi sono chiamati a ripresentarlo anche coloro che hanno già effettuato l’analogo adempimento nel 2016. Il consiglio del fisco è di presentare la dichiarazione che evita il pagamento del Canone RAI entro fine dicembre in forma telematica, oppure entro il 20 dicembre nel caso in cui si scelga la modalità cartacea.

    E’ onere del contribuente, in caso di non possesso della tv, compilare, personalmente o tramite intermediario abilitato (Caf o professionista), il modulo online per l’esenzione del canone Rai 2017. In alternativa alla procedura telematica, è possibile inviare la richiesta, unitamente ad un valido documento di riconoscimento, tramite servizio postale in plico raccomandato senza busta, all’indirizzo: Agenzia delle Entrate – Ufficio di Torino 1, S.A.T. – Sportello abbonamenti tv – Casella postale 22 – 10121 Torino.

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    Non hai pagato il canone Rai? Arriva la maxi multa
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    Canone Rai in bolletta, finora incassato “solo” un miliardo
    Canone RAI in bolletta, incassati 2 miliardi di euro

    Fonte: QuiFinanza (06 dicembre 2016)

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    Canone RAI: le istruzioni per non pagare nel 2017

    Anche l’anno prossimo coloro che possiedono un apparecchio Tv dovranno pagare il canone RAI in bolletta elettrica. Una soluzione entrata in vigore quest’anno che poco è piaciuta agli italiani e ha creato parecchie difficoltà e parecchi problemi.

    Per chi nel 2017 non vuole pagare il balzello, e possiede i requisiti per non farlo, è giunto il momento di agire, presentando la dichiarazione di esenzione. La procedura può essere effettuato online entro la fine di dicembre. Chi invece preferisce utilizzare le raccomandate avrà tempo fino al 20 del mese in corso per inviare la documentazione ed evitare di ritrovarsi a gennaio l’addebito in bolletta.

    Esonero canone RAI: chi può richiederlo

    Può presentare il modello per evitare di pagare il prossimo anno chi non possiede un apparecchio televisivo. La dichiarazione deve essere trasmessa ogni anno ed è valida solo per i 12 mesi cui si riferisce.

    Tutti coloro che lo scorso maggio hanno comunicato di non avere la tv in casa e dunque non hanno pagato il canone, dovranno effettuare una nuova comunicazione, pena l’addebito in bolletta.

    Come ricorda l’Agenzia delle Entrate “il Canone di abbonamento alla televisione è dovuto da chiunque abbia un apparecchio televisivo e si paga una sola volta all’anno e una sola volta a famiglia, a condizione che i familiari abbiano la residenza nella stessa abitazione”. In alcuni casi particolari però è prevista l’esenzione:
    Sono esentati dal pagamento previa presentazione della dichiarazione sostitutiva i soggetti che, pur essendo i titolari di un’utenza domestica, non possiedono la televisione.

    I soggetti di età superiore ai 75 anni con un reddito annuo non superiore a 6.713 euro,

    gli agenti diplomatici;

    i funzionari e impiegati consolari;

    i funzionari di organizzazioni internazionali;

    i militari non italiani o personale civile non residente in Italia, di cittadinanza straniera, appartenente alle Forze Nato e di stanza in Italia
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    Non sono tenuti ad inviare nuovamente la dichiarazione i soggetti che hanno comunicato in competenza l’errato addebito su un’utenza intestata ad un altro componente della famiglia anagrafica.

    Esenzione canone RAI: la dichiarazione

    Il modello è disponibile sui siti internet dell’Agenzia delle Entrate e della Rai. I soggetti che hanno precedentemente effettuato la registrazione al sito delle Entrate hanno la possibilità di presentare la dichiarazione via web, oppure tramite intermediari abilitati.

    In alternativa è possibile inviare il modulo tramite raccomandata, aggiungendo un documento d'identità valido, in un plico senza busta.

    Esenzione canone Rai: scadenze e tardiva dichiarazione

    Come detto in precedenza, chi invia la comunicazione online avrà tempo fino alla fine di dicembre, mentre il 20 dicembre scade il termine per la trasmissione tramite raccomandata.

    In caso contrario, nel mese di gennaio 2017, anche i contribuenti aventi diritto all’esenzione troveranno l’addebito sulla bolletta elettrica. Anche in questo caso però, non tutto è perduto.

    Nel caso in cui il modello venga presentato entro il 31 gennaio 2017, il contribuente potrà evitare gli addebiti successivi e potrà chiedere il rimborso per quanto pagato a gennaio.

    Inviando invece la dichiarazione entro il 30 giugno sarà possibile usufruire dell’esenzione solo per il semestre successivo.

    Infine, chi presenta dal 1°luglio al 31 dicembre 2017, sarà esonerato dal canone per l’anno successivo.

    Canone RAI: nuova utenza

    Coloro che attivano un’utenza elettrica nel corso dell’anno e non possiedono la Tv sono esonerati dall’obbligo di pagamento dalla prima bolletta. Anche in questo caso però è necessario inviare il modello entro la fine del mese successivo alla data di attivazione della fornitura.

    Fonte: MSN Money (19 dicembre 2016)

     
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    Canone Rai, incasso aumentato nonostante il taglio della tassa
    Il sistema di addebito del canone Rai in bolletta sembra aver funzionato. L'Agenzia delle Entrate conferma un extragettito di 300 milioni

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    L’Agenzia delle Entrate stima al 31 dicembre un incasso complessivo di oltre 2 miliardi dal canone Rai. Rispetto allo scorso anno, l’extragettito sarà quindi di circa 300 milioni in più, e questo nonostante il costo del canone sia sceso a 100 euro. Nel 2017 sarà interessante vedere i risultati considerato l’ulteriore abbassamento a 90 euro.

    Per quest’anno dunque, il sistema di addebito nella bolletta elettrica per ridurre l’evasione sembra aver funzionato. “Il meccanismo finora ha funzionato, anche se con qualche fatica”, ha dichiarato il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Rossella Orlandi, in audizione alla Commissione Anagrafe Tributaria.

    “Ai fini di una prima valutazione degli effetti della nuova normativa introdotta – ha sottolineato Orlandi- occorre considerare che dai flussi informativi trasmessi all’Agenzia delle Entrate da Acquirente Unico emerge che l’importo del canone TV ad uso privato complessivamente addebitabile nelle fatture per energia elettrica per il 2016 è pari a circa 2.272 milioni di euro. L’importo addebitato dalle imprese elettriche fino al 31 ottobre 2016 è pari a circa 2.129 milioni di euro (94% dell’importo addebitabile)”.

    Secondo il direttore dell’Agenzia, è “presumibile ritenere che la differenza sia stata addebitata nei mesi di novembre e dicembre, a seconda dei cicli di fatturazione, ma per averne contezza occorre attendere le relative rendicontazioni da parte delle imprese elettriche; non si può escludere, tuttavia, che a causa delle difficoltà rappresentate da alcune imprese elettriche minori, i contribuenti potrebbero aver già provveduto spontaneamente al pagamento mediante modello F24. Alla data del 29 novembre 2016 risultano versati autonomamente dai cittadini mediante modello F24 circa 15 milioni di euro”.

    Le imprese elettriche, invece, hanno già riversato fino a novembre (incassi fino al mese di ottobre) circa 1.850 milioni di euro e, “dalle informazioni acquisite per le vie brevi dalle imprese elettriche maggiori, si può stimare un incasso complessivo entro il 31 dicembre 2016 di oltre 2.000 milioni di euro, fermo restando che eventuali riversamenti riferiti al canone 2016, in caso di pagamento tardivo delle fatture da parte degli utenti, potranno essere effettuati anche nel 2017”.

    Fonte: QuiFinanza (22 dicembre 2016)

    TOMMY123
     
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