Formazione docenti (lingua straniera e CLIL)

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    In arrivo 40mln per formare gli insegnanti sui social network e lingue

    A darne notizia il Ministro dell'istruzione, Stefania Giannini, durante una intervista a Panorama.

    Ecco, dunque, una delle priorità che saranno messe in campo per la formazione degli insegnanti. Formazione che, ricordiamo, è ormai, secondo il testo di riforma, obbligatoria e strutturale.

    La prima indicazione che, dunque, giungerà dal Ministero è la formazione su uno degli argomenti più caldi che riguarda da vicino il mondo degli studenti.

    Il Ministro ha anticipato la volontà di formare i docenti sull'uso dei social network, utilizzando 40 mln. Una formazione che si svolgerà online.

    Non solo social, ma anche lingue. Altro capitolo delicato che coinvolgerà tutti i docenti. "Ci stiamo lavorando rigorosamente, sono due priorità di quest'anno", ha detto la Giannini.

    Fonte: Orizzonte Scuola (10 settembre 2015)

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    CLIL: finanziamenti per lo sviluppo della metodologia. Domande entro 5 ottobre

    L’articolo 27 del DM 435 del 2015 stabilisce le finalità, i requisiti per partecipare al finanziamento di 1.500.000,00 la cui ripartizione sarà per ambiti regionali, per lo sviluppo della metodologia CLIL.

    Le finalità del finanziamento sono quelle di sensibilizzare e diffondere la metodologia CLIL, Content and Language Integrated Learning, traite progettazione e sperimentazione di percorsi che utilizzino moduli didattici CLIL ma anche allo sviluppo di attività didattiche che siano mirate al miglioramento delle competenze linguistico-comunicative in lingua straniera attraverso l’apprendimento di contenuti disciplinari in lingua straniera.

    Destinatari del finanziamento sono le reti di scuole statali del primo e del secondo ciclo su base regionale che possono coinvolgere da un minimo di 6 ad un massimo di 10 istituzioni scolastiche.

    I progetti per cui è possibile candidarsi sono:
    1. A1 Progetto Eccellenza CLIL – primo ciclo con percorsi CLIL di almeno 20 ore annuali in almeno 2 classi di ogni istituzione scolastica
    2. B1 Progetto E-CLIL – primo ciclo con percorsi CLIL di almeno 10 ore attivati almeno in 2 classi di ogni istituzione scolastica coinvolta.
    3. A2 Progetto E-CLIL - secondo ciclo da attivarsi in almeno due classi di ogni istituzione scolastica coinvolta
    4. B2 Progetto Read on for eCLIL! - secondo ciclo con progettazione Progettazione, realizzazione e sperimentazione di percorsi di lettura estensiva in lingua straniera, da attivarsi in almeno due classi di ogni istituzione scolastica.

    Le domande di partecipazione , formulate attraverso la scheda progetto, dovranno essere trasmesse entro e ore 13,00 del 5 ottore 2015 all’email:
    [email protected]
    [email protected].

    I finanziamenti saranno ripartiti per ambiti regionali nelle seguenti percentuali:
    ◾ 40% alle reti di istituzioni scolastiche del primo ciclo;
    ◾ 60% alle reti di istituzioni scolastiche del secondo ciclo.

    Nota presentazione proposte CLIL

    Questionario Monitoraggio Docenti DNL - CLIL

    Fonte: Orizzonte Scuola (25 settembre 2015)

     
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    “A scuola di CLIL”, un manuale gratuito per i nostri utenti: una risorsa attiva online

    Il presente manuale intitolato “A scuola di CLIL”, a cura di Antonella Motta, vuole essere uno strumento capace di offrire materiale d’uso pratico, pronto per essere adattato in base al contesto di riferimento delle future classi CLIL1, per quegli attori della formazione che sentono di essere sempre più protagonisti del difficile raccordo tra competenze acquisite a scuola e spendibilità delle stesse sul territorio.

    La condivisione di questo contenuto parte da una considerazione d’ordine pratico: stiamo facendo qualcosa di nuovo; cerchiamo di saperne di più e di appassionarci alla materia per farla nostra, ragion per cui si è scelto di approfondire questa tematica d’attualità che, attraverso l’approccio CLIL, moltiplica gli stimoli legati alla lingua straniera mediante opportuni “ambienti di apprendimento”.

    Scorrendo i contenuti, il manuale si apre su una panoramica di stampo epistemologico e conoscitivo per collocare l’approccio CLIL in maniera chiara rispetto alla tradizione didattica. Nel secondo capitolo sono proposte le scelte effettuate dal corpo docente nel contesto europeo, con esempi pratici.

    Il quadro italiano e, nello specifico, quello della realtà locale siciliana, viene studiato nel corso dello stesso capitolo per sondare la vitalità del progetto CLIL ed offrirne uno spaccato attuale.

    Entrando nel vivo del manuale, si propone l’analisi di strumenti informatici innovativi, volti a coadiuvare la creazione di attività didattiche allineate rispetto all’intento che il CLIL sottende.

    Il terzo capitolo, infatti, presenta le varie fasi di implementazione progettuale che portano al cuore pulsante del manuale, ossia il diario di bordo, sviluppato nel quarto e approfondito, infine, nel quinto capitolo.

    Schede di valutazione, schede di implementazione e schemi di organizzazione progettuale, sono presentati all’interno di questi capitoli, insieme a documenti e questionari somministrati in classe.

    L’esempio di unità di apprendimento, corredata da materiale visivo e successivamente commentata nel corso del quarto capitolo, vuole offrire un esempio propedeutico al riciclo di idee da poter usare e riproporre migliorate ed arricchite nelle proprie classi CLIL. La disquisizione sull’impiego di materiali ad hoc, infatti, consentirà di guadagnare un punto di vista responsabile e critico sulle possibili vie percorribili nella sperimentazione CLIL, anche per ponderare l’opportunità o l’inutilità di certe risorse e le eventuali modalità d’integrazione del CLIL, per una sperimentale implementazione di esso all’interno della classe di riferimento.

    Il quinto capitolo, autentico nell’intento e nel contenuto, propone, infine, una fase progettuale che coinvolgerà l’ambito d’insegnamento di una disciplina scientifica veicolata in lingua inglese in una classe CLIL studiata da vicino.

    Contenuto perno, questo, proprio perché suggella, con il suo risvolto pratico, l’utilità che il manuale si propone. La realtà tangibile dell’implementazione CLIL in una terza classe liceale, ci ha permesso di penetrare concretamente la sfida che ci vedrà impegnati, auspicabilmente come docenti CLIL, così come si prevedeva già nel 2012, l’anno di entrata in vigore della Riforma dei Licei.

    iporteremo in modo esteso i momenti salienti del modulo di cui il diario di bordo custodisce fedelmente i capisaldi che, sintetizzati, offrono un’accurata testimonianza allineata con la filosofia cooperativa, promossa dal CLIL.

    Senza voler esaurire qui l’argomento, ancora solo presentato, si aggiunge una riflessione sulla sfida del CLIL: la cooperazione tra tutti i soggetti coinvolti non è un aspetto secondario. Essa comporta una presa di coscienza bilaterale e trasversale (docente di disciplina/docente di LS e collateralmente, docente/apprendente), rispetto all’uso consapevole dell’approccio che intreccia obiettivi contenutistici e linguistici rispetto al Common European Framework of Reference Level e Portfolio di cui dobbiamo essere e rendere consapevoli i destinatari dell’azione didattica.

    Scarica il manuale

    Fonte: Orizzonte Scuola (26 settembre 2015)

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    Docenti Clil: ancora scarsi nelle lingue, chiedono formazione

    L’Università Cattolica di Milano disegna l’identikit del tipico insegnante chiamato all’uso del Clil. Età over 45, almeno 21 anni di insegnamento alle spalle, competenza linguistica certificata compresa tra B2 e C2. La lingua preferita è l’inglese.

    Il monitoraggio effettuato dalla Cattolica per conto dell’Isis Machiavelli di Firenze, è stato effettuato su 873 docenti di discipline non linguistiche e su 198 dirigenti. Il personale monitorato appartiene tutto a licei statali e paritari con indirizzo linguistico poichè hanno avuto la possibilità di sperimentare la metodologia di insegnare una materia in una lingua che non sia l’italiano per circa 3 anni.

    Rispetto al 2012-2013, anno in cui ha avuto avvio la sperimentazione del Clil, i docenti mostrano sicuramente una maggiore competenza linguistica. I livelli di competenza certificata variano tra il B2 e il C2 anche se la maggioranza dichiara di avere un livello B2. 4 docenti su 10 hanno un livello B2, 3 docenti su 10 un livello C1, il livello più avanzato, il C2 è posseduto soltanto dal 6,49% dei docenti.

    Gli insegnati preferiscono la lingua inglese, scelta dal 70,35% della totalità dei decenti, al secondo posto, utilizzato dal 20,37% degli insegnanti, il francese, solo il 4,2% utilizza lo spagnolo e il 3,84% il tedesco. Il russo è utilizzato solo dallo 0,24%.

    Nonostante questo emerge, da parte degli insegnanti, l’esigenza di una maggiore formazione in lingue. E’ il 38,67% dei docenti, infatti, a chiedere una maggiore formazione per la lingua straniera. Tuttora, infatti, le esperienze del Clil fanno fatica ad essere percepite come oggetto di esame di stato anche se l’utilizzo di questo metodo di insegnamento è in aumento. I docenti, però, lo utilizzano ancora sotto la soglia del 50% del monte ore della disciplina coinvolta nella metodologia di insegnamento.

    Fonte: Orizzonte Scuola (09 agosto 2016)

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    Clil, progetti scuole primo e secondo ciclo: tipologie proposte progettuali, tempistica e modalità presentazione

    Il Miur ha reso pubblico, tramite la la nota n. 11411 del 13/10/2016, l’Avviso per la presentazione di proposte progettuali finalizzate allo sviluppo della metodologia CLIL.

    L’Avviso stanzia 1,5 milioni di euro alle reti di scuole del primo e del secondo ciclo che realizzano progetti CLIL (Content and language integrated learning).

    Le reti devono essere costituite da un minimo di 5 a un massimo di 10 scuole; ciascuna istituzione scolastica può presentare la propria candidatura per una sola tipologia di progetto.

    La suddetta somma sarà suddivisa, secondo le seguenti percentuali:

    – 40% alle reti di istituzioni scolastiche del primo ciclo;

    – 60% alle reti di istituzioni scolastiche del secondo ciclo.

    Ciascun progetto potrà disporre al massimo di 10.000 euro e non potrà prevedere una spesa inferiore a 5.000 euro.

    TIPOLOGIE DI PROGETTO (così come riportate nella nota ministeriale):

    A1-Progetto “Eccellenza CLIL – primo ciclo”

    Progettazione, realizzazione e sperimentazione di percorsi CLIL di almeno 20 ore annuali da attivarsi in almeno due classi di ogni istituzione scolastica coinvolta, anche attraverso lo sviluppo di attività nell’ambito del curricolo verticale CLIL, coinvolgendo docenti e alunni di scuole primarie e secondarie di primo grado della rete con produzione e sperimentazione di materiali didattici digitali con gli studenti.

    B1-Progetto E-CLIL- ricerca-azione/primo ciclo

    Progettazione, realizzazione e sperimentazione di moduli CLIL di almeno 20 ore annuali da attivarsi in almeno due classi di ogni istituzione scolastica coinvolta con l’uso delle ICT, anche attraverso lo sviluppo di attività nell’ambito del curricolo verticale CLIL, coinvolgendo docenti e alunni di scuole primarie e secondarie di primo grado della rete con produzione e sperimentazione di materiali didattici digitali con gli studenti.

    A2-Progetto E-CLIL – Laboratori di apprendimento /secondo ciclo

    Progettazione, realizzazione e sperimentazione di moduli CLIL di almeno 20 ore annuali da attivarsi in almeno due classi di ogni istituzione scolastica coinvolta con l’uso delle ICT, l’impiego di scenari e ambienti di apprendimento innovativi, con produzione e sperimentazione di materiali didattici digitali con gli studenti.

    B2-Progetto “Lettura estensiva in lingua straniera per ECLIL – secondo ciclo”

    Progettazione, realizzazione e sperimentazione di percorsi di lettura estensiva in lingua straniera, di almeno 20 ore annuali da attivarsi in almeno due classi di ogni istituzione scolastica coinvolta, con caratterizzazione CLIL e utilizzo delle nuove tecnologie, con produzione e sperimentazione di materiali didattici digitali con gli studenti. I progetti sviluppano attività di lettura estensiva in lingua straniera (formato cartaceo e/o digitale), associando la progettazione e sperimentazione di moduli CLIL con riferimento alle letture affrontate. Nell’ambito della proposta progettuale sono specificate le modalità di organizzazione e gestione della biblioteca (cartacea, digitale o mista), incoraggiando il protagonismo degli studenti.


    TEMPISTICA E MODALITÀ’ PRESENTAZIONE PROGETTI

    Il progetto deve essere presentato utilizzando l’apposita scheda (di seguito allegata, insieme alla nota e all’Avviso), che insieme agli allegati va unificata in un unico file in PDF e inviata, entro il 5 novembre 2016, tramite mail avente per oggetto “Progetti CLIL 440 –DM 663/2016–Nome della Regione di appartenenza”. Questo di posta elettronica cui inviare il file: [email protected].

    Scarica la nota, l’avviso e gli allegati

    Fonte: Orizzonte Scuola (21 ottobre 2016)

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    CLIL: partono i nuovi corsi metodologici e linguistici per B2 e C1. Chi può presentare domanda

    I corsi sono destinati prioritariamente ai docenti che nel corrente anno scolastico insegnano:

    1. una disciplina di indirizzo del V anno negli Istituti Tecnici;
    2. una disciplina non linguistica nel V anno dei Licei e nel III, IV e V anno dei Licei linguistici.

    I corsi linguistici offrono percorsi formativi strutturati per far raggiungere gradualmente ai docenti di discipline non linguistiche il livello C1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento (QCER).

    I corsi metodologico-didattici si caratterizzano come “Corsi di perfezionamento di 20 crediti” da realizzarsi esclusivamente presso strutture universitarie (cfr. Decreto Direttoriale del Personale Scolastico n. 6 del 16 aprile 2012).

    Decreto per la ripartizione dei fondi

    Nota per il CLIL

    Fonte: Orizzonte Scuola (27 novembre 2017)

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    Docenti, enti certificatori lingue straniere. Elenco aggiornato al 15 luglio 2019

    Il Miur ha aggiornato l’elenco degli enti certificatori per la conoscenza della lingua straniera. Ultimo aggiornamento al 15 luglio 2019.

    Sarà cura degli interessati verificare che le certificazioni, conseguite o da conseguire, attestino il livello di competenza linguistico-comunicativa del candidato nelle abilità sia ricettive che produttive (Ascolto, Parlato/Interazione, Lettura, Scrittura), specificando nel dettaglio la valutazione per ogni singola abilità (art. 3 del DD 12 luglio 2012).

    L’elenco aggiornato degli enti certificatori

    La pagina Miur completa

    Leggi anche:
    Formazione docenti: nessun monte ore annuale obbligatorio, è il Collegio docenti a disporre le iniziative formative
    Docenti, enti certificatori lingue straniere. Elenco aggiornato al 6 maggio 2020
    Certificazioni linguistiche riconosciute dal ministero: elenco enti aggiornato. Decreto

    Fonte: Orizzonte Scuola (16 luglio 2019)

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    Edited by Steve Hi Power Mc - 3/2/2021, 23:52
     
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