Percorsi per le competenze trasversali e per l'orientamento (PCTO - ex alternanza scuola-lavoro)

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    Alternanza scuola-lavoro, Indire ha aperto il monitoraggio nazionale per l’a.s.2015/6

    Con l’entrata in vigore della Legge 107/2015, l’Alternanza scuola lavoro è divenuta obbligatoria per tutte le scuole secondarie di secondo grado del Paese ed è oggi parte integrante dell’offerta formativa, con un’articolazione triennale.

    È quindi importante osservarne l’andamento e rilevare l’efficacia dei percorsi attivati, anche in termini di punti di forza e criticità, di obiettivi di apprendimento, di valutazione e certificazione delle competenze. Per farlo, è stata avviata una rilevazione telematica a campione rivolta a scuole di tutta Italia cui sono rivolte alcune domande sull’integrazione della scuola con i soggetti del territorio e sulla realizzazione dei singoli percorsi di alternanza erogati nell’a.s. 2015/2016 per gli studenti iscritti al terzo anno.

    L’a.s. 2015/2016 segna una svolta fondamentale, essendo il primo anno di applicazione della Legge 107/2015; per il sistema scolastico italiano si tratta di un cambiamento importante, che implica un ripensamento profondo dei modi del fare scuola, a livello culturale, organizzativo, didattico, amministrativo, gestionale, tecnologico, territoriale, e così via. Si discute oggi del rinnovamento del sistema scolastico italiano in relazione al valore formativo del lavoro; si discute della disoccupazione giovanile, della necessità di un rilancio della scuola che punti allo sviluppo dell’innovazione e della qualificazione del sistema di istruzione.

    Numerose sono le esperienze di rilievo nazionale già in fase di sperimentazione, tra cui il progetto Traineeship e quelli avviati dai “Campioni Nazionali dell’Alternanza scuola lavoro”.
    Molte le scuole che nell’a.s. 2015/2016 si sono accostate per la prima volta all’Alternanza, trovandosi a operare in condizioni diverse, così come numerosi e differenti sono i percorsi erogati: la straordinaria varietà di esperienze e situazioni è tale da suggerire un ripensamento dei significati stessi dell’Alternanza, metodologia didattica che sta assumendo oggi un rilievo culturale diverso rispetto al passato.

    Indire ha provveduto a ideare un modello di monitoraggio qualitativo sperimentale, centrato sull’adozione di approcci investigativi differenziati e articolato in più azioni di ricerca, selezionando per ognuna le tecniche e gli strumenti di rilevazione e analisi dei dati ritenuti più adeguati in relazione ai quesiti posti, secondo una logica di sistema di rilievo nazionale. Anche nell’ottica della trasferibilità, il team dell’Indire che ha progettato tale modello e la struttura dell’ambiente web della rilevazione telematica è attualmente impegnato in un’attività di ricerca dedicata proprio allo studio dei “Modelli di monitoraggio a confronto: azione di sistema nel settore educativo”.

    Il sito di Alternanza scuola lavoro

    Fonte: Orizzonte Scuola (21 marzo 2017)

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    Alternanza scuola-lavoro, altri 25 milioni per rendere stabile il sistema duale degli IeFP

    Governo e Regioni trovano l’accordo: saranno stanziati ulteriori 25 milioni di euro l’anno, a partire dal 2018, per rendere stabile il “sistema di apprendimento duale” nei percorsi di Istruzione e formazione professionale (Iefp), partito in via sperimentale nel 2015.

    Le risorse (aggiuntive rispetto agli ordinari finanziamenti annuali) arriveranno dal ministero del Lavoro (nella ripartizione si proverà a valorizzare l’impegno nei singoli territori – c’è già chi spinge, come regione Lombardia, a “premiare” i contratti attivati); e si punterà soprattutto a rilanciare l’apprendistato di primo livello (quello rivolto agli under 25 per ottenere una qualifica, un diploma o il certificato di specializzazione tecnica superiore).

    La novità sarà scritta in un emendamento al decreto attuativo della Buona Scuola di riordino dell’istruzione professionale statale (nei giorni scorsi è giunto anche l’ok del Miur).

    La sperimentazione avviata due anni fa ha prodotto primi risultati: i giovani indirizzati verso i percorsi formativi “alla tedesca” (compresa l’alternanza) sono stati oltre 25mila; e i contratti di apprendistato di primo livello sono cresciuti del 33%, passando dai 6.618 del 2015 agli 8.810 del 2016.

    Per le imprese (che attraverso i centri di formazione assumono studenti-apprendisti) sono previsti incentivi ad hoc: riduzione dei contributi e sgravi prorogati dalla legge di Bilancio fino al 31 dicembre. In aggiunta, per coprire, in parte, le spese dei tutor aziendali si possono ottenere fino a 3mila euro (in caso di apprendistato di primo livello – si scende a 500 euro l’alternanza).

    Fonte: Orizzonte Scuola (22 marzo 2017)

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    Alternanza scuola-lavoro, Fedeli: contro cattivo uso studenti piattaforma per scorrettezze


    L’Alternanza scuola-lavoro è stata, ed è tuttora, al centro di varie polemiche, relative in primo luogo all’impiego degli studenti, non sempre rispondente agli obiettivi che la medesima si pone.


    Tra le critiche principali quelle relative allo sfruttamento dei ragazzi a tutto vantaggio delle imprese e a tutto svantaggio della crescita professionale degli studenti.

    Il Ministro Fedeli, presente oggi alla presentazione del rapporto della Fondazione Visentini alla Luiss, è intervenuta al riguarda, annunciando che, entro il mese di settembre, sarà creata una piattaforma che controllerà l’applicazione dell’alternanza e, qualora, non fosse corretta interverrà i Ministero.

    La Fedeli ha, inoltre, affermato che le imprese, nel caso in cui decidano di accogliere gli studenti, devono presentare offerte di qualità.

    Fonte: Orizzonte Scuola (22 marzo 2017)

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    Alternanza scuola-lavoro, UDS: studenti costretti a pagare anche 200 ero

    Secondo l’Unione degli Studenti, sono in aumento quanti sono costretti a pagare per l’alternanza scuola-lavoro.

    Sono mesi ormai che ci arrivano costanti denunce di studenti a cui viene chiesto di pagare per poter accedere ai percorsi di alternanza, spesso arrivando – dichiara Francesca Picci, coordinatrice nazionale dell’Unione degli Studenti – a cifre di 200 euro, come avviene in una scuola di Avellino. Non solo le esperienze sono di bassa qualità ma anche costose. Questo rende le esperienze inaccessibili per gli studenti che non hanno le possibilità economiche per sostenere queste spese e deresponsabilizza lo Stato dagli investimenti in istruzione”.

    “Crediamo nel valore formativo dell’alternanza scuola-lavoro ma abbiamo visto come in questo anno e mezzo i problemi sono stati tanti e di varia natura: dallo sfruttamento vero e proprio degli studenti alla totale inadeguatezza delle esperienze al percorso formativo. C’è la necessità – continua Francesca Picci – di un cambiamento strutturale affinché l’alternanza diventi di qualità. A oggi è ancora assente lo Statuto delle Studentesse e degli Studenti in Alternanza”.

    “Vogliamo essere formati, non sfruttati. Vogliamo lo Statuto delle studentesse e degli studenti in alternanza, un Codice Etico che garantisca lo svolgimento delle esperienze in aziende estranee a infiltrazioni mafiose e inquinamento del territorio, le Commissioni Paritetiche per permettere agli studenti di poter decidere dove, come e quando fare l’alternanza scuola-lavoro, sono queste le risposte per cambiare questa esperienza e renderla formativa e di qualità. Nei prossimi giorni – conclude l’Uds – daremo il via alla nostra campagna e alle inchieste nelle scuole!”.

    Fonte: Orizzonte Scuola (23 marzo 2017)

     
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    Alternanza scuola-lavoro, Fedeli “se aziende chiedono soldi andate in Procura”

    Dure le parole del Ministro Fedeli relativamente alla denuncia delle associazioni studenti di aziende che chiedono soldi agli studenti per svolgere il praticantato.

    “Non esiste – ha detto il Ministro in occasione di un convegno della Cisl scuola su “Giovani, scuola, società, lavoro” – che ci siano aziende che chiedono soldi per fare l’alternanza scuola-lavoro. Se accade andate in Procura”. “L’alternanza scuola-lavoro è solo innovazione didattica – ha ribadito la ministra – e non può essere utilizzata dalle aziende per fare altro”.

    “Ci sarà – ha spiegato – un sito Miur per segnalare tutti gli abusi e le irregolarità che si riscontrano durante questo tipo di esperienza; verrà messa a punto la Carta dei diritti e dei doveri per gli studenti in alternanza; verranno predisposti dei modelli, degli schemi, sui contenuti che deve avere il percorso dell’alternanza; e da settembre – ha aggiunto – ci saranno oltre un migliaio di turo all’interno delle scuole per costruire le competenze di progettazione dell’alternanza scuola-lavoro” La ministra ha quindi invitato a fare chiarezza perché “c’è stata spesso – ha fatto notare – una grande confusione tra l’alternanza e la parte che riguarda la formazione negli istituti professionali”.

    Sull’argomento è intervenuto anche il segretario CISL, Furlan, che così ha commentato: “L’alternanza è un ponte tra scuola e lavoro, non lavoro sommerso, sottopagato e nascosto”

    “Ancora oggi in questo Paese – ha detto – varie esperienze come l’apprendistato o i tirocini hanno perso il loro valore formativo per diventare uno strumento di abuso. Va affermato, invece, una cosa importante e cioè che la scuola è elemento di cultura come lo è il lavoro e scuola e lavoro insieme determinano la possibilità di esser cittadini a pieno titolo”. “Non credo – ha proseguito – che avremo ‘in quattro e quattro otto’ esperienze di alternanza come le vogliamo, dobbiamo però pretendere percorsi e regole chiare”. Furlan ha quindi decisamente bocciato la possibilità di farei alternanza scuola-lavoro attraverso le “imprese simulate” a scuola: “è un insulto, una presa in giro alla cultura del lavoro”.

    Fonte: Orizzonte Scuola (28 marzo 2017)

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    Alternanza scuola-lavoro, chiarimenti interpretativi del MIUR

    Il Miur ha pubblicato importanti chiarimenti interpretativi relativi all’Alternanza scuola lavoro in risposta ai quesiti più frequenti pervenuti dalle Istituzioni scolastiche, dalle famiglie e dai referenti scolastici.

    I quesiti riguardano le strutture ospitanti, le retribuzioni, le spese, gli studenti ripetenti, esperienze all’estero, timbratura badge, monte ore, candidati esterni, agenzie mediatrici, studenti sportivi, compensi ad esperti, compensi a DSGA e DS, studenti minorenni, sicurezza, protezione, buoni pasto, privacy, assicurazione, alternanza durante le vacanze estive, sanzioni disciplinari, esami di idoneità.

    Chiarimenti e faq

    Fonte: Orizzonte Scuola (28 marzo 2017)

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    Alternanza scuola-lavoro, in arrivo mille tutor specializzati per il raccordo con le imprese

    Per combattere la disoccupazione giovanile sta per nascere una nuova figura professionale, il tutor dei rapporti tra scuole e imprese. Ne parla il Corriere della Sera.

    Per aiutare le scuole a dialogare con il mondo delle imprese. per superare le differenze enormi di approccio, di impostazione e di riferimenti culturali, la nuova agenzia nazionale del lavoro, l’Anpal, ha pensato di lanciare la figura del tutor.

    Le scuole italiane, tra medie superiori e università sono 5.400, e il presidente dell’Anpal crede di poter mettere al lavoro circa 1.000 tutor, uno per ogni cinque istituti.

    La riforma aveva affidato questo compito di raccordo agli insegnanti ma occorre una figura professionale, formata apposta per riuscire a parlare con le imprese e monitorare così in maniera costante i fabbisogni di personale e l’eventuale formazione necessaria.

    Il secondo compito del tutor è quello di orientare gli studenti durante l’ultimo anno di frequenza scolastica esaminando i loro talenti e le competenze maturate per avvicinare gli studenti al mondo del lavoro in maniera personalizzata.

    Infine c’è un terzo compito per il tutor che sarà chiamato a prendersi carico di tutte le procedure burocratiche che intercorrono tra scuola e impresa, quasi sempre sotto forma di convenzioni.

    L’istituzione della figura del tutor può rappresentare anche uno sbocco lavorativo per i laureati di diverse discipline, comprese quelle a sfondo umanistico.

    L’Anpal si propone però di formare ulteriormente i tutor, tenendo in conto sperimentazioni già in corso come quella che vede in campo 300 intermediari che si prendono cura di 600 scuole.

    A regime i mille tutor previsti si potranno occupare un giorno alla settimana di ciascuna delle cinque scuole che saranno affidate loro.

    Il reclutamento avverrà in maniera graduale, le spese saranno coperte interamente dai fondi europei esistenti e si tratterà di contratti a tempo determinato.

    Leggi anche:
    Alternanza scuola lavoro: al tutor spetta lavorare anche d’estate. Un altro tassello sfata il mito dei “3 mesi di vacanza degli insegnanti”
    Alternanza scuola-lavoro e candidati esterni esami Stato: declinazione ore, certificazione e valutazione esperienze
    Alternanza scuola-lavoro, sempre più episodi di sfruttamento, Anief: subito lo statuto degli studenti

    Fonte: Orizzonte Scuola (29 marzo 2017)

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    Edited by Steve Hi Power Mc - 1/4/2017, 23:47
     
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    Alternanza scuola-lavoro, indicazioni in caso di alunni ripetenti

    Nei chiarimenti interpretativi sull’alternanza scuola-lavoro, pubblicati dal Miur al fine di rispondere ai più ricorrenti quesiti formulati dai soggetti interessati (scuole, famiglie, strutture ospitanti), si affronta, tra le altre, la tematica dei percorsi di ASL in relazione ad alunni ripetenti.

    Due i casi affrontati:

    1) alunno ripetente che non ha frequentato il percorso di alternanza del terzo anno scolastico, in quanto l’obbligatorietà è stata introdotta l’anno successivo;

    2) alunno ripetente che ha frequentato le attività di alternanza previste per l’anno scolastico al termine del quale non è stato ammesso alla classe successiva.

    Nel caso di un alunno ripetente, che non ha svolto le attività di alternanza in quanto l’obbligatorietà è stata introdotta successivamente, sarà compito del Consiglio di classe a stabilire se far partecipare, ed in quale misura, lo studente, ad attività di alternanza scuola lavoro ai fini del riallineamento con il percorso già svolto dai compagni:

    D: Uno studente ripete nell’a.s. 2016/2017 la classe quarta. Pertanto, durante il terzo anno non ha partecipato alle attività di alternanza scuola lavoro in quanto ancora non obbligatorie. Si chiede se lo studente debba assolvere al monte ore di alternanza scuola lavoro previsto dalla legge 107/2015 (200/400 ore nel triennio), ovvero se possa essere esentato per una parte di esse.

    R: Per uno studente che si trovi a ripetere il quarto anno del percorso di studi durante l’a.s. 2016/2017 si presenta la situazione particolare di seguito descritta.

    Lo studente ha ottenuto la promozione alla quarta classe per effetto della frequenza con successo della terza classe, ovvero dell’idoneità conseguita in esito ad esame specifico, nell’a.s. 2014/2015 o precedente, in cui l’ordinamento scolastico non prevedeva l’attività di alternanza scuola lavoro come attività obbligatoria. Non avendo conseguito la promozione dalla quarta alla quinta classe nell’a.s. 2015/2016, si trova a ripetere il quarto anno nell’a.s. 2016/2017, in cui l’alternanza scuola lavoro diventa attività curricolare anche per le classi quarte. Tale studente si trova, quindi, a frequentare il quarto anno insieme ad un gruppo-classe che durante il terzo anno ha svolto attività di alternanza scuola lavoro per un certo numero di ore, secondo una data programmazione didattica. Per facilitare l’inserimento dell’allievo interessato nel nuovo gruppo-classe, il Consiglio di Classe organizza idonee iniziative di sostegno didattico, stabilendo se far partecipare, ed in quale misura, lo studente, durante il quarto anno, ad attività di alternanza scuola lavoro per un numero di ore aggiuntivo rispetto al resto della classe, per acquisire, ad esempio, quelle competenze di base, ovvero specifiche o trasversali, utili ai fini del riallineamento a quelle già acquisite dal resto del gruppo-classe di attuale appartenenza. A titolo di esempio, nel caso in cui lo studente non abbia partecipato alla formazione sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, che il resto della classe ha svolto durante il terzo anno, il Consiglio di classe, nell’ambito della programmazione delle attività curricolari, potrà deliberare la partecipazione dello studente a tale formazione, contabilizzando, nel quarto anno, un numero di ore di alternanza individuale superiore a quello del gruppo-classe di appartenenza.

    Al termine del percorso personalizzato, comprensivo dei moduli relativi ad approfondimenti teorici e/o alle attività pratiche proposte all’allievo, il Consiglio di classe attesterà l’equivalenza, anche in termini quantitativi, con le ore di alternanza scuola lavoro svolte dal resto della classe nel terzo anno. Si ricorda che per la validità del percorso di alternanza è necessaria la frequenza di almeno ¾ delle attività programmate.
    Analoga soluzione potrà essere adottata per gli studenti che nell’a.s. 2017/2018 si troveranno a ripetere la quinta classe.

    Nel caso sopra descritto, dunque, il “recupero” delle attività di alternanza dipende dalle scelte del Consiglio di Classe, che deciderà l’opportunità o meno di far svolgere ulteriori ore di alternanza (rispetto a quanto previsto per il resto degli alunni della classe) all’allievo ripetente.

    Quanto al caso di un alunno ripetente, che ha svolto regolarmente le attività di alternanza durante l’anno scolastico, al termine del quale non è stato ammesso alla classe successiva, nei Chiarimenti si indica che, essendo l’alternanza scuola-lavoro un’attività ordinamentale programmata dal Consiglio di Classe, lo studente ripetente deve svolgere nuovamente l’intero percorso:

    D: Uno studente ripete nell’a.s. 2016/2017 la classe terza. Avendo partecipato durante lo scorso anno ad attività di alternanza scuola lavoro per un certo numero di ore nella classe terza già frequentata, si chiede se l’allievo abbia l’obbligo di assolvere all’intero monte ore di alternanza previsto dalla legge 107/2015 nel triennio (200/400 ore), ovvero se possa essere esentato per una parte di esse.

    R: Con riferimento alla normativa vigente (O.M. n. 90 del 21/05/2001 e d.P.R. n.122/2009 e successive modifiche e integrazioni), uno studente che ripete l’anno è tenuto a svolgere di nuovo l’intero percorso di alternanza scuola lavoro poiché, come previsto dalla legge 107/2015, si tratta di attività ordinamentale che coinvolge l’intero curricolo e, quindi, segue la programmazione annuale delle attività stabilite dal Consiglio di classe. Pur tuttavia, l’acquisizione di certificazioni che hanno una riconosciuta validità permanente o pluriennale, come, ad esempio, la formazione di base o specifica sulla salute e sicurezza in ambienti di lavoro, sono riconosciute entro i limiti previsti dalle rispettive norme di riferimento.


    Il percorso di alternanza, dunque, va ripetuto come avviene per le discipline costituenti il curricolo.

    Chiarimenti e faq

    Alternanza scuola-lavoro e candidati esterni esami Stato: declinazione ore, certificazione e valutazione esperienze

    Alternanza scuola-lavoro, chiarimenti interpretativi del MIUR

    Alternanza scuola lavoro: al tutor spetta lavorare anche d’estate. Un altro tassello sfata il mito dei “3 mesi di vacanza degli insegnanti”

    Leggi anche:
    PON 2014-2020, pubblicato bando su “Alternanza scuola-lavoro”: progetti entro il 20 giugno
    PON Scuola, Fedeli: “140 milioni per l’Alternanza Scuola-Lavoro”
    Alternanza scuola-lavoro: in quali casi è possibile ricorrere a figure mediatrici esterne tra scuole e imprese

    Fonte: Orizzonte Scuola (30 marzo 2017)

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    Edited by Steve Hi Power Mc - 6/4/2017, 22:35
     
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    Alternanza scuola-lavoro, tutti i chiarimenti Miur: dall’organizzazione dei percorsi alle condizioni di salute e sicurezza

    L’obbligatorietà dei percorsi di alternanza scuola-lavoro costituisce una delle principali novità introdotte dalla legge n. 107/2015 e come tale ha presentato non poche criticità.

    Il Miur ha cercato di facilitare e guidare le scuole nell’applicazione delle nuove disposizioni, pubblicando una prima serie di faq e poi dei chiarimenti interpretativi e ulteriori faq volti a chiarire i numerosi dubbi espressi dalle istituzioni scolastiche.

    Nei Chiarimenti, l’amministrazione precisa che:

    – ai percorsi di alternanza scuola lavoro sono assegnate specifiche risorse, per cui non non devono comportare, di norma, costi per le famiglie degli studenti coinvolti;

    – la progettazione e la programmazione dei percorsi di alternanza scuola lavoro sono di competenza degli organi collegiali, tenendo in considerazione anche gli interessi degli studenti e le esigenze delle famiglie;

    – al personale docente e ATA, impegnato nei citati percorsi oltre l’orario di servizio obbligatorio, è destinata una quota delle risorse previste dalla legge 107/15;

    – per il personale docente sono inoltre retribuibili con il Fondo d’istituto le forme di flessibilità organizzativa e didattica connesse all’attuazione dei percorsi di alternanza scuola lavoro; rientrano nelle attività di alternanza scuola lavoro i percorsi definiti e programmati all’interno del PTOF, che prevedono la stipula di una convenzione con il soggetto ospitante, l’individuazione di un tutor interno e di tutor formativo esterno, nonché la scelta di esperienze coerenti con i risultati di apprendimento previsti dal profilo educativo dell’indirizzo di studi frequentato dallo studente; gli allievi che frequentano percorsi di alternanza scuola lavoro mantengono lo status di studenti e sono guidati, sia nell’ambito dell’istituzione scolastica che presso il soggetto ospitante, da una o più figure preposte alla realizzazione del percorso formativo (tutor interno, tutor formativo esterno, docente interno, esperto esterno);.

    Uterioriori chiarimenti riguardano:
    ◾alternanza scuola lavoro negli enti di tipo associativo, che svolgono attività culturale o sportiva
    ◾ricorso ad agenzie esterne quali figure mediatrici tra scuola e impresa, o che offrono “pacchetti” per la realizzazione di attività di alternanza scuola lavoro
    ◾alternanza scuola lavoro per studenti-atleti di alto livello agonistico
    ◾compensi a esperti aziendali per opera legata alle attività di alternanza scuola lavoro
    ◾alternanza scuola lavoro per studenti che ripetono la classe
    ◾possibilità di corrispondere compensi al DSGA e al Dirigente scolastico per attività di alternanza scuola lavoro
    ◾alternanza scuola lavoro per gli studenti che frequentano esperienze di studio o formazione all’estero
    ◾spese ammissibili per la scuola, conseguenti alle attività di alternanza scuola lavoro
    ◾studenti minorenni frequentanti attività di alternanza scuola lavoro
    ◾Obbligo dei Dispositivi di Protezione Individuale per gli studenti in alternanza
    ◾buoni pasto riconosciuti agli studenti in alternanza
    ◾impiego di “badge” o “cartellini presenza” per gli studenti in alternanza
    ◾la privacy nella attività di alternanza scuola lavoro
    ◾le coperture assicurative degli studenti in alternanza scuola lavoro
    ◾gli atti negoziali obbligatori nelle attività di alternanza scuola lavoro
    ◾l’alternanza scuola lavoro durante il periodo delle vacanze estive
    ◾aspetti disciplinari nelle attività di alternanza scuola lavoro
    ◾esami di idoneità e candidati esterni ai futuri esami di Stato dell’a.s. 2017/2018.

    Le faq, invece, rispondo a domande attinenti a 3 macro-aree:

    1) Organizzazione dei percorsi di alternanza scuola lavoro;

    2) Funzione tutoriale;

    3) Salute e sicurezza in alternanza scuola lavoro.

    Faq

    Chiarimenti interpretativi

    Fonte: Orizzonte Scuola (07 aprile 2017)

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    Scuola-lavoro, Fedeli: segnalate ai presidi i casi di sfruttamento, non devono essere ammessi

    Oggi il Ministro Fedeli si trova a Milano per gli stati generali sull’alternanza scuola-lavoro. Davanti all’Università gli striscioni degli studenti che denunciano casi di sfruttamento.

    “Non è sfruttamento – ha detto il Ministro – ma un modo per qualificare la didattica nelle scuole”.

    “Si tratta – ha continuato – di un’innovazione didattica che avvicina saperi tradizionali a ulteriori conoscenze”.

    “Dove ci sono episodi, che – ha ammesso – possono succedere, ho già detto che l’importante è segnalarlo” sul portale e “al preside che non deve ammettere lo sfruttamento”.

    “L’alternanza scuola lavoro è una qualità innovativa della didattica e non deve essere utilizzata – ha sottolineato la ministra – per far fare a studentesse e studenti lavori che devono essere fatti dai dipendenti”.

    Quindi, è il suo appello, “se ci sono episodi, me li segnalino subito perché interverremo immediatamente”.

    Inoltre, annuncia il Ministro, sarà avviato un “sito specifico sull’alternanza scuola lavoro perché non è pensabile che informazioni sull’utilizzo sbagliato dell’alternanza scuola lavoro le troviamo sui giornali e non le abbiamo avute dall’interno del percorso formativo”. La ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli è tornata a ripeterlo nel suo intervento conclusivo agli stati generali dell’alternanza scuola lavoro all’università Statale a cui hanno partecipato fra gli altri il rettore Gianluca Vago, l’assessore regionale all’ Istruzione Valentina Aprea, il vicesindaco Anna Scavuzzo, presidi, docenti e studenti che hanno raccontato la loro esperienza. “Questo non è accettabile” ha aggiunto Fedeli annunciando l’arrivo di una carta dei diritti e dei doveri degli studenti in alternanza. “Speravo di darvi una notizia oggi ma non è così – ha concluso – comunque noi a settembre dobbiamo presentare la carta dei diritti e doveri dei ragazzi e delle ragazze in alternanza”.

    Leggi anche:
    Esami maturità e Alternanza scuola-lavoro: valutazione e certificazione per ammissione esami idoneità. Chiarimenti del MIUR

    Fonte: Orizzonte Scuola (10 aprile 2017)

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    Alternanza scuola-lavoro, studente ruba merce e inizia estorsione da parte del titolare dell’impresa

    L’alternanza scuola-lavoro, nonostante l’aumento fisiologico dei ragazzi impegnati in tali percorsi, essendo la medesima obbligatoria, sta stentando a decollare dal punto di vista soprattutto qualitativo e dell’efficacia dei percorsi.

    La criticità principale, pur non mancando diversi esempi positivi, sembra essere stata l’efficacia dei percorsi stessi, con gli studenti impiegati in lavori che non dovrebbero svolgere.

    A ciò, come apprendiamo dall’Ansa, aggiungiamo un episodio di estorsione, di cui è stato oggetto uno studente di 17 anni nel novarese. Autore dell’episodio incriminato è stato il titolare dell’impresa in cui l’alunno stava effettuando l’alternanza.

    Lo studente, secondo la ricostruzione investigativa, ha sottratto dal magazzino dell’impresa della merce per un valore di 400,00 euro. Il titolare, allora, ha iniziato a estorcere denaro al ragazzo: per le 400 euro, se ne fece restituire 600, poi gliene chiese altre 5000. Lo studente, a quel punto, confessò tutto ai genitori che denunciarono il titolare.

    Leggi anche:
    Alternanza scuola-lavoro, Toccafondi: “il saper fare torni ad accompagnare il sapere puro”
    Alternanza scuola-lavoro, monitoraggio percorsi dal 18 maggio al 30 settembre. Nota Miur

    Fonte: Orizzonte Scuola (18 aprile 2017)

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    Edited by Steve Hi Power Mc - 18/5/2017, 23:38
     
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    Alternanza scuola lavoro, Fedeli: da settembre piattaforma ad hoc per far comunicare studenti con MIUR

    Dal prossimo settembre sarà disponibile una piattaforma on-line collegata al sito del Ministero dell’Istruzione, tramite il quale “gli studenti che hanno osservazioni anche sugli aspetti che non hanno funzionato sull’alternanza scuola-lavoro potranno comunicare con il Ministero”. Lo ha detto oggi il titolare dei Miur, Valeria Fedeli, a margine di un evento pubblico a Treviso.

    Nello strumento, ha anche aggiunto, “metteremo tutte le progettazioni qualitative e innovative che stiamo seguendo, in modo tale che anche le realtà in cui si incontrano maggiori difficoltà nell’ottenere qualità nella progettazione possano osservare le pratiche per poterla estendere”. Fedeli ha inoltre sottolineato che l’alternanza “non è apprendistato o prendere studenti per farli lavorare al posto dei dipendenti. Occorre – ha concluso – che anche le associazioni di rappresentanza seguano il progetto e accompagnino le aziende associate”.

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    Orizzonte Scuola arricchisce la sua offerta: nasce la sezione Orientamento e Alternanza

    Fonte: Orizzonte Scuola (20 maggio 2017)

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    Edited by Steve Hi Power Mc - 7/9/2017, 22:06
     
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    Alternanza scuola lavoro. Carta dei diritti e dei doveri: l’iter del regolamento

    Il Consiglio di Stato ha approvato il regolamento che indica diritti e doveri degli alunni impegnati nei percorsi di formazione dell’alternanza scuola.

    Il parere di 14 pagine ha evidenziato una serie di piccole modifiche tecniche al testo.

    Chiesta invece maggiore attenzione al trasporto dei ragazzi con disabilità.

    Il testo garantisce ai giovani il diritto all’informazione chiara, trasparente e puntuale sulle attività che andranno a svolgere, o quello al riconoscimento degli apprendimenti conseguiti nelle fasi formative teoriche e pratiche; definisce anche i loro doveri, come il rispetto del Patto formativo e delle regole di comportamento e antinfortunistiche.

    Il Regolamento aveva già avuto il parere positivo del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione, ora il parere del Consiglio di Stato è un passo avanti verso la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

    Il testo sarà inviato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri per il riscontro. Passerà poi al Ministero della Giustizia per il visto del Guardasigilli e per il successivo inoltro alla Corte dei Conti per la registrazione. L’iter si concluderà con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

    Vai alla sezione Orientamento e Alternanza

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    Fonte: Orizzonte Scuola (07 settembre 2017)

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    Edited by Steve Hi Power Mc - 8/12/2017, 23:38
     
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    Alternanza scuola-lavoro, Carta dei diritti e dei doveri: cos’è e cosa contiene

    Nella giornata di ieri, si sono svolti gli Stati generali dell’Alternanza scuola-lavoro, nel corso dei quali è stata presentata anche la Carta dei diritti e dei doveri delle studentesse e degli studenti in Alternanza.

    Scuola-lavoro. Presentate la nuova piattaforma di gestione con il bottone rosso per le segnalazioni degli studenti e la Carta dei diritti e dei doveri

    La Carta

    Struttura

    Si tratta di un documento costituito da sette articoli che disciplinano: modalità di svolgimento dei percorsi; diritti e doveri degli studenti; disposizioni in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro; istituzione di Commissioni territoriali per l’alternanza.

    Finalità

    La Carta si pone la finalità di fornire agli studenti l’opportunità di conoscere ambiti professionali, contesti lavorativi e della ricerca, utili a conseguire e integrare le competenze curriculari, al fine di motivarli e orientarli a scelte consapevoli, nella prospettiva della prosecuzione degli studi o dell’ingresso nel mondo del lavoro.

    Diritti e doveri

    Tra i diritti degli studenti, ricordiamo:

    ◾il diritto ad un ambiente di apprendimento favorevole alla crescita della persona e ad una formazione qualificata, coerente con l’indirizzo di studio seguito, che rispetti e valorizzi l’identità di ciascuno;
    ◾il diritto ad una dettagliata informazione sul progetto e sulle sue finalità educative e formative;
    ◾il diritto al riconoscimento dei risultati di apprendimento conseguiti, in termini di competenze, abilità e conoscenze, anche trasversali, relativi al percorso formativo seguito;
    ◾il diritto a esprimere una valutazione sull’efficacia e sulla coerenza del percorso di alternanza effettuato rispetto al proprio indirizzo di studio.

    Tra i doveri, invece, ricordiamo:

    ◾il dovere di rispettare le regole di comportamento, funzionali e organizzative della struttura presso la quale è svolto il periodo di alternanza, nonché il regolamento degli studenti dell’istituzione scolastica di appartenenza;
    ◾il dovere di garantire l’effettiva frequenza delle attività formative erogate dal soggetto ospitante;
    ◾il dovere di rispettare le norme in materia di igiene, salute e sicurezza sui luoghi di lavoro;
    ◾il dovere di ottemperare agli obblighi di riservatezza per quanto attiene a dati, informazioni e conoscenze acquisiti durante lo svolgimento dell’esperienza in alternanza.

    Validità del percorso di alternanza

    Lo studente deve frequentare almeno tre quarti del monte ore previsto dal progetto, affinché il percorso sia valido.

    Obblighi al termine dell’attività di alternanza

    Gli studenti, al termine dell’attività di alternanza, devono relazionare sul percorso svolto. Le modalità, tramite cui assolvere il predetto obbligo, sono concordate dalla scuola e dalla struttura ospitante.

    La Carta

    Leggi anche:
    Alternanza scuola-lavoro: modalità di svolgimento delle attività e destinatari della carta dei diritti e doveri

    Fonte: Orizzonte Scuola (17 dicembre 2017)

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    Edited by Steve Hi Power Mc - 21/12/2017, 23:24
     
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    Pubblicato in G.U. il Regolamento recante la Carta dei diritti e dei doveri degli studenti in alternanza scuola – lavoro

    Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto del 3 novembre 2017, n. 195, concernente il regolamento recante la Carta dei diritti e dei doveri degli studenti in alternanza scuola-lavoro e le modalita’ di applicazione della normativa per la tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro agli studenti in regime di alternanza scuola-lavoro.

    L’articolo 1 comma 1 il presente regolamento definisce la Carta dei diritti e dei doveri degli studenti in alternanza scuola-lavoro allo scopo di dare ai medesimi studenti l’opportunita’ di conoscere ambiti professionali, contesti lavorativi e della ricerca, utili a conseguire e integrare le competenze curriculari, al fine di motivarli e orientarli a scelte consapevoli, nella prospettiva della prosecuzione degli studi o dell’ingresso nel mondo del lavoro.

    Nell’articolo 2 si parla dei destinatari, nell’articolo 3 si parla di modalità di svolgimento dell’alternanza; nell’articolo 4 sono elencati i diritti e i doveri degli studenti in alternanza, nell’articolo 5 si parla di salute e sicurezza, nell’articolo 6 delle commissioni territoriali per l’alternanza scuola – lavoro.

    Regolamento

    Leggi anche:
    Alternanza scuola-lavoro, carta diritti e doveri: disposizioni previste in materia di salute e sicurezza
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    Ministro dell’Istruzione Bussetti: “Alternanza? Sì, ma con dei correttivi”
    Premi fino a 5.000 euro per le migliori “Storie di Alternanza”
    Alternanza scuola-lavoro, Bussetti: finalizzata all’orientamento, necessaria coerenza con percorso di studio
    Alternanza scuola-lavoro, Bussetti: stiamo lavorando a revisione Linee Guida
    Alternanza scuola-lavoro: qualunque datore di lavoro ha obblighi di sicurezza nei confronti degli studenti
    Alternanza scuola-lavoro, Bussetti: un minimo di ore obbligatorie e attività legate all’orientamento
    Alternanza scuola lavoro, Bussetti: dimezzeremo le ore
    Alternanza scuola-lavoro: come farla gratuitamente online, in partenariato con il MIUR

    Fonte: Orizzonte Scuola (21 dicembre 2017)

    colombe003

    Edited by Steve Hi Power Mc - 17/9/2018, 20:11
     
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    Alternanza scuola-lavoro, Bussetti: monte ore minimo, poi decideranno le scuole

    Si è svolto in data odierna un question time alla Camera, nel corso del quale il Ministro Bussetti ha risposto anche sull’alternanza scuola lavoro, oggetto già di un primo provvedimento della nuova maggioranza di Governo.

    Esami di maturità e alternanza scuola-lavoro

    Il decreto legislativo n. 62/2017 ha introdotto tra i requisiti di ammissione all’esame di Maturità lo svolgimento dell’alternanza scuola lavoro già dal 208/19.

    Con il decreto Milleproroghe, che deve ancora essere approvato definitivamente, si è deciso di rinviare al 2019/20 il suddetto provvedimento, per cui nel corrente anno scolastico l’alternanza non costituirà requisito di ammissione. Approfondisci

    Ore di alternanza

    Ritornando al question time odierno, il Ministro Bussetti, rispondendo al deputato Fusacchia ha affermato che il numero di ore obbligatorie sarà ridotto in maniera differenziata nei vari istituti. Le scuole, ha proseguito il Ministro, possono poi decidere se aumentare il monte ore minimo.

    Queste le parole di Bussetti: “prevedere un numero minimo di ore da svolgere, in misura diversificata nei vari istituti poi ciascuna scuola potrà decidere la durata dello stesso”.

    Leggi anche:
    DEF. Alternanza scuola lavoro non più obbligo

    Fonte: Orizzonte Scuola (19 settembre 2018)

    wvojdg

    Edited by Steve Hi Power Mc - 1/10/2018, 22:48
     
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    Alternanza scuola-lavoro: ore ridotte di oltre la metà

    Nella legge di bilancio compariranno le nuove regole sull’alternanza, soprattutto riguardo alle ore previste per i percorsi.

    Il Corriere della Sera anticipa: ai licei si passa da 200 ore nel triennio a sole 80; negli istituti tecnici da 400 a 150 e negli istituti professionali da 400 a 180.

    I percorsi dovranno essere coerenti con l’indirizzo di studio e l’esperienza maturata non sarà oggetto dell’esame di maturità.

    “Ogni scuola potrà, autonomamente, aumentare il numero di ore che sarà indicato nella prossima Legge di bilancio e poi nelle Linee guida che stiamo costruendo”, si legge nella bozza di Legge di bilancio anticipata da Repubblica.

    Leggi anche:
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    Fonte: Orizzonte Scuola (05 ottobre 2018)

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    Edited by Steve Hi Power Mc - 24/12/2020, 00:09
     
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