Adozioni libri di testo

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    DDL sulla diffamazione: possibilità di censura anche sui libri di scuola?

    Il presidente AIE (Associazione Italiana Editori), Marco Polillo, ha espresso una dura critica e preoccupazione sul disegno di legge dell'On. Sallusti sulla diffamazione, che estende l'obbligo di rettifica anche ai libri.

    “Siamo davvero molto preoccupati – afferma Polillo –. Questo provvedimento getta una pesante ombra sul rispetto di un principio cardine per la società civile e democratica come la libertà di stampa e di informazione e impatta in modo significativo sulla nostra attività di editori. Queste norme costringerebbero di fatto autori ed editori a una censura preventiva e contraria ai principi di libertà democratica, chiaramente affermati anche nella nostra Costituzione. E, sia chiaro a tutti, non riguarderebbero solo i cosiddetti libri d’inchiesta ma tutta la produzione libraria, dai libri di scuola (perché non rettificare un’analisi sulla storia contemporanea?) alle enciclopedie fino alla saggistica e alla narrativa (perché non rettificare libri di mafia?).

    Già oggi chi diffama attraverso le pagine di un libro ne risponde, come è giusto che sia. Con questo provvedimento invece chi si sente diffamato potrebbe chiedere un’immediata rettifica entro 7 giorni su due giornali, in modo illimitato e con sanzioni sproporzionate nei tempi e nei modi: questo diritto di replica, incondizionato e senza commento, per il nostro settore potrebbe essere davvero pericoloso perché non fa alcuna distinzione tra notizie vere, notizie sbagliate pubblicate in buona fede e notizie false pubblicate in malafede. Sono norme contraddittorie, sproporzionate e, diciamolo chiaramente, irragionevoli. Francamente, se passa così, facciamo prima a non pubblicare più i libri”.

    Fonte: Orizzonte Scuola (25 novembre 2012)

     
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    LIbri di testo in formato digitale: sì, ma con calma

    Il Governo ha deciso di procedere con calma alla introduzione dei libri di testo in formato digitale.

    Un emendamento presentato pochi giorni potrebbe stravolgere ciò che era già stato scritto nel decreto legge sulla Crescita e cioè che dal prossimo anno scolastico le scuole avrebbero dovuto adottare esclusivamente libri nella versione digitale o mista, costituita da un testo in formato digitale o cartaceo e da contenuti digitali integrativi, accessibili o acquistabili in rete anche in modo disgiunto.

    Secondo l'emendamento invece dal prossimo anno si adotteranno "esclusivamente libri nella versione digitale o mista” soltanto nelle prime classi “degli istituti scolastici selezionati per partecipare al piano nazionale Scuola digitale-Classi 2.0”.

    Dall’anno successivo, il 2014/2015, l'adozione verrà estesa a tutte le prime classi della scuola secondaria di primo e di secondo grado e dal 2015/2016, i collegi dei docenti delle scuole medie e superiori la estenderanno “gradualmente” anche alle altre classi. Sarà un decreto del ministero dell’Istruzione a fissare “i criteri e le modalità di attuazione, nella fase transitoria e a regime dell’adozione dei libri nella versione digitale o mista”.

    Questo porterà anche alla conferma dei tetti di spesa dei libri della scuola media e superiore, senza quel taglio del 30/40 per cento favorito dall'introduzione dei tablet.

    La decisione sarebbe accolta bene anche dal mondo dell'editoria: i libri on line avrebbero portato inevitabilmente ad una diminuzione del personale anche in termini di magazzinieri, distributori e tipografie. Il giro d'affari dell'editoria scolastica è pari a 645 milioni di euro, il 20% dell'intero giro d'affari del mercato dei libri in Italia.

    Fonte: Giulia Boffa (07 dicembre 2012)

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    Adozione dei libri di testo 2013/14, pubblicata la nota applicativa

    Pubblicata dal MIUR la nota con le indicazioni operative per l'adozione dei libri di testo. Indicazioni per i libri digitali e misti.

    Il MIUR ricorda che le innovazioni introdotte dall’articolo 11 della legge n. 221/2012, contenente ulteriori misure per la crescita del Paese, prevedono, per le nuove adozioni, a decorrere dalle scelte effettuate nell’anno scolastico 2013-2014, a valere per l’anno scolastico 2014-2015, libri di testo in una nuova versione digitale o mista (costituita da un testo in formato cartaceo e da contenuti digitali integrativi, oppure da una combinazione di contenuti digitali e digitali integrativi). Tale obbligo si applica tuttavia a partire, progressivamente, dalle classi prima e quarta della scuola primaria, dalla prima classe della scuola secondaria di I grado e dalla prima e dalla terza classe della scuola secondaria di II grado.

    Inoltre, ricorda che l’abrogazione dell’obbligo, previsto dall'articolo 5 dalla legge n. 169/2008, di mantenere in adozione gli stessi testi scolastici per un quinquennio nella scuola primaria e per un sessennio nella scuola secondaria di I e di II grado, sarà operativo solo a decorrere dal 1° settembre 2013, in coerenza con la normativa vigente (articolo 5 della legge n. 169/2008) dal momento che l’adozione dei libri di testo, nelle loro nuove tipologie, trova applicazione a decorrere dalla scelta per l’anno scolastico 2014-2015.

    Vai alla nota con tutti i particolari

    Fonte: Orizzonte Scuola (26 gennaio 2013)

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    Libri di testo: la FLCGIL chiede chiarezza

    Domenico Pantaleo, Segretario generale della Federazione Lavoratori della Conoscenza CGIL, ha diramato un comunciato stampa sui libri di testo scolastici affermando che "si rischia una ulteriore situazione d’incertezza e di confusione".

    Secondo la FLCGIL "tra le norme che vengono abrogate e quelle che prevedono l’avvio delle novità dal 2014-2015 si produce un vuoto normativo per l’anno scolastico prossimo", rendendo di difficile interpretazione le istruzioni per l'adozione dei libri di testo per il prossimo anno.

    "Risulta incomprensibile - afferma Pantaleo - se e come venga garantita la gratuità totale o parziale dei libri di testo per il primo ciclo e per il primo biennio della secondaria di II grado, prevista da norme tuttora in vigore. La nota emanata dal Miur non aiuta a far chiarezza."

    Inoltre, il segretario della FLCGIL ritiene potenzialmente discriminatorio l'utilizzo in esclusiva dei testi in formato digitale, "c’è il rischio - afferma - di discriminare alunni e studenti le cui famiglie non posseggono attrezzature informatiche e/o competenze per utilizzarle".

    Di difficile applicazione anche la fornitura da parte delle scuole delle attrezzature necessarie, data la situazione finanziaria degli istituti. "E chi dovrebbe pagare contenuti digitali e supporti tecnologici necessari alla loro fruizione?"

    "Siamo di fronte - conclude Pantaleo - all’ennesimo tentativo di apparire come grandi innovatori scaricando oneri e disagi sulle famiglie e sulle scuole".

    Lo speciale dedicato ai libri di testo

    Fonte: Orizzonte Scuola (30 gennaio 2013)

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    Libri di testo. Salta il vincolo pluriennale, ma si attendono ancora chiarimenti. Attenti ai tetti di spesa

    I libri digitali e misti fanno saltare il vincolo pluriennale per l'adozione dei libri di testo. Ma i sindacati vogliono vederci chiaro e chiedono un incontro al MIUR sui punti "oscuri" della nota sui libri di testo.

    Il decreto sviluppo di dicembre, che ha introdotto la novità dei libri digitali e misti, ha costretto a svincolare l'adozione dei libri di testo dal blocco pluriennale (per 5 anni nella primaria e 6 nella secondaria), introdotta dal Ministro Gelmini. Una scelta additata da più parti come un regalo alle case editrici e un danno alle famiglie, perché si renderà difficile il passaggio dei testi tra fratelli.

    Ma l'innovazione verso i libri digitali dovrà avvenire gradualmente, "a decorrere dalle scelte effettuate nell’anno scolastico 2013-2014, a valere per l’anno scolastico 2014-2015", si legge nella nota ministeriale. Obbligo che si applica tuttavia a partire, progressivamente, dalle classi prima e quarta della scuola primaria, dalla prima classe della scuola secondaria di I grado e dalla prima e dalla terza classe della scuola secondaria di II grado.

    I sindacati vogliono vederci chiaro. Così la FLCGIL ha chiesto un incontro al MIUR, ritenendo di "difficile interpretazione le istruzioni per l'adozione dei libri di testo per il prossimo anno".

    "Risulta incomprensibile - afferma Pantaleo - se e come venga garantita la gratuità totale o parziale dei libri di testo per il primo ciclo e per il primo biennio della secondaria di II grado, prevista da norme tuttora in vigore. La nota emanata dal Miur non aiuta a far chiarezza".

    Da canto suo il Ministero ha scritto nero su bianco che controllerà l'eventuale sforamento dei tetti di spesa previsti, che saranno indicati nelle prossime settimane e che, rispetto allo scorso anno, "dovrebbero subire solo aumenti contenuti entro il tasso di inflazione".

    Lo speciale

    Fonte: Orizzonte Scuola (04 febbraio 2013)

    caneridens
     
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    Profumo firma decreto su adozione testi scolastici: dall’anno scolastico 2014/2015 solo libri digitali o misti

    Bloccati i prezzi di copertina. Ridotti i tetti di spesa. Sforbiciata fino al 30%

    Libri cartacei addio. Ancora un anno di tempo e nella scuola italiana entreranno solo libri digitali o nel formato misto. E’ stato firmato dal ministro Francesco Profumo il decreto ministeriale in materia di adozioni dei libri di testo. Tra le principali novità, la disposizione per i Collegi dei docenti di adottare, dall’anno scolastico 2014/2015, solo libri nella versione digitale o mista. Inizialmente, l’innovazione riguarderà le classi prima e quarta della scuola primaria, la classe prima della scuola secondaria di I grado, la prima e la terza classe della secondaria di II grado.

    Novità in arrivo anche per i costi sostenuti dalle famiglie. Se i prezzi di copertina dei libri, definiti per l’anno scolastico 2013/2014, restano confermati anche per il 2014/2015, si riducono i tetti di spesa entro cui il Collegio dei docenti deve mantenere il costo complessivo dei testi adottati. La riduzione, rispetto ai limiti stabiliti per l’anno scolastico 2013/2014, è del 20%. Ma nel caso in cui l’intera dotazione libraria sia composta esclusivamente da libri in versione digitale la sforbiciata è più consistente, con una riduzione che arriva fino al 30%.

    I nuovi tetti si applicano per le adozioni dei libri della prima classe della scuola secondaria di I grado e della prima e della terza classe della secondaria di II grado. Per le rimanenti classi, restano validi i limiti già definiti per le adozioni relative all’anno scolastico 2013/2014. I risparmi ottenuti potranno essere utilizzati dalle scuole per dotare gli studenti dei supporti tecnologici necessari (tablet, PC/portatili) ad utilizzare al meglio i contenuti digitali per la didattica e l’apprendimento.

    La consultazione dei testi digitali sarà resa possibile attraverso una piattaforma che il Ministero metterà a diposizione degli istituti scolastici e degli editori, affinché i docenti possano consultare e scaricare on line la demo illustrativa dei libri di testo in versione mista e digitale, ai fini della loro successiva adozione. In ogni caso, al fine di assicurare la gradualità del processo di innovazione, anche a tutela dei diritti patrimoniali dell’autore e dell’editore, solo per le prima e terza classe della secondaria di II grado il Collegio dei docenti potrà eventualmente confermare le adozioni dei testi già in uso. Una deroga valida però solo per i due anni successivi all’introduzione dei libri digitali, cioè gli anni scolastici 2014/2015 e 2015/2016.

    Con la firma del Decreto la scuola raggiunge un’ulteriore tappa verso la realizzazione degli obiettivi fissati dall’Agenda Digitale italiana. Grazie a questi provvedimenti gli studenti avranno la possibilità di utilizzare anche a scuola, e per obiettivi didattici, strumenti che già utilizzano diffusamente a casa, migliorando il livello delle competenze digitali dell’intera popolazione italiana. Senza dimenticare i benefici che potranno derivare da zaini alleggeriti dal peso spesso eccessivo dei libri di testo in formato cartaceo.

    Fonte: Orizzonte Scuola (26 marzo 2013)

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    Libri di testo digitali: obbligatori dal 2014/15. Tetto di spesa ridotto del 30%

    Nel Decreto, del quale orizzontescuola.it è venuto in possesso, quali sono gli obblighi per le scuole e quali sono le indicazioni da parte del Ministero per i libri misti e digitali.

    L'obbligo per le scuole entrerà nel 2014/15, anno in cui i Colleghi dei docenti dovranno effettuare nuove adozioni. Prima spetterà alle classi prima e quarta della scuola primaria, alla prima classe della secondaria di primo grado e alla prima e terza classe della scuola secondaria di secondo grado. Limitatamente agli anni scolastici 2014/15 e 2015/16 per la prima e terza classe della secondaria di secondo grado, il collegio potrà evantualmente confermare le adozioni dei testi già in suo.

    Riduzione dei tetti di spesa

    I tetti di spesa nelle classi interessate all'adozione dei libri digitali subiranno una riduzione rispetto a quelli del 2013/14 del 30% nel caso in cui l'intera dotazione libraria si acomposta da libri in versione digitale, negli altri casi del 20%

    Caratteristiche dei libri

    Indicazioni vengono date dal MIUR anche per quanto riguarda le caratteristiche dei libri digitali e misti.

    I testi misti si dovrà comporre di due parti, adottabili in maniera disgiunta:
    ◾una parte "testuale-narrativa, descrittiva-esplicativa", in formato cartaceo o digitale, che contine i fondamenti della singola disciplina (leggi, definizioni, fatti, processi, ecc);
    ◾una parte di contenuti digitali integrativi. Questa parte conterrà, ad esempio: prove, argomentazioni, dimostrazioni, esempi e contro esempi, esercizi, approfondimenti come ricerche, spunti di riflessione, problemi reali. Tali contenuti dovranno avere come obiettivo l'interazionee dovranno veicolare esperienze o esercitazioni, sperimentazioni attraverso inteerattività e collaborazione, nonché approfondimenti.

    I libri interamente digitali si differenziano dai misti perché la parte "testuale-narrative, descrittiva-esplicativa" deve essere anch'essa in formato digitale.

    Scarica il Decreto con i particolari

    Editori contro Profumo: si vogliono vendere solo i tablets, non curandosi di costi e salute degli studenti

    Fonte: Orizzonte Scuola (02 aprile 2013)

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    Libro digitale. Editori-librai contro Profumo: e-book nuocciono alla salute

    "Irrinunciabili libri a stampa anche per il valore pedagogico" dicono in una nota congiunta l'Associazione italiana editori (Aie), la Federazione della Filiera della Carta e della Grafica, l'Associazione librai italiani (Ali) e l'Associazione nazionale agenti rappresentanti e promotori editoriali (Anarpe). Ma soprattutto, il decreto Profumo "rischia di mettere in crisi il settore"

    Tutti contro Profumo che ha firmato un decreto che impone ai Collegi dei docenti di adottare, dall'anno scolastico 2014/2015, solo libri nella versione digitale o mista. Contro gli editori che scrivono: "a oggi non è dimostrato da nessuna parte che l'impatto sempre più pervasivo degli strumenti elettronici sui ragazzi non sia nocivo per la salute, senza contare che la memorizzazione e la comprensione sono meno sollecitati dai supporti elettronici"

    "Ribadiamo la volontà, già ampiamente dimostrata, di favorire l'innovazione tecnologica nell'ambito scolastico, ma riaffermiamo la totale contrarietà al decreto ministeriale dedicato alle scelte dei libri scolastici".

    "Il decreto - dicono i componenti della filiera - oltre a non tenere conto delle indicazioni del parlamento, volte ad assicurare equilibrio, misura e gradualità, e a non limitare l'autonomia delle scuole e il principio costituzionale della libertà di insegnamento, non considera in alcun modo l'insufficienza infrastrutturale delle scuole (banda larga, Wi-Fi, dotazioni tecnologiche,...). Inoltre le disposizioni firmate da Profumo non prevedono (come succede normalmente negli altri paesi che analogamente affrontano il tema della digitalizzazione nelle scuole) investimenti pubblici. Al contrario, riversano sulle imprese e sulle famiglie l'onere per l'innovazione scolastica, prevedendo, addirittura, che queste ultime versino alle scuole quanto eventualmente risparmiato o lo destinino per l'acquisto di tablet o pc".

    Infine, sollecitando genitori e alunni ad acquistare prodotti di aziende straniere, non europee, a danno di imprese italiane, il decreto rischia seriamente, in un contesto generale di profonda crisi economica, di mettere ulteriormente in difficoltà le aziende e gli occupati dell'intera filiera del libro e della carta, già pesantemente condizionata da restrittive norme specifiche, senza peraltro assicurare alcun vantaggio in termini di risultati didattici attesi e, soprattutto, di tutela dei bilanci familiari certamente sottoposti a nuovi e maggiori costi derivanti da un non avveduto e graduale passaggio al digitale".

    Libri di testo digitali: obbligatori dal 2014/15. Tetto di spesa ridotto del 30%
    red - Nel Decreto, del quale orizzontescuola.it è venuto in possesso, quali sono gli obblighi per le scuole e quali sono le indicazioni da parte del Ministero per i libri misti e digitali.

    Fonte: Orizzonte Scuola (03 aprile 2013)

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    Scelta libri di testo 2013/2014. Poche le nuove adozioni, per protesta, obbligo, o in attesa dei libri digitali?

    Le adozioni dei testi scolastici devono essere deliberate nella seconda decade di maggio per tutti gli ordini e gradi di scuola. Ma tra l'obbligo di mantenere in adozione gli stessi libri per un quinquennio nella scuola primaria e per un sessennio nella scuola secondaria di I e di II grado, e le novità della digitalizzazione dei libri di testo dall'a.s. 2014/2015, nonchè la volontaria astensione dalle nuove adozioni deliberata da alcune scuole come forma di protesta per far emergere le difficoltà della professione, molti collegi dei docenti potrebbero scegliere di rimandare le scelte al prossimo anno.

    Nella nota del 15 gennaio è lo stesso Ministero a ricordare che "Le innovazioni introdotte dall'articolo 11 della legge n. 221/2012, contenente ulteriori misure per la crescita del Paese, prevedono, per le nuove adozioni, a decorrere dalle scelte effettuate nell'anno scolastico 2013-2014, a valere per l'anno scolastico 2014-2015, libri di testo in una nuova versione digitale o mista (costituita da un testo in formato cartaceo e da contenuti digitali integrativi, oppure da una combinazione di contenuti digitali e digitali integrativi).
    Tale obbligo si applica tuttavia a partire, progressivamente, dalle classi prima e quarta della scuola primaria, dalla prima classe della scuola secondaria di I grado e dalla prima e dalla terza classe della scuola secondaria di II grado."

    Oltre questa importante novità, bisogna ricordare che vige ancora l'obbligo di mantenere in adozione gli stessi testi scolastici per un quinquennio nella scuola primaria e per un sessennio nella scuola secondaria di I e di II grado. L'abrogazione di tale obbligo, infatti, è stata disposta dall'art. 11 della legge n. 221/2012, ma solo a decorrere dal 1° settembre 2013.

    Pertanto - afferma il Ministero stesso - è da ritenere che il legislatore abbia inteso mantenere invariata per l'anno scolastico 2013-2014 la dotazione libraria già in uso, in coerenza con la normativa vigente (articolo 5 della legge n. 169/2008) dal momento che l'adozione dei libri di testo, nelle loro nuove tipologie, trova applicazione a decorrere dalla scelta per l'anno scolastico 2014-2015.

    Il problema non si pone neanche per il primo ciclo di istruzione, in quanto il decreto ministeriale 16 novembre 2012, con cui vengono emanate le “Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e della scuola del primo ciclo” prevede espressamente che l'editoria scolastica adegui i libri di testo destinati alle scuole del primo ciclo, a partire dalle adozioni per l'anno scolastico 2014/2015.

    Il passaggio ai libri di testo nella nuova versione digitale, da realizzare gradualmente a decorrere dalla adozioni per l'anno scolastico 2014/2015, richiede in ogni caso l'adozione di un apposito decreto ministeriale che ne definisca le caratteristiche tecniche.

    Non si dimentichi tra l'altro che nel mese di ottobre - novembre molti collegi dei docenti avevano deliberato di astenersi per il corrente anno scolastico, dall'adozione di nuovi libri di testo, come forma di protesta nei confronti di provvedimenti ritenuti vessatori nei confronti dei lavoratori. Ci riferiamo in particolare all'innalzamento - unilaterale - dell'obbligo dell'orario di insegnamento da 18 a 24 nella scuola secondaria. Rientrato il provvedimento grazie alle vibranti proteste, alcune deliberazioni sono state annullate, altre sono rimaste in piedi come protesta nei confronti di molti altri aspetti della professionalità docente, che è necessario portare all'attenzione delle famiglie.

    La nota del 25 gennaio 2013

    Fonte: Orizzonte Scuola (11 maggio 2013)

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    L’imbroglio dei libri digitali nella scuola

    Su alcuni quotidiani vi è chi si spertica in avveniristici progetti di classi 3.0 con lavagne digitali e banchi interattivi, quando la maggioranza delle scuole italiane cade a pezzi, non ha il wi-fi, a volte nemmeno un computer più o meno connesso a internet in sala professori. A ciò si aggiunge la storia dei libri digitali nella scuola, davvero farsesca.

    Non solo perché molti professori usano la versione cartacea e danno indicazioni agli studenti come se la versione digitale fosse ugualmente cartacea, salvo che poi a volte le pagine non corrispondano, con evidenti complicazioni fantozziane, ma anche perché le famiglie sono obbligate a comperare il libro digitale, pagandolo più o meno come il cartaceo, ma non lo possono rivendere, né tenerlo, alla fine dell’anno scolastico.

    Come compare a settembre sul tablet, così il libro scompare a giugno. Un assurdo che nega due diritti ai ragazzi e alle loro famiglie, ovvero quello di conservare alcuni libri e di rivenderne altri. Una astuta furbata degli editori scolastici.

    Se fosse stato così ai miei tempi, la Divina Commedia tutta appuntata delle superiori non l’avrei potuta usare all’università. In più i libri multimediali sono quasi sempre solo e soltanto una mera e mediocre versione pdf del libro di testo, non offrono alcuna possibilità interattiva, o molto raramente, non vi si possono prendere appunti o aggiungere note, se non con una certa difficoltà. Risultato?

    I ragazzi tengono accessi i tablet sul banco, ma senza guardarli, i loro occhi corrono veloci sui cellulari, sempre connessi, tra facebook, la musica di youtube e mille altre attrattive. Varrebbe allora la pena tenere il libro di testo classico, cartaceo e appuntabile a margine, e permettere ai ragazzi di tenere il cellulare connesso, indirizzandoli ogni tanto su pagine di wikipedia o di qualche altra più antica e prestigiosa enciclopedia, riuscendo così a utilizzare in maniera creativa l’interattività multimediale, creando un allargamento dei contenuti del testo e delle conoscenze dell’insegnante e offrendo ai ragazzi la scoperta, certo non piccola, di come internet offra molto di più dell’ennesimo “mi piace”, sparato con inusitata velocità e debordante e ripetitiva stanchezza, all’ultimo commento sull’ultima fotografia fatta in classe, dal vicino di banco.

    Davide Rossi
    Segretario generale

    27 maggio ’13
    90° anniversario della nascita del più grande pedagogista italiano del Novecento:
    don Lorenzo Milani

    Fonte: Sisa (27 maggio 2013)

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    Libri di testo a.s. 2013/14: finanziamenti per la fornitura a favore degli alunni meno abbienti

    Ammonta a € 53.560.000 la ripartizione tra le Regioni, per l’anno scolastico 2013/2014, della somma prevista ai fini della fornitura dei libri di testo in favore degli alunni meno abbienti delle scuole dell’obbligo e secondarie superiori.

    Il decreto (file PDF)

    La tabella di ripartizione (file XLS)

    Fonte: Orizzonte Scuola (20 giugno 2013)
     
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    Libri di Testo 2013/2014. Prezzi scuola primaria

    Prezzi di copertina dei libri di testo della scuola primaria per l’anno scolastico 2013/2014

    Il MIUR ha emanato il Decreto n. 579 del 2 luglio 2013. L'Amministrazione ricorda che per gli acquisti effettuati a carico del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca e degli Enti Locali viene praticato uno sconto non inferiore allo 0,25 per cento sul prezzo di copertina.

    L'applicazione delle seguenti tariffe avà validità per l'anno scolastico 2013/14

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    Scarica il Decreto in versione integrale (file PDF)

    Fonte: Orizzonte Scuola (02 luglio 2013)

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    Libri di testo digitali dall'a.s. 2014/15: Associazione dei promotori ricorre contro il decreto Profumo

    L’Associazione Nazionale Agenti, Rappresentanti e Promotori Editoriali aderisce al procedimento amministrativo presentato al Tar Lazio con ricorso da parte di Aie, Associazione Italiana Editori, unitamente a Mondadori Education Spa, Edizioni il Capitello Spa, la Casa Editrice Luigi Trevisini Srl, Rcs Libri Spa e De Agostini Scuola Spa, al fine di agire legalmente contro il D.M. 209 del 26 marzo 2013, meglio noto come Decreto Profumo.

    Alessandro Carta, presidente di A.n.a.r.p.e., ha infatti firmato l’atto di intervento, presentato e notificato poi dai suoi legali, con il quale vuole tutelare gli interessi di tutti i soci contro un provvedimento ministeriale che potrebbe danneggiare non solo tutta la filiera del libro, ma anche comportare dei significativi aumenti di spesa per le famiglie italiane in un contesto già di vita precario e difficile dal punto di vista economico.

    Sono diversi i motivi per cui abbiamo deciso di intraprendere le vie legali. Fra questi – ha spiegato Carta – il fatto che il decreto obbliga i collegi dei docenti ad adottare, dall’anno scolastico 2014/2015, esclusivamente libri nella versione digitale o mista. Comporta poi una drastica riduzione dei tetti di spesa”.

    In sintesi, il contenuto del Decreto impugnato comporta una sostanziale modifica sia della struttura dei libri di testo nel settore scolastico, sia della struttura organizzativa atta alla loro promozione e distribuzione.

    Non c’è stata poi alcuna istruttoria o sperimentazione – ha continuato Carta – sugli effetti di tale Decreto, e non è stata garantita una minima gradualità circa il passaggio al digitale, non lasciando quindi agli operatori il tempo necessario per adattarsi”.

    A.n.a.r.p.e. quindi si auspica che il ricorso, che chiede l’annullamento del provvedimento ministeriale impugnato, venga presto accolto dalla Giustizia Amministrativa.

    Fonte: Orizzonte Scuola (11 luglio 2013)

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    Libri scolastici, con una semplice ricerca scopri quali sono stati adottati in ogni scuola

    Sul sito Adozioni libri scolastici è possibile consultare l'elenco dei libri di testo adottati in ogni scuola statale di Italia.

    L'accesso alle informazioni sui libri adottati è limitata a un massimo di 4 consultazioni. Superato tale limite, l'accesso alla consultazione dei dati sarà interrotto per alcune ore.

    Nei licei classici le classi 1 e 2 corrispondono a IV e V ginnasio. Le classi 3, 4 e 5 corrispondono a 1, 2 e 3 liceo.

    La banca dati è utilizzata su licenza dell'Associazione Italiana Editori.

    Il sito

    Fonte: Orizzonte Scuola (18 luglio 2013)

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    Il ministro Carrozza accontenta gli editori: partenza obbligatoria dei testi scolastici in digitale differita all'anno 2015/16

    Secondo un articolo di Repubblica, durante un incontro con gli editori, sul piede di guerra per la rapida evoluzione digitale della scuola, il Ministro ha comunicato che "fermerà tutto, in quanto l’accelerazione impressa all’introduzione dei libri digitali è stata eccessiva" e che "è meglio prendersi tempo per riesaminare a fondo la questione"

    Due mesi fa gli editori avevano fatto ricorso al TAR contro il decreto Profumo, perché temevano un crollo delle vendite dei libri cartacei, ma la Carrozza li ha rassicurati, anche per evitare nuovi contenziosi al MIUR.

    Ci si attende pertanto un intervento formale del ministro per rivedere il decreto firmato Profumo con uno slittamento probabile dell'obbligo di libri scolastici digitali (o misti) alla stagione scolastica 2015-2016.

    Non si sa ancora però se alla frenata sui testi digitali le aziende sbloccheranno il tetto sui costi imposti da Profumo (con risparmi per le famiglie dal 20 al 30 per cento).

    Tra le ragioni del nuovo slittamento c'è anche il ritardo dell'evoluzione tecnologica della scuola italiana, troppo in ritardo rispetto alla velocità di applicazione del decreto sui libri digitali, anche se l'OCSE ha bocciato l'Italia per questa lentezza, paragonandoci a Paesi come la Gran Bretagna dove l'80 % della classi è 2.0.

    Intanto in Italia la digitalizzazione dei libri non scolastici, seppur lenta, non è ferma: i titoli in formato digitale sono 60.598, ovvero l’8,3% dei titoli in commercio, e il 44,6% delle novità italiane sono pubblicate anche in ebook. Rispetto al 2012, i lettori in digitale sono il 45,5% in più.
    Ricorso al TAR degli editori contro il decreto Profumo sugli e-book

    Fonte: Giulia Boffa (21 luglio 2013)

     
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