Formazione docenti (lingua straniera e CLIL)

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Tecnologicamente avanzato

    Group
    Moderator
    Posts
    15,617

    Status
    Offline
    CLIL: riapertura piattaforma per nuove iscrizioni docenti di DNL

    La Direzione generale per il personale scolastico ha pubblicato la nota 3800 del 17/04/2014, con cui si riaprono i termini per le iscrizioni dei docenti DNL interessati ai percorsi CLIL.

    Situazioni in deroga

    In relazione all'accesso al Corsi in deroga alle priorità sopra indicate si forniscono le seguenti indicazioni:
    ◾possono essere iscritti dai propri dirigenti scolastici coloro che siano in possesso di titolo di studio (laurea) e di abilitazione che consentano di poter accedere agli insegnamenti previsti dai citati regolamenti. Le iscrizioni potranno essere accolte in presenza di classi regolarmente costituite con un minimo di 15 docenti corsisti in possesso di titolarità sulla tipologia di insegnamento prevista dai Regolamenti.
    ◾Le domande dei docenti in deroga, fermo restando il possesso per tutti del titolo di studio (laurea) e dell' abilitazione, saranno accolte secondo il seguente ordine di priorità:
    a) docenti di diverso ordine di scuola (passaggio dai tecnici ai licei e/o viceversa per mobilità territoriale o professionale);
    b) docenti in servizio negli istituti professionali, interessati da mobilità territoriale o professionale verso tecnici o licei;
    c) docenti tecnico-pratici;
    d) docenti di sostegno;
    e) docenti con contratto a tempo determinato.

    In via residuale e solo in presenza di completamento di classi che non raggiungano i 25 docenti corsisti - tetto massimo di docenti regolarmente frequentanti - potranno essere accolti docenti in servizio nelle scuole paritarie, purché il loro inserimento in aula non comporti ulteriori oneri a carico dello Stato.

    In presenza di classi con un numero di iscritti pari a 25 docenti corsisti è possibile prevedere una quota del 20% di docenti considerato che potrà verificarsi un analogo tasso di abbandono.

    Saranno indicate nel sito le istruzioni per l'iscrizione dei docenti in deroga.

    Si fa presente che alla data del 2 maggio p.v. l'area iscrizioni in deroga sarà chiusa e non sarà possibile accettare ulteriori iscrizioni.

    La nota

    Fonte: Orizzonte Scuola (22 aprile 2014)

    OOK
     
    .
  2.  
    .
    Avatar

    Tecnologicamente avanzato

    Group
    Moderator
    Posts
    15,617

    Status
    Offline
    CLIL. C'è ancora molto da lavorare. Buona la teoria, ma carenze nell'applicazione pratica

    Si è svolto al Ministero un incontro tra le associazioni professionali e disciplinari sull'argomento CLIL. Messe in evidenza numerose difficoltà applicative, in particolare legate all'avvio dei corsi di formazione per i docenti. Il metodo resta valido e innovativo, anche se da perfezionare sul piano teorico.

    Secondo un resoconto della CISL. Le parole chiave più volte richiamate sono state creatività, riorganizzazione dei processi e degli spazi, protagonismo degli allievi nei percorsi di apprendimento, pratiche didattiche caratterizzate da essenzialità. Nello stesso tempo però sono state evidenziate problematicità poiché l’insegnamento CLIL introduce nello studio delle discipline, strutture di pensiero e riferimenti culturali che possono suggerire un vero e proprio ripensamento del curricolo. Non è inoltre secondario il tema del rapporto tra disciplina linguistica e non linguistica, tanto che alcune Associazioni professionali hanno sostenuto l’opportunità di una formazione congiunta dei docenti coinvolti.

    Oltre che sul versante teorico, si ravvisano difficoltà anche nella piena applicazione delle innovazioni introdotte dai DD.PP.RR. 88 e 89 del 2010, attuativi della Riforma della Scuola Secondaria di secondo grado, che prevedono l’insegnamento CLIL nell’ultimo anno dei Licei e degli Istituti Tecnici e di due discipline non linguistiche in lingua straniera nei Licei Linguistici (con un fabbisogno previsto a regime di ca. 15.850 docenti).

    I corsi di perfezionamento rivolti al personale in servizio, nonostante l’impegno profuso dall’Amministrazione, hanno evidenziato problematiche di natura organizzativa e formativa. Per il primo aspetto, secondo i dati dell’Amministrazione, i dirigenti scolastici hanno incontrato difficoltà sia nel promuovere l’innovazione che nella gestione tempestiva dei dati da immettere a sistema. I corsi previsti e finanziati sono attivati a macchia di leopardo sul territorio nazionale, con notevoli ritardi nell’avvio della formazione. Anche nel merito, si è rilevato che nei corsi appare scarsamente valorizzata la parte metodologico-didattica e che talvolta le Università non sono adeguatamente attrezzate per svilupparla pienamente.

    La Direzione Generale del personale ha comunque chiesto un supporto alle Associazioni professionali e disciplinari nel promuovere la conoscenza e la diffusione della metodologia e nella produzione di materiali che possano accompagnare e sostenere la diffusione e lo sviluppo della didattica ispirata al CLIL.

    Fonte: Orizzonte Scuola (12 maggio 2014)

    baci028
     
    .
  3.  
    .
    Avatar

    Tecnologicamente avanzato

    Group
    Moderator
    Posts
    15,617

    Status
    Offline
    CLIL: prepararsi per settembre

    Ormai da vari anni viene proposto, anche in Italia, l’insegnamento di una, o più, materie, in una lingua straniera e dal prossimo anno scolastico il tema sarà di interesse pressoché generale.

    Il corso online CLIL Essentials (Content and Language Integrated Learning), progettato dal British Council, l’ente culturale britannico, è rivolto a insegnanti delle scuole primarie e secondarie che insegnano inglese o che utilizzano la lingua inglese come lingua veicolare. E’ strutturato in 20 worskhop orientati a fornire spunti utili, e molto pratici, sulle strategie migliori da usare in classe.

    Gli argomenti su cui verte il corso sono tratti dall’esame TKT CLIL di Cambridge English ma CLIL Essentials non è solo un corso di preparazione all’esame e l’iscrizione allo stesso è opzionale.

    In cosa consiste il corso?

    Il corso introdurrà i partecipanti ad un’ampia gamma di metodi e strategie, molto pratiche, da usare in aula. Alcuni elementi del corso comprendono:
    ◾Anticipazione dei problemi
    ◾Progettazione delle attività da fare in aula per migliorare la comunicazione
    ◾Le strategie migliori da proporre agli studenti per aiutarli a riconoscere le proprie lacune e a migliorarsi da soli
    ◾Come fornire feedback

    Maggiori informazioni sul sito TeachingEnglish:

    www.teachingenglish.org.uk/teacher-training/clil-essentials

    Qui è possibile provare anche un’unità gratuita: http://courses.britishcouncil.org/teachert...p?categoryid=85

    Inizio del prossimo corso: 21 luglio 2014 (il successivo a inizio settembre)

    Iscrizioni entro il 7 luglio 2014

    Fonte: Orizzonte Scuola (01 luglio 2014)

    gif
     
    .
  4.  
    .
    Avatar

    Tecnologicamente avanzato

    Group
    Moderator
    Posts
    15,617

    Status
    Offline
    Clil. Cosa ci aspetta a settembre?

    Pubblichiamo il documento sottoscritto da un gruppo di docenti, che negli ultimi tre anni hanno frequentato corsi linguistici e corsi di metodologia CLIL. Contiene una serie di quesiti e richieste rivolti al MIUR e alle organizzazioni sindacali, inerenti alle problematiche che, inevitabilmente, nasceranno il prossimo settembre quando l’insegnamento di una disciplina non linguistica in lingua straniera sarà obbligatorio, così come previsto dalla riforma Gelmini, nelle classi quinte dei licei e dei tecnici.

    L’esigenza di confronto tra tutti i docenti formati o in formazione ha portato alla creazione di un gruppo Facebook “Docenti CLIL” che si spera raccolga sempre più iscritti.

    PREMESSO che noi Docenti firmatari

    * abbiamo tutti seguito una formazione CLIL (sia organizzata dai diversi Uffici Scolastici Regionali che in maniera autonoma)
    * abbiamo impiegato a questo scopo rilevanti risorse culturali ed economiche (in molti casi le spese sostenute per il viaggio per raggiungere le sedi di formazione non sono state rimborsate!);
    * abbiamo condiviso le problematiche relative all’attuazione, nel prossimo anno scolastico di un insegnamento in lingua inglese o altra lingua straniera di una disciplina non linguistica nelle classi quinte dei licei e dei
    tecnici (secondo quanto previsto da DD.PP.RR. attuativi della Riforma della Scuola Secondaria di secondo grado nn. 88/2010 e 89/2010);
    * abbiamo maturato una certa esperienza nell’insegnamento CLIL attraverso attività sperimentate in alcune classi;
    * abbiamo rilevato nelle singole realtà scolastiche differenti posizioni rispetto all’attuazione della metodologia CLIL da parte di Colleghi e Dirigenti Scolastici

    PRESENTIAMO ALLA VOSTRA ATTENZIONE alcune problematiche inerenti all’attuazione dell’insegnamento CLIL che, per il prossimo anno scolastico, non possono essere ignorate:

    i Docenti già formati o in via di formazione sono insufficienti a coprire il fabbisogno per l’attuazione della riforma, (al momento attuale sembrano infatti mancare 8000 Docenti);

    * la metodologia CLIL prevede un carico di lavoro aggiuntivo (programmazione delle attività didattiche e dei materiali più laboriosa poiché non c’è nulla di preconfezionato) rispetto ad un Collega che insegna la sua
    disciplina in lingua madre;
    * l’attuazione della metodologia CLIL, pur non prevedendo ore di compresenza, non può prescindere da una programmazione non solo disciplinare ma anche in stretta collaborazione col Docente di lingua straniera;
    * gli altri docenti e i Dirigenti Scolastici non sempre sono consapevoli delle difficoltà che l’attuazione della metodologia CLIL comporta e talvolta non ne condividono l’attuazione e le finalità;
    * consapevoli che tale metodologia necessita di una revisione continua della competenza linguistica, nell’intento di non essere paradossalmente penalizzati rispetto ai tanti Docenti che non partecipano ad alcun corso di formazione per gran parte della loro carriera;

    CHIEDIAMO:

    * di fornire delle indicazioni chiare ed univoche ai Dirigenti Scolastici circa la formazione delle cattedre poiché dalle diverse esperienze è emerso che le situazioni sono le più disparate: da coloro che ignorano del tutto il problema a quelli che vorrebbero utilizzare i Docenti CLIL per coprire tutte le classi con conseguenti cattedre di 6-7 classi CLIL distribuite su più corsi;
    * di far deliberare ai Collegi dei Docenti le classi destinate al CLIL, considerato che mancano le risorse e quindi non tutte le classi che dovrebbero usufruire del CLIL potranno godere di tale insegnamento;
    * di applicare la riforma in maniera graduale assegnando al massimo ad ogni Docente 2 classi CLIL e scegliendo delle modalità di insegnamento CLIL a classi parallele o utilizzando altre risorse con competenze CLIL presenti nella scuola quali i docenti di sostegno, i docenti d conversazione;
    * di riconoscere un punteggio di 5 punti (in analogia ad un dottorato di ricerca) per il titolo CLIL sia nella graduatoria d’Istituto che nelle domande di trasferimento e un punteggio aggiuntivo di 1 punto per ogni anno d’insegnamento CLIL. Il docente CLIL dovrebbe avere una precedenza nelle graduatorie di Istituto e nelle domande di mobilità.
    * di prevedere un riconoscimento economico ai Docenti che lavorano secondo la metodologia CLIL, considerato che il carico di lavoro è, come già evidenziato, certamente maggiore. Pertanto, chiediamo di assegnare un numero di ore di attività di progettazione funzionali a quelle d’insegnamento, proporzionale alle classi assegnate, almeno 3 ore settimanali per classe.
    * di ottenere un rimborso per le spese sostenute per viaggi studio, acquisti di libri e altro materiale connesso all’attuazione della metodologia CLIL.

    Seguono le firme

    Fonte: Orizzonte Scuola (14 luglio 2014)

    4grandes_zps11cad90e
     
    .
  5.  
    .
    Avatar

    Tecnologicamente avanzato

    Group
    Moderator
    Posts
    15,617

    Status
    Offline
    CLIL. Il decreto con le istruzioni, compresi Esami di Stato

    Avvio dell'insegnamento di discipline non linguistiche in lingua straniera secondo la metodologia CLIL nel terzo, quarto, quinto anno dei Licei Linguistici e nel quinto anno dei Licei e degli Istituti tecnici.

    Requisiti

    In questa fase di prima applicazione della metodologia CLIL, essendo in pieno svolgimento le attività di formazione dei docenti sia sul fronte linguistico che sul fronte metodologico, può trovare impiego anche il docente in possesso di una competenza linguistica di livello B2, impegnato nei percorsi formativi.

    Modalità di attuazione dell'insegnamento di una Disciplina non linguistica in lingua straniera

    Si suggerisce per l'avvio della metodologia CLiL una programmazione da parte del docente DNL concordata anche con l'insegnante di lingua straniera e/o ove presente, con il conversato re di lingua straniera e con l'assistente linguistico.

    Segui su Facebook le news del mondo della scuola

    Licei linguistici

    Si suggerisce in classe terza e quarta l'attivazione di norma del 50% del monte ore della disciplina veicolata in lingua straniera, in considerazione anche della necessità di dotare gli studenti della padronanza del linguaggio tecnico-specialistico della disciplina nella lingua italiana.

    Per quanto riguarda l'insegnamento di un'altra DNL in una diversa lingua straniera prevista a partire dal quarto anno, anche in questo caso si suggerisce l'attivazione di norma del 50% del monte ore della disciplina veicolata in lingua straniera.

    Con riferimento al quinto anno, per entrambe le DNL insegnate in due diverse LS, viene confermata l'attivazione di norma del 50% del monte ore della discipline veicolate in lingua straniera.

    Altri licei

    Si suggerisce l'attivazione in classe quinta preferibilmente del 50% del monte ore della DNL veicolata in lingua straniera

    Istituti tecnici

    Il Collegio dei docenti, nella sua autonomia, sceglierà la disciplina dell'area d'indirizzo del quinto anno in base ai criteri definiti e alle risorse disponibili, coinvolgendo anche gli insegnanti tecnico-pratici che stanno frequentando i corsi di formazione CLIL.

    Se non c'è il docente in possesso della necessaria competenza linguistica

    Nei casi di totale assenza di docenti di DNL in possesso delle necessarie competenze linguistiche e metodologiche all'interno dell'organico dell'Istituzione scolastica, si
    raccomanda lo sviluppo di progetti interdisciplinari in lingua straniera nell'ambito del Piano dell'Offerta Formativa, che si avvalgano di strategie di collaborazione e cooperazione all'interno del Consiglio di classe, organizzati con la sinergia tra docenti di disciplina non linguistica, il docente di lingua straniera e, ove presenti, il conversatore di lingua straniera e eventuali assistenti linguistici. Resta inteso che gli aspetti formali correlati alla valutazione rimangono di competenza del docente di disciplina non linguistica.

    Esame di Stato

    La DNL veicolata in lingua straniera costituirà oggetto d'esame nella terza prova scritta e nella prova orale come di seguito precisato:

    TERZA PROVA SCRITTA: La scelta della tipologia e dei contenuti da parte della Commissione terrà conto della modalità con le quali l'insegnamento di una disciplina non linguistica in lingua straniera tramite metodologia CLIL è stato attivato, secondo le risultanze del documento del Consiglio di classe di cui all'articolo 5, comma 2, del decreto del Presidente della Repubblica 23 luglio 1998 n. 323.

    PROVA ORALE: Per la disciplina non linguistica, il cui insegnamento sia stato effettuato con la metodologia CLIL, il colloquio potrà accertare anche in lingua straniera le competenze disciplinari acquisite, qualora il relativo docente venga a far parte della Commissione di esame in qualità di membro interno.

    Nota CLIL

    Il decreto

    Fonte: Orizzonte Scuola (30 luglio 2014)

     
    .
  6.  
    .
    Avatar

    Tecnologicamente avanzato

    Group
    Moderator
    Posts
    15,617

    Status
    Offline
    Scuola: valutazione performance da settembre. Nuova maturità, una materia in inglese

    Partirà a settembre 2014 il piano nazionale per la valutazione della scuola insieme all'ultima parte della legge Gelmini che prevede l'insegnamento di una materia in lingua straniera che potrà essere oggetto di esame alla nuova maturità del 2015. Tante, quindi, le novità cui gli studenti dovranno abituarsi a partire dal prossimo settembre.

    Valutazione scuola: non solo Invalsi

    La valutazione della scuola non si limiterà al solo quiz degli Invalsi a cui anche ora vengono sottoposti gli studenti di II e V elementare, di III durante l'esame, e di II superiore. Da settembre la valutazione della scuola avverrà attraverso una vera e propria scheda che caratterizzerà i punti di forza e quelli deboli di ogni istituzione scolastica delineando una vera e propria "carta d'identità" della scuola che conterrà autovalutazioni di dirigenti e docenti. Questi ultimi saranno responsabili di delineare un scala del proprio operato marcando successi ed insuccessi anche in base all'andamento degli studenti partendo dal loro background familiare ed economico. Per approfondire Valutazione degli istituti scolastici, si parte a settembre 2014. Come si articolerà?

    Seguici anche su FaceBook. Lo fanno già in 120mila

    Valutazione scuole, più soldi a chi va male

    La professoressa Ajello, presidente dell'Invalsi, spiega che "E’ un’idea di valutazione che sottolinea il protagonismo di insegnanti e dirigenti come professionisti in grado di dare conto autonomamente del proprio lavoro Occorre tuttavia evitare che la richiesta di predisporre il report di autovalutazione venga vissuta dalle scuole come l’ennesimo adempimento burocratico. Ciò porterebbe il processo di valutazione su un itinerario fallimentare". La carta d'identità delle scuole, che conterrà anche i risultati dei test Invalsi, permetterà di capire le performance degli studenti e della scuola stessa, dovrà essere accessibile a tutti, studenti, famiglie, docenti e dirigenti e proprio per questo motivo il ministero sta cercando di studiare un format per rendere le informazioni reperibili a tutti. Un tassello imprescindibile della valutazione della scuola sarà dato dagli ispettori, fortemente voluto dall'ex sottosegretario Ugolini ma rimasto inattuato. La valutazione esterna di una istituzione scolastica permette una visione oggettiva: studenti, dirigenti, docenti e istituzione stessa non possono essere osservati soltanto dall'interno, ma vanno "giudicati" anche dall'esterno da occhi che non siano coinvolti in essa. Il ministro Giannini, a tal proposito, ha ribadito "Valutazione, autonomia e merito, ecco i pilastri su cui voglio rinnovare la scuola italiana".

    Nuova maturità anche in inglese

    Debutta sempre a settembre l'ultima parte della Riforma Gelmini, quella che prevede l'insegnamento di una materia, nell'ultimo anno delle scuole superiori, in lingua straniera. Come dispone la riforma:"Nel quinto anno (dei licei) è impartito l'insegnamento in lingua straniera di una disciplina non linguistica compresa nell'area delle attività obbligatorie per tutti gli studenti. Tale insegnamento è attivato in ogni caso nei limiti degli organici a legislazione vigente". Nella nuova maturità questa novità potrebbe portare all'esposizione della materia in oggetto in lingua straniera, per dimostrare le competenze acquisite. Per approfondire: CLIL. Il decreto con le istruzioni, compresi Esami di Stato

    Fonte: Patrizia del Pidio (01 agosto 2014)

    52rzRPw
     
    .
  7.  
    .
    Avatar

    Tecnologicamente avanzato

    Group
    Moderator
    Posts
    15,617

    Status
    Offline
    CLIL esteso anche a primaria e secondaria I grado?

    Potrebbe essere questa una delle novità delle novità delle linee guida che verranno presentate dal premier Renzi al Consiglio dei Ministri di venerdì 29 agosto 2014.

    Certamente l'emergenza apprendimento delle lingue straniere sarà centrale nei provvedimenti da adottare, se si considera che l'ultimo indice di conoscenza della lingua inglese, elaborato da EF (Education First) ci colloca al penultimo posto in Europa e al 32esimo posto su 60 su scala mondiale.

    In Europa l'insegnamento delle lingue inizia sempre più presto, la media è comunque tra i 6 e i 9 anni. In Europa lo studio delle lingue inizia sempre più presto, ma i docenti non studiano all'estero. Inglese la lingua più studiata

    E allora percorsi di apprendimento precoci della lingua straniera nella scuola dell'infanzia, e rafforzamento della metodologia CLIL per insegnare una materia non in italiano anche alla primaria riqualificando maestre e docenti potrebbe essere la via imboccata dalle strategie di riforma del nuovo Governo.

    Segui su Facebook le news della scuola

    Il CLIL è l'insegnamento in lingua di una disciplina non linguistica, e dal prossimo anno scolastico 2014/15 entrerà a regime nella scuola secondaria di II grado. Inutile nascondere le numerose difficoltà che nel corso degli anni ne hanno accompagnato l'iter. I docenti - in questa prima fase - potranno essere in possesso di una competenza linguistica di livello B2, ma a percorso ultimato dovrebbero raggiungere un livello C1.

    CLIL. Il decreto con le istruzioni, compresi Esami di Stato

    Al momento non è dato sapere di più sull'estensione del percorso anche agli ordini scolastici inferiori, sapremo venerdì.

    Fonte: Orizzonte Scuola (26 agosto 2014)

    EmoticonVillageVARIE%20(12)
     
    .
  8.  
    .
    Avatar

    Tecnologicamente avanzato

    Group
    Moderator
    Posts
    15,617

    Status
    Offline
    Insegnamento bilingue. E se facessimo come i Paesi Bassi dove si insegnerà una materia in lingua fin dalle elementari?

    Il Consiglio dei Ministri dei Paesi Bassi ha deciso di dare più spazio nelle scuole elementari per insegnare inglese, tedesco o francese intensivo in età precoce. Dal 1 ° agosto 2015, le scuole primarie saranno autorizzati a mettere da parte il 15% del loro tempo in classe per utilizzare una di queste lingue come mezzo di insegnamento.

    Non solo gli alunni potranno imparare l'inglese, per esempio, come materia del curriculum; si insegneranno materie, come la storia, per mezzo della lingua inglese. Questa decisione del Governo arriva in risposta alla aspirazione di scuole e genitori per dare ai bambini una formazione più internazionale.

    Un'esperienza positiva

    Più di 1.000 scuole primarie offrono l'apprendimento delle lingue straniere a partire dall'età dai 4 o 5 anni. Negli ultimi anni, alcune scuole hanno sperimentato l'uso delle lingue straniere come mezzo di istruzione in altre materie fino al 15% del tempo in aula.

    Progetto pilota di educazione bilingue

    Nel prossimo anno scolastico (2014/2015), un progetto pilota di cinque anni sarà lanciato in 12 scuole elementari olandesi dove il 30-50% del tempo in aula sarà accantonato per l'insegnamento per mezzo di inglese, tedesco o francese. Nel 2015, seguiranno altre otto scuole. Entro il 2019, se il progetto in queste 20 scuole avrà successo, l'insegnamento bilingue diventerà legge.

    Fonte: Orizzonte Scuola (28 agosto 2014)

    ibpLADmrxv1Ifa
     
    .
  9.  
    .
    Avatar

    Tecnologicamente avanzato

    Group
    Moderator
    Posts
    15,617

    Status
    Offline
    Avvio anno scolastico. CLIL: il prof. insegnerà in lingua. Siamo preparati?

    Il CLIL (insegnamento di discipline non linguistiche in lingua straniera) sarà nell'a.s. 2014/15 nel terzo, quarto, quinto anno dei Licei Linguistici e nel quinto anno dei Licei e degli Istituti tecnici.

    Per alcune realtà il proseguimento di un'esperienza già avviata negli anni precedenti, per altre realtà una nuova dimensione dell'insegnamento.

    Che - forse - parte con il piede sbagliato, se su Repubblica.it a lezioni non ancora avviate leggiamo "Io, costretta a insegnare in francese e meno brava dei miei alunni" la storia di una docente di italiano di un Liceo Classico che all'età di 55 anni ha partecipato alla formazione in servizio per i docenti, con i risultati di cui lei stessa è cosciente.

    In questa prima fase infatti, poichè pochi docenti hanno ancora conseguito il livello C1 di conoscenza della Lingua, il Ministero ha autorizzato che ad insegnare CLIL potesse essere anche il docente in possesso competenza linguistica di livello B2, impegnato nei percorsi formativi.

    Le modalità di attuazione

    Modalità di attuazione dell'insegnamento di una Disciplina non linguistica in lingua straniera

    Si suggerisce per l'avvio della metodologia CLiL una programmazione da parte del docente DNL concordata anche con l'insegnante di lingua straniera e/o ove presente, con il conversato re di lingua straniera e con l'assistente linguistico.

    Segui su Facebook le news del mondo della scuola

    Licei linguistici

    Si suggerisce in classe terza e quarta l'attivazione di norma del 50% del monte ore della disciplina veicolata in lingua straniera, in considerazione anche della necessità di dotare gli studenti della padronanza del linguaggio tecnico-specialistico della disciplina nella lingua italiana.

    Per quanto riguarda l'insegnamento di un'altra DNL in una diversa lingua straniera prevista a partire dal quarto anno, anche in questo caso si suggerisce l'attivazione di norma del 50% del monte ore della disciplina veicolata in lingua straniera.

    Con riferimento al quinto anno, per entrambe le DNL insegnate in due diverse LS, viene confermata l'attivazione di norma del 50% del monte ore della discipline veicolate in lingua straniera.

    Altri licei

    Si suggerisce l'attivazione in classe quinta preferibilmente del 50% del monte ore della DNL veicolata in lingua straniera

    Istituti tecnici

    Il Collegio dei docenti, nella sua autonomia, sceglierà la disciplina dell'area d'indirizzo del quinto anno in base ai criteri definiti e alle risorse disponibili, coinvolgendo anche gli insegnanti tecnico-pratici che stanno frequentando i corsi di formazione CLIL.

    Se non c'è il docente in possesso della necessaria competenza linguistica

    Nei casi di totale assenza di docenti di DNL in possesso delle necessarie competenze linguistiche e metodologiche all'interno dell'organico dell'Istituzione scolastica, si
    raccomanda lo sviluppo di progetti interdisciplinari in lingua straniera nell'ambito del Piano dell'Offerta Formativa, che si avvalgano di strategie di collaborazione e cooperazione all'interno del Consiglio di classe, organizzati con la sinergia tra docenti di disciplina non linguistica, il docente di lingua straniera e, ove presenti, il conversatore di lingua straniera e eventuali assistenti linguistici. Resta inteso che gli aspetti formali correlati alla valutazione rimangono di competenza del docente di disciplina non linguistica.

    Esame di Stato

    La DNL veicolata in lingua straniera costituirà oggetto d'esame nella terza prova scritta e nella prova orale come di seguito precisato:

    TERZA PROVA SCRITTA: La scelta della tipologia e dei contenuti da parte della Commissione terrà conto della modalità con le quali l'insegnamento di una disciplina non linguistica in lingua straniera tramite metodologia CLIL è stato attivato, secondo le risultanze del documento del Consiglio di classe di cui all'articolo 5, comma 2, del decreto del Presidente della Repubblica 23 luglio 1998 n. 323.

    PROVA ORALE: Per la disciplina non linguistica, il cui insegnamento sia stato effettuato con la metodologia CLIL, il colloquio potrà accertare anche in lingua straniera le competenze disciplinari acquisite, qualora il relativo docente venga a far parte della Commissione di esame in qualità di membro interno.

    Nota CLIL

    Il decreto

    Fonte: Orizzonte Scuola (14 settembre 2014)

    cR3nx
     
    .
  10.  
    .
    Avatar

    Tecnologicamente avanzato

    Group
    Moderator
    Posts
    15,617

    Status
    Offline
    Arriva la verifica competenze di inglese insegnanti scuola primaria. Costa 70 euro a candidato

    Accordo Miur - AICLU (Associazione Italiana Centri Linguistici Universitari) per la verifica delle competenze linguistiche degli insegnanti che nella scuola primaria dovranno essere impegnati nell'insegnamento della lingua inglese.

    Il Miur intende offrire alle istituzioni scolastiche impegnate nelle attività formative per lo sviluppo delle competenze linguistico - comunicative dei docenti di scuola primaria la disponibilità della Rete dei Centri Linguistici Universitari per supportare sul territorio le iniziative di formazione e le relative attestazioni di competenze linguistiche da rilasciare al termine dei corsi.

    Al fine di garantire l'efficacia del piano di formazione e di promuovere modalità comuni in tutto il territorio nazionale, i Centri Linguistici di Ateneo si impegnano, nel caso di mancato superamento positivo di una o massimo due abilità della prova finale, a far ripetere ai candidati, senza costi aggiuntivi per l'Amministrazione, la prova stessa solo con riferimento all'accertamento delle competenze parziali per le quali non si è avuto l'esito positivo.

    Segui su Facebook le news della scuola e partecipa alle conversazioni. Siamo in 137mila

    In tal caso la prova è ripetuta entro un arco di tempo compreso tra i 3 e 6 mesi dalla pubblicazione dell'esito della stessa e nelle medesima sede.

    La prova ha un costo, su tutto il territorio nazionale, di 70 euro a candidato per la verifica del raggiungimento delle competenze linguistico - comunicative (che ci auguriamo a carico della scuola).

    Vi sarà un monitoraggio per verificare l'uguaglianza su tutto il territorio nazionale degli strumenti e dei livelli utilizzati dai Centri linguistici Universitari per l'attestazione delle competenze linguistiche.

    Sottoscrizione dell'Accordo quadro MIUR-AICLU concernente il Piano di formazione linguistica e metodologico-didattica per i docenti di scuola primaria da impegnare nell'insegnamento della lingua inglese La nota

    Fonte: Orizzonte Scuola (18 settembre 2014)

    gif
     
    .
  11.  
    .
    Avatar

    Tecnologicamente avanzato

    Group
    Moderator
    Posts
    15,617

    Status
    Offline
    La Giannini a Radio2: il Clil arriverà in tutte le scuole primarie e i giornali prendono una cantonata

    Il ministro Giannini ha partecipato al programma radiofonico "Un giorno da Pecora" ieri su Rai Radio2 e tra le domande, fatte dai conduttori Sabelli, Fioretti e Lauro, c'è stata anche quella sulla possibilità dell'insegnamento dell'inglese nella scuola primaria a partire dal 2015.

    Quando i conduttori hanno detto alla Giannini che l'inglese alla primaria è già previsto, il ministro ha ribadito che c'è, ma solo in via sperimentale.

    Riteniamo che il ministro si riferisse al progetto Clil: più volte la Giannini nel corso del programma ha sostenuto che l'inglese debba avere un ruolo primario nell'istruzione, anche quando i conduttori hanno fatto sentire un breve intervento del premier Renzi in inglese, che presentava qualche errore.

    Alcuni giornali hanno travisato le parole della Giannini, intendendo le ore curriculari nella scuola, che esistono già da anni in tutto il ciclo della primaria.

    Il Clil nella scuola primaria è in effetti ad oggi sperimentale, ma con l'avvento della "Buona Scuola" arriverà nei programmi di studio di tutti gli studenti.

    AL momento il CLIL, metodo che permette di impartire una disciplina curricolare in lingua straniera ai ragazzi, è obbligatorio nella classe quinta degli istituti tecnici e dei licei; l'estensione a partire dalla scuola primaria e in quella secondaria di primo grado servirà a rafforzare l’apprendimento della lingua straniera orizzontalmente tra i diversi indirizzi e verticalmente tra i diversi cicli, cercando di far raggiungere ai ragazzi un apprendimento di livello almeno B2 alla fine degli studi.

    Fonte: Orizzonte Scuola (19 settembre 2014)

    gif
     
    .
  12.  
    .
    Avatar

    Tecnologicamente avanzato

    Group
    Moderator
    Posts
    15,617

    Status
    Offline
    Giannini: Clil già dalla prima elementare. Investire su formazione dei docenti

    Il Ministro Giannini fa il punto sull'insegnamento con metodologia CLIL sin dalle prime classi della scuola primaria. Una sfida per la quale sarà necessario formare adeguatamente gli insegnanti.

    La scorsa settimana il Ministro aveva partecipato al programma radiofonico "Un giorno da Pecora" ieri su Rai Radio2 e tra le domande, fatte dai conduttori Sabelli, Fioretti e Lauro, cra stata anche quella sulla possibilità dell'insegnamento dell'inglese nella scuola primaria a partire dal 2015

    Alcuni giornali hanno travisato le parole di risposta del Ministro, non conoscendo la distinzione tra ore curricolari di inglese (presenti in ordinamento nella scuola primaria ormai da anni) e l'insegnamento CLIL (cioè l'insegnamento in lingua di discipline non linguistiche), che è invece in forma solo sperimentale. Ne è scaturito un pasticcio, al quale abbiamo cercato di rimediare, per gli addetti ai lavori, con il nostro puntuale articolo La Giannini a Radio2: il Clil arriverà in tutte le scuole primarie e i giornali prendono una cantonata

    Oggi Il Ministro, presente alla conferenza sul multilinguismo a Firenze, ha ribadito quanto già da noi correttamente indicato: "Abbiamo introdotto la seconda lingua anche attraverso la modalita' clil, gia' in seconda elementare, ma possiamo arrivare anche alla prima elementare"

    Segui su Facebook le news della scuola e partecipa alle conversazioni. Siamo in 139mila

    Rimane il problema della formazione dei docenti. "C'e' la necessità - ha aggiunto Giannini - di avere piu' docenti con una preparazione specifica, molti hanno un certificato in lingua come altra materia, ad esempio un professore che insegna fisica, ma ha c2 di inglese"

    L'idea del Ministro, ad oggi, fa i conti con una realtà ben diversa, quella in cui si è reso impossibile avere dei docenti con formazione a livello C1 della lingua, e quindi per l'a.s. 2014/15 è stato considerato sufficiente il livello B2, in attesa del completamento dei corsi. Avvio anno scolastico. CLIL: il prof. insegnerà in lingua. Siamo preparati?

    L'agenzia Asca riferisce inoltre "il bilinguismo o il multinguismo e' un obiettivo irrinunciabile. Il nostro Stato non puo' tirarsi indietro. Il 50% dei cittadini europei dichiara di utilizzare, e solo occasionalmente, una seconda lingua. A livello italiano, a partire della scuola primaria, bisogna garantire un insegnamento diffuso, studiare anche attraverso una lingua straniera. Altro tema e' la mobilita'. Le lingue si imparano con metodologia corretta e mobilita' tra parlanti, la full immersion. L'Itali e' un contesto di raro monolinguismo, nel quadro dell'Unione Europea".

    Fonte: Orizzonte Scuola (25 settembre 2014)

     
    .
  13.  
    .
    Avatar

    Tecnologicamente avanzato

    Group
    Moderator
    Posts
    15,617

    Status
    Offline
    Scuola: inglese e lingue straniere, ecco gli obiettivi della Giannini

    Compresa l’importanza dello studio approfondito della lingua inglese e delle lingue straniere in generale, il ministro Giannini ha deciso di puntare su un potenziamento dello studio di queste materie proponendole in modo più diffuso fin dall’infanzia.

    Più lingue nella scuola

    Il ministro Giannini ha parlato di una nuova alfabetizzazione oltre che della lingua madre anche di lingue straniere e di nuovi linguaggi.

    La questione chiave per rendere gli italiani cittadini di quell’Europa di cui fanno parte sarebbe proprio il multilinguismo E proprio ieri, partecipando ad un convegno organizzato a Palazzo Vecchio a Firenze, il ministro dell’Istruzione ha rilevato che nella “Buona Scuola” oltre ad esserci le lingue al centro della riforma dell’istruzione ci sono anche le competenze degli insegnanti al riguardo, come certificati internazionali e doppi diplomi.

    L’Italia non eccelle nello studio delle lingue, il 62% della popolazione non parla una seconda lingua e in questa impresa del multilinguismo, che è il nostro passaporto per il mondo, si parte davvero dal basso.

    Potenziamento della lingua inglese
    Si inizia da quello che già si insegna, quindi la lingua inglese cui si intende potenziare l’insegnamento. Se ottenere il multilinguismo è un obiettivo più difficile, si punta almeno al bilinguismo cerando di potenziare l’insegnamento della lingua inglese fin dalle scuole elementari.

    Attraverso l’introduzione della modalità Clil dalla seconda elementare, ovvero l’insegnamento di una materia curriculare in lingua inglese. Si punta, però, ad arrivare a portare il Clil fino alla prima elementare ma si necessita di insegnanti con una formazione e una certificazione "molti hanno un certificato in lingua come altra materia, ad esempio un professore che insegna fisica, ma ha c2 di ingle-se." e “Il bilinguismo o il multinguismo sono un obiettivo irrinunciabile il nostro Stato non può tirarsi indietro. Il 50% dei cittadini europei dichiara di utilizzare, e solo occasionalmente, una seconda lingua.A livello italiano, a partire della scuola primaria, bisogna garantire un insegnamento diffuso e studiare anche attraverso una lingua straniera” ha affermato il ministro.

    Inglese nella scuola dell’Infanzia?
    Non vi è alcuna misura governativa che nella scuola dell’infanzia fa in modo che si insegni la lingua inglese. Tutti sanno che nell’età dell’infanzia il cervello dei bambini riesce ad acquisire molto più facilmente, soprattutto le lingue straniere.

    Basterebbe ascoltare una lingua straniera per impararla facilmente, almeno questo dicono studi e ricerche. Da ottobre 2013 il MIUR avrebbe dovuto adoperarsi per fare in modo che l’apprendimento dell’inglese avvenisse già a partire dalla scuola dell’infanzia per una proposta del Movimento 5 Stelle, che ancora non è stata presa in considerazione.

    Fonte: Orizzonte Scuola (26 settembre 2014)

     
    .
  14.  
    .
    Avatar

    Tecnologicamente avanzato

    Group
    Moderator
    Posts
    15,617

    Status
    Offline
    CLIL: come sta andando? Piattaforma candidatura insegnanti

    Miur risponde sul CLIL (insegnamento in lingua straniera di una disciplina non linguistica nell'ultimo anno di scuola secondaria superiore) all'interrogazione dell'On. Carocci.

    L'On. Carocci chiedeve di conoscere se, ad oggi, tutte le scuole secondarie di secondo grado siano adeguatamente attrezzate per l'insegnamento in lingua straniera di una disciplina non linguistica attraverso la metodologia CLIL, come previsto dai regolamenti di riordino degli istituti tecnici e dei licei, approvati rispettivamente con i decreti del Presidente della Repubblica n. 88 e n. 89 del 15 marzo 2010, e se le stesse dispongano di un adeguato numero di docenti formati a tale scopo.

    La risposta del Ministero può essere considerata "diplomatica", se non addirittura elusiva, in quanto cita solo la normativa, rimanda al monitoraggio del 2013 ed invita comunque gli insegnanti ad iscriversi sull'apposita piattaforma.

    Segui su Facebook le news della scuola e partecipa alle conversazioni. Siamo in 148mila

    Il riferimento principale rimane la nota prot. n. 4969 del 25 luglio 2014 con la quale sono state fornite le istruzioni applicative (Norme transitorie) per il corrente anno scolastico.

    Per quanto riguarda il monte ore dell'insegnamento disciplinare da veicolare in lingua straniera, il Ministero ha offerto la possibilità a tutti i docenti, anche se ancora impegnati nei percorsi formativi, di avviare progressivamente l'implementazione del la metodologia CLIL nelle proprie classi in modo flessibile e graduale. Tuttavia, ciò non impedisce a coloro che si troveranno nelle condizioni ottimali per ampliare il monte ore di insegnamento in lingua straniera, di attuare una implementazione più ampia ed incisiva della metodologia.

    In riferimento, poi, alle figure preposte all'insegnamento CLIL, le norme transitorie di cui alla nota più volte citata individuano la costituzione di veri e propri team CLIL – a cui partecipano il docente della disciplina non linguistica, il docente di lingua straniera e l'eventuale conversatore di lingua straniera o assistente linguistico – finalizzati allo scambio e al rafforzamento delle reciproche competenze. La sinergia all'interno del team CLIL è ancora più funzionale nei casi di carenza di personale pienamente formato nella nuova metodologia.

    Quanto al monitoraggio delle iniziative progettuali e formative intraprese in questi ultimi anni, esso è consultabile nel sito del Miur.

    Infine, per quanto riguarda la rilevazione dei bisogni formativi dei docenti, la Direzione generale per il personale scolastico ha costituito e implementato una piattaforma ad hoc (link www.miurambientelingue.it/indexCLIL.php) per raccogliere le candidature dei docenti dei licei ed istituti tecnici di tutto il territorio nazionale, da avviarsi gradualmente alla formazione CLIL in base all'attivazione a regime dei vari percorsi formativi, sia di tipo linguistico che di tipo metodologico.

    Fonte: Orizzonte Scuola (17 ottobre 2014)

    gif
     
    .
  15.  
    .
    Avatar

    Tecnologicamente avanzato

    Group
    Moderator
    Posts
    15,617

    Status
    Offline
    Il MIUR costretto ad abbassare i requisiti di competenza linguistica per insegnare il CLIL: da C1 a B1

    Il CLIL, la metodologia didattica con cui si insegna in lingua una materia non linguistica, quest'anno è obbligatorio per il V anno dei licei e degli istituti tecnici, dopo l'avvio sperimentale nei linguistici dove parte già dalla III.

    Obiettivo del CLIL è portare gli studenti durante il proprio percorso di studi ad apprendimento di almeno livello B2 per la lingua straniera principale. Per questo nella riforma di Renzi si parla di cominciare il percorso già alla scuola primaria, proseguire alle medie avendo cura però di potenziare le competenze dei docenti "attraverso un potenziamento del Piano di Formazione" .

    Il problema sembra essere proprio questo: oltre all'abilitazione nella propria materia specifica, il docente deve possedere una certificazione linguistica alta, il C1, e una formazione specifica in CLIL. Purtroppo però non è facile trovare docenti che abbiano questi requisiti, anche per i ritardi del MIUR nell'attivare i promessi corsi di formazione, alcuni sono partiti solo durante lo scorso anno.

    Pertanto, considerata l'obbligatorietà del percorso, per forza di cose il MIUR ha ridimensionato i requisiti, abbassando i livelli di conoscenza della lingua straniera richiesti: oggi per insegnare il CLIL basta il livello B2, quello cioè richiesto alla maturità e confermato anche nella riforma "La buona scuola".

    Il livello scende ulteriormente al B1 se il docente interessato sta frequentando un corso di formazione; il livello B1 è quello richiesto alla fine del biennio delle superiori.

    La nota Miur del 25 luglio 2014 afferma infatti

    "L'avvio graduale, attraverso moduli parziali, può essere sperimentato anche dai docenti comunque impegnati nei percorsi di formazione per acquisire il livello B2."

    Ad oggi però non c'è un monitoraggio a livello nazionale sul numero dei docenti attualmente impegnati in moduli CLIL con sola competenza B1.

    La mancanza di reperibilità, scrive in un articolo ItaliaOggi, è anche dovuta all'impegno richiesto per insegnare in lingua straniera, impegno che scoraggia anche chi i requisiti per insegnare li ha: non c'è infatti nessun riconoscimento aggiuntivo della propria specializzazione e del proprio lavoro.

    Fonte: Orizzonte Scuola (04 novembre 2014)

    iHmxYpw
     
    .
66 replies since 22/12/2010, 16:33   2699 views
  Share  
.