Formazione docenti (lingua straniera e CLIL)

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    Chi insegnerà secondo la metodologia CLIL nell'a.s. 2012/13?

    Il Clil, l'insegnamento di una disciplina non linguistica in lingua straniera, previsto dall'art. 14 del dm n. 249/10, la cui attuazione era prevista per l'a.s. 2012/13, sembra essere caduto nel dimenticatoio delle stanze ministeriali.

    Gli unici riferimenti in nostro possesso sono il decreto ministeriale pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 24 dicembre 2011, che definisce le caratteristiche e le modalità di attuazione presso le Università Il decreto e poi la nota di avvio dei corsi.

    L'INDIRE ha poi emanato avviso pubblico per la presentazione di proposte per la realizzazione di corsi di perfezionamento (di 20 CFU) per l'insegnamento di discipline non linguistiche (DNL) in lingua straniera secondo la metodologia CLIL.
    Destinatari dell'Invito sono le strutture di università statali nonché di università non statali legalmente riconosciute ed autorizzate a rilasciare titoli accademici relativi all'ordinamento universitario di valore legale identico a quelli rilasciati dalle università statali, che si renderanno disponibili all'organizzazione dei corsi di perfezionamento per l'insegnamento di discipline non linguistiche in lingua straniera secondo la metodologia CLIL (i corsi saranno riservati a docenti in servizio nei Licei linguistici).

    Tutto questo accade ad agosto 2012, di conseguenza sembra impossibile continuare a parlare di CLIL per l'a.s. 2012/13.

    Il quesito viene lanciato da una collega nel nostro forum.

    "In questo momento dirigenti scolastici e insegnanti sono alle prese col dubbio amletico: dovremmo rispettare la previsione di legge e avviare il Clil nelle terze classi dei Licei LInguistici con docenti resisi disponibili ma non formati oppure - considerato che le nozze con i fichi secchi non si possono fare - far finta che la norma non ci sia e organizzare cattedre e corsi in modo tradizionale?".

    A nostro parere non è possibile attivare il CLIL in via ordinaria, ma rimarranno le sperimentazioni già in atto.

    La scadenza del 10 agosto 2012 per l'avvio delle procedure dei corsi di perfezionamento fa presumere infatti che nel corso dell'a.a. 2012/13 si svolgeranno i corsi per fomare i docenti che solo dall'a.s. 2013/14 potranno essere effettivamente impegnati nelle classi dei Licei Linguistici.

    Fonte: Orizzonte Scuola (05 settembre 2012)

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    Piano di formazione inglese insegnanti scuola primaria: chi è obbligato e chi no, 150 ore di diritto allo studio

    Il Ministero ha pubblicato due note relative al 1° e 2° contingente per il Piano di formazione per lo sviluppo delle competenze linguistico-comunicative e metodologico-didattiche degli insegnanti di scuola primaria. Indicazioni sul personale obbligato a concludere il percorso, sulle adesioni volontarie, sulle 150 ore di permessi per diritto allo studio.

    La nota n. 6845 del 19 settembre 2012 ricorda che la precedente nota del 04 aprile 2012 riguarda esclusivamente i corsi del secondo contingente, mentre i docenti del 1° contingente che hanno iniziato la formazione nei mesi di giugno e dicembre 2010 e che stanno frequentando la seconda e terza annualità, sono tenuti a completare il percorso formativo per non creare aggravi di spesa all'amministrazione.

    I docenti potranno usufruire nell'a.s. 2012/13 delle 150 ore di permessi per il diritto allo studio.

    La nota (file PDF)

    La nota n. 6846 del 19 settembre 2012 si riferisce alla modalità di verifica di effettivi iscritti al 2° contingente. Dalla piattaforma SIDI sarà possibile verificare eventuali rinunce o nuove adesioni.

    La nota (file PDF)

    Vi invitiamo a leggere anche la nota del 04 luglio 2012, che ha definito l'ambito di volontarietà dei corsi di formazione.

    La nota

    Il problema rimane per i docenti neo immessi in ruolo nell'a.s. 2012/13, i quali all'atto dell'immissione in ruolo hanno dovuto sottoscrivere l'obbligo di partecipazione al primo corso utile di formazione.

    Obbligo formazione inglese per neo immessi in ruolo 2012?

    Fonte: Orizzonte Scuola (20 settembre 2012)

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    La FLC chiede ritiro della nota su obbligatorietà corsi di formazione lingua inglese per i docenti del primo contingente

    Secondo la FLC CGIL la nota 6845 del 19 settembre 2012 nella quale il MIUR ribadisce che i 5.140 docenti del 1° contingente che hanno iniziato la formazione nei mesi di giugno e dicembre 2010 e che stanno frequentando la seconda o la terza annualità dei corsi sono tenuti a completare il percorso formativo costituisce un passo indietro rispetto la nota 5092 del 4 luglio 2012.

    Quest'ultima infatti:
    1. affermava con chiarezza la volontarietà della partecipazione;
    2. proponeva dei criteri condivisibili di individuazione dei docenti destinatari dell'offerta;
    3. prevedeva che i docenti che non superano l'esame conclusivo potranno frequentare ulteriori corsi del Piano in oggetto solo su esplicita richiesta e in assenza di altre richieste di aventi diritto.

    Alla luce di queste considerazioni la FLC invita l'Amministrazione a ritirare la nota 6845.

    La FLC CGIl rinnova inoltre la richiesta di formazione anche per il personale precario.

    Piano di formazione inglese insegnanti scuola primaria: chi è obbligato e chi no, 150 ore di diritto allo studio

    Fonte: Orizzonte Scuola (28 settembre 2012)

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    Insegnare in lingua una disciplina non linguistica: chi centrerà l'obiettivo?

    Con l'entrata in vigore della Riforma della Scuola Secondaria di II grado arriverà anche il CLIL (Content and Language Integrated Learning): in pratica si userà una lingua straniera per l'apprendimento di una disciplina non linguistica, scelta tra una di quelle inserite nel piano di studi scolastico. In verità non è un'esperienza nuovissima: quali sono stati i limiti e quali i risultati in termini di apprendimento e di qualità dell'insegnamento?

    Nei nuovi quadri orario dei licei previsti dalla riforma il CLIL è annunciato così: "È previsto l’insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non linguistica (CLIL) compresa nell’area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell’area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse annualmente assegnato."

    In pratica, il CLIL sarà attivato in base alla disposizione in organico di docenti che, sempre secondo la normativa, cioè la bozza di riforma del reclutamento degli insegnanti, dovranno avere particolari competenze linguistiche; infatti l'art.14 recita

    "Le università nei propri regolamenti didattici di ateneo possono disciplinare corsi di perfezionamento per l’insegnamento di una disciplina non linguistica in lingua straniera. Ai predetti corsi accedono gli insegnanti in possesso di abilitazione e di competenze certificate nella lingua straniera di almeno Livello C1 del “Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue” pubblicato nel 2001 dal Consiglio d’Europa.
    2. I percorsi formativi di cui al comma 1 sono istituiti per la scuola secondaria di secondo grado e prevedono l’acquisizione di almeno 60 crediti formativi comprensivi di un tirocinio di almeno 300 ore pari a 12 crediti formativi universitari.
    3. Per garantire uniformità tra i predetti corsi, le università si adeguano ai criteri stabiliti dal Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca con proprio decreto, sentito il Consiglio universitario nazionale.
    4. A conclusione del corso, al candidato che supera con esito favorevole l’esame finale è rilasciato il certificato attestante le acquisite competenze per l’insegnamento di
    una disciplina non linguistica in lingua straniera."

    Ciò vuol dire che le competenze di un docente CLIL sono di livello C1, cioè livello avanzato. Ecco che cosa prevede il livello C1 secondo il Portfolio Europeo delle lingue:

    Abilità:
    Comprendere testi e discorsi lunghi, complessi su argomenti astratti, estranei al proprio settore, ricchi di espressioni idiomatiche
    scrivere testi chiari, efficaci, su argomenti complessi
    esprimersi con chiarezza, precisione, scioltezza, con buona padronanza di vasto repertorio lessicale
    fornire esposizioni chiare, precise di argomenti complessi

    Competenze:
    comprendere testi complessi, lunghi
    esprimersi con scioltezza, efficacia anche per scopi sociali, professionali

    Fin qui la normativa.

    Riepilogando: si possono attivare corsi CLIL in una delle materie non linguistiche del quinto anno dei licei, tenuti da docenti già presenti in organico, che abbiano però una competenza elevata nella lingua straniera, minimo C1.

    Ora la domanda sorge spontanea: chi ha queste competenze oggi nella scuola italiana? O meglio quanti insegnanti hanno questo tipo di competenza? E quali docenti poi potrebbero essere chiamati all'appello per formarsi e quindi insegnare in lingua straniera?

    Ecco quali potrebbero essere le discipline o meglio, quali sono state finora quelle scelte nelle sperimentazioni del CLIL: Elettrotecnica, Elettronica, Sistemi Automatici, Matematica, Fisica, Latino, Storia, Geografia, Scienze, Educazione Fisica, Religione, Filosofia, Lettere, Laboratorio di Fisica, Chimica, Chimica agraria, Disegno e Cartografia, Tecniche di Gestione ed elementi di Legislazione, Tecniche di produzione animale, Biologia applicata, Diritto Economia aziendale, Scienze della Natura e Scienze della Terra.

    Considerato che la normativa prevede che il CLIL sia attivato solo nei Licei, le materie potrebbero essere altre da queste a seconda degli indirizzi.

    Le sperimentazioni sul CLIL portate avanti dalle scuole fino ad oggi non hanno quasi mai previsto che il docente CLIL sia solo in classe, cioè tutte le sperimentazioni sono in compresenza col docente di lingua straniera.

    Questo lavoro di équipe non si svolge soltanto nelle ore di presenza in classe, ma anche nella risoluzione di un altro problema inerente all'insegnamento: la scelta dei testi da adottare e dei materiali da proporre. Infatti, non esistono testi ad hoc su cui lavorare, ma il materiale deve essere ricercato e rielaborato in modo da essere reso fruibile agli studenti, il cui livello di partenza, perlopiù , si attesta su livelli di competenza B1, che corrisponde più o meno a questo "È in grado di comprendere i punti essenziali di messaggi chiari in lingua standard su argomenti familiari che affronta normalmente al lavoro, a scuola, nel tempo libero, ecc. Se la cava in molte situazioni che si possono presentare viaggiando in una regione dove si parla la lingua in questione. Sa produrre testi semplici e coerenti su argomenti che gli siano familiari o siano di suo interesse. È in grado di descrivere esperienze e avvenimenti, sogni, speranze, ambizioni, di esporre brevemente ragioni e dare spiegazioni su opinioni e progetti." Quindi un livello non eccelso.

    La codocenza però potrebbe non essere prevista dalla normativa (dico potrebbe perché gli articoli di normativa che ho citato sono tutto ciò che possediamo sul CLIL finora), in quanto la codocenza potrebbe risultare molto costosa, soprattutto perché per il docente di lingua si tratterebbe di fare altre ore aggiuntive oltre quelle che fa per l'insegnamento in lingue, né si può chiamare un altro docente e pagarlo, visto che bisognerà disporre solo dell'organico già assegnato.

    Altro nodo problematico che potrebbe essere sollevato è quello della valutazione: cioè se valutare il contenuto, come dovrebbe essere, o l'esposizione in lingua.

    Se il docente è quello della materia veicolata, la risposta sembrerebbe facile: il contenuto.Lo studente deve conoscere la materia ed essere valutato su quella, perché le competenze linguistiche vengono valutate nell'ora di lingua, quindi il docente di inglese, pur avendo lavorato in equipe, non avrebbe molto diritto di parola nella valutazione, in questo caso.

    Ma il CLIL non si attiva anche per aumentare le competenze linguistiche?
    Altro punto ancora non chiaro. La normativa parla di una disciplina,cioè di un intero programma su quella disciplina probabilmente, ma finora la sperimentazione ha lavorato solo su parti di una o più discipline, su moduli per intenderci, non su tutto un programma disciplinare, quindi non abbiamo riscontri su un tale tipo di attività.

    E i risultati di queste sperimentazioni?

    In linea di massima sembrano essere soddisfacenti, sia per i ragazzi che risulterebbero essere più attenti alle spiegazioni e più curiosi e divertiti, ed anche per i docenti, che una volta superato l'impatto iniziale, si sono dimostrati abbastanza soddisfatti, specialmente coloro che hanno ricevuto l'aiuto di docenti esperti formatori, che li hanno guidati nel lavoro di équipe, come è avvenuto per la sperimentazione in Friuli.

    Le sperimentazioni sono nate per lo più su base volontaria dei docenti di lingue, che per primi hanno proposto questo tipo di attività, riuscendo a trascinare con il loro entusiasmo anche Presidi e Collegio Docenti.

    Ma cosa succederà quando quest'esperienza sarà imposta dall'alto della Riforma? Abbiamo quattro anni per prepararci a rispondere a questo interrogativo.

    Fonte: Giulia Boffa (16 febbraio 2010)

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    CLIL: matematica in Tedesco, Spagnolo e Inglese

    Tre nuovi articoli nel nostro blog dedicato alla matematica, tre documenti utili per il CLIL.

    CLIL Tedesco – Lineare Gleichungen
    Bestimmen Sie die Lösungsmengen folgender Gleichungen in Q.

    CLIL Spagnolo – Sistema de ecuaciones lineales
    Plantea los siguientes problemas y resuélvelos.

    CLIL Inglese – Problemi sui quadrilateri
    Problem 1. Prove that the diagonals of a square are perpendicular to each other.

    Fonte: Il Lametino (11 novembre 2012)

     
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    CLIL Operating System

    CLIL Operating System realizzato c/o ITE "Romanazzi" di Bari dalle Prof.sse Daniela Decembrino e Antonella Acquaviva.

    Scarica il lavoro (file PDF)

    Fonte: Orizzonte Scuola (12 novembre 2012)

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    Da quest' anno scolastico nelle classi terze di tutti i licei linguistici una materia insegnata in lingua straniera secondo la metodologia Clil

    Al via la formazione dei docenti. Domani convegno al Miur con esperti nazionali e internazionali

    Un passo importante verso l'internazionalizzazione della scuola italiana: è il CLIL Content and Language Integrated Learning), la metodologia che prevede, da quest'anno scolastico, l'insegnamento di una materia in lingua straniera in modo graduale nelle classi terze dei Licei Linguistici. A seguire saranno coinvolte le
    classi successive e le classi quinte degli altri Licei e degli Istituti Tecnici. Sulle modalità di attuazione sono in preparazione apposite norme transitorie e linee guida.

    L'Italia è stato il primo Paese ad avere inserito questa importante innovazione metodologica nell'ordinamento, grazie alla Riforma delle Scuole Superiori del 2010 che ha disegnato i nuovi Licei e gli Istituti Tecnici.

    Nell'anno scolastico 2013/2014 nelle classi quarte dei Licei Linguistici la didattica si svilupperà con una seconda disciplina insegnata in un'altra lingua straniera. In tutti gli altri Licei e negli Istituti Tecnici, gli insegnamenti CLIL saranno attivati nelle classi quinte nell'anno scolastico 2014/2015.

    "L'insegnamento in lingua straniera anche nei Licei Linguistici - ha dichiarato il Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca Francesco Profumo - oltre che in alcune facoltà universitarie, è importante perché aiuta i nostri studenti a munirsi di quelle conoscenze e competenze linguistiche che si riveleranno
    strategiche nel loro futuro professionale. Il mercato del lavoro, infatti, sarà sempre più a dimensione europea e quindi la scuola deve essere capace di corrispondere a queste aspettative".

    Seminario di studio "La metodologia Clil nei Licei linguistici"

    Il Sottosegretario Elena Ugolini, con delega all'internazionalizzazione, ha promosso, con la Direzione Generale per gli Ordinamenti scolastici e per l'Autonomia scolastica, un seminario che si terrà domani mercoledì 28 novembre dalle ore 9.30 alle 17.30 presso la Sala Comunicazione del Miur. I principali attori di questa innovazione metodologica si confronteranno alla presenza di esperti nazionali e internazionali tra cui il Dott. David Marsh, ideatore del termine CLIL e la Prof.ssa Carmel Mary Coonan, autrice di importanti testi su questa metodologia.

    La formazione dei docenti

    Per l'avvio dell'insegnamento in lingua straniera è fondamentale la formazione dei docenti. L'anno scorso sono stati 16.000 gli insegnanti che hanno dato la disponibilità alla frequenza dei corsi. Quest'anno scolastico si parte con la formazione dei docenti dei Licei Linguistici: sono circa 1.000 quelli che frequenteranno i corsi metodologico-didattici presso le università e 2.750 quelli che frequenteranno i corsi linguistici. Altri 2.500 docenti saranno coinvolti nella formazione a partire dal 2013-2014.

    Sono state definite inoltre le Università nelle quali si svolgeranno i percorsi formativi che offrono 50 corsi di inglese, francese, tedesco e spagnolo finalizzati al conseguimento della certificazione linguistica di livello C1 del Quadro Comune Europeo di riferimento per le lingue e 30 corsi di perfezionamento metodologico-didattico.

    I corsi sono destinati sia ai docenti a tempo indeterminato sia a quelli a tempo determinato dei Licei Linguistici, i primi a iniziare con l'attivazione del CLIL nel corrente anno scolastico 2012/13.

    Per gli insegnanti il percorso rappresenta un' opportunità di crescita professionale che non è limitata al solo potenziamento della lingua straniera e all'apprendimento della metodologia CLIL, ma che sviluppa anche le seguenti competenze:
    ■ elaborazione di materiali in lingua straniera, a partire dalle risorse presenti in rete;
    ■ studio della didattica attraverso le Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione (TIC), anche con l'utilizzo delle Lavagne interattive multimediali;
    ■ partecipazione a network internazionali di docenti CLIL attraverso scambio di materiali ed esperienze.

    Al termine del percorso formativo è offerta ai docenti la possibilità di una borsa di studio all'estero Comenius finanziata con fondi europei.

    Fonte: MIUR (27 novembre 2012)

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    Insegnamento di discipline non linguistiche (DNL) in lingua straniera secondo la metodologia CLIL nei Licei Linguistici - Norme transitorie

    Con nota del 16 gennaio 2013 il Miur indica le norme transitorie su: requisiti per l’insegnamento di una disciplina non linguistica in lingua straniera, modalità di attuazione dell’insegnamento, organi e figure di riferimento, la Rete dei Licei Linguistici.

    Il documento completo su www.diventareinsegnanti.orizzontescuola.it

    Fonte: Orizzonte Scuola (17 gennaio 2013)

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    British Institutes, piena validità delle certificazioni

    Il British Institutes ci comunica la piena validità delle certificazioni rilasciate fino alla data di pubblicazione dell'elenco degli enti certificatori del 12/07/2012. Possibile aggiornamento in "anagrafe professionalità docenti".

    In relazione alla Certificazione delle competenze linguistico-comunicative in lingua straniera dei docenti, con Prot. n. AOODGPER. 206 dell’11.01.2013 (file PDF) della Direzione Generale per il Personale Scolastico del MIUR è stata ribadita la “piena validità delle certificazioni rilasciata dal British Institutes fino alla data di pubblicazione dell'elenco del 12/07/2012.

    Ricorda, inoltre, che, in occasione, dell'apertura di Istanze Online per la presentazione della domanda come commissario o presidente per il concorso a cattedra DDG n. 82 del 24 settembre 2012, è possibile, fino a data scadenza presentazione della domanda per il concorso, aggiornare l'anagrafe professionalità docenti con la certificazione linguistica conseguita.

    Fonte: Orizzonte Scuola (31 gennaio 2013)

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    Enti certificatori delle competenze in lingua straniera del personale scolastico: elenco aggiornato al 21 maggio 2013

    Il Miur ha pubblicato l'elenco aggiornato degli enti che possono rilasciare la certificazione di lingua straniera al personale scolastico

    LINGUA CINESE

    Hanban/Confucius Institute Headquarters
    129 Deshengmenwai Street, Xicheng District
    Beijing, China
    www.hanban.org

    LINGUA FRANCESE

    Alliance Française , ente operatore del Ministero francese dell'Educazione Nazionale per certificazioni rilasciate fino al 2008
    101, boulevard Raspail 75006,
    Paris, Francia;

    Camera di Commercio e d'Industria di Parigi , Francia

    Centre International d'Etudes Pédagogiques (CIEP), ente operatore del Ministero francese dell'Educazione Nazionale
    1 avenue Léon-Journault 92318 Sèvres cedex, Francia

    LINGUA INGLESE

    Cambridge ESOL ,
    1, Hills Road,
    Cambridge, CB1 2EU, UK;

    City and Guilds (Pitman)
    1, Giltspur Street,
    London, EC1A 9DD, UK;

    Edexcel /Pearson Ltd
    190, High Holborn,
    London, WC1V 78H, UK;

    English Speaking Board (ESB)
    9, Hattersley Court, Burscough Road,
    Ormskirk L39 2AY, UK;

    International English Language Testing System (IELTS)
    1 Hills Road,
    Cambridge, CB1 2EU, UK;

    London Chamber of Commerce and Industries Examination Board (LCCIEB)
    LCCIEB EDI, International House, Siskin Parkway East, Middlemarch Business Park,
    Coventry, CV3 4 PE, UK;

    Trinity College London (TCL)
    89, Albert Embankment,
    London SE1 7TP, UK;

    Department of English, Faculty of Arts - University of Malta
    Tal-Qroqq, Msida MSD 2080,
    Malta;

    National Qualifications Authority of Ireland - Accreditation and Coordination of English Language Services; (NQAI – ACELS)
    5th Floor Jervis House, Jervis Street,
    Dublin 1, Irlanda;

    Ascentis Anglia ( www.angliaexams.com )

    LINGUA NEOGRECA

    Centro di Lingua Greca di Atene, Grecia
    Karamaouna 1, piazza Scra, 55132 Kalamaria,
    Salonico
    www.greeklanguge.gr

    LINGUA SLOVENA

    Izpitni center Centra za slovenščino kot drugi/tuji jezik
    Kongresni trg 12, SI-1000 Ljubljana

    LINGUA SPAGNOLA

    Istituto Cervantes
    C/Alcalà 34,
    28014 Madrid, Spagna;

    Ministerio de Educación, Cultura y Deporte
    C/Alcalà 34,
    28071 Madrid, Spagna;

    Consorzio Interuniversitario CELU, Argentina

    LINGUA TEDESCA

    Goethe-Institut
    Monaco di Baviera,
    Germania;

    Österreichisches Sprachdiplom Deutsch (ÖSD)
    ÖSD-Zentrale, Hörlgasse 12/14,
    1090 Wien, Österreich;

    Telc Language Tests, Germania
    www.telc.net

    Kultusministerkonferenz der Bundesrepublik Deutschland (KMK)
    www.kmk.org

    Decreto del 21 maggio 2013 (file PDF)

    Decreto del 07 marzo 2012 (file PDF)

    Decreto del 28 gennaio 2013 (file PDF)

    Fonte: Orizzonte Scuola (22 maggio 2013)

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    Clil: nota Miur per l'organizzazione dei corsi. Sufficiente il livello B2. La tabella con le indicazioni degli USR

    Il Miur ha inviato ai Direttori degli USR, ai referenti regionali del piano CLIL, ai Dirigenti Scolastici della rete nazionale, una nota con cui si delinea l'organizzazione dei corsi linguistici di cui al Decreto 20 dicembre 2012. Orizzonte Scuola ha predisposto una tabella con le indicazioni delle singole regioni.

    L'insegnamento di una disciplina non linguistica veicolato attraverso una lingua straniera (denominato CLIL) è stato introdotto nei licei linguistici a partire dallo scorso anno scolastico. Nel prossimo anno scolastico l'insegnamento secondo la metodologia CLIL sarà introdotto nelle classi quinte dei licei e degli istituti tecnici secondo la seguente declinazione: per i primi, una disciplina non linguistica in una lingua straniera; per i secondi, una materia caratterizzante l'indirizzo in lingua inglese.

    Organizzazione e struttura dei corsi

    corso standard: con tale denominazione si intende un corso della durata complessiva di 130 ore, di cui 90 in presenza e 40 a distanza, destinato ad un numero non superiore a 25 unità. Di norma rappresenta un percorso che conduce l'apprendente da un livello di competenza X ad uno Y. Nelle lingue straniere si fa riferimento al Quadro Comune Europeo di Riferimento (QCER) per posizionare gli apprendenti da un livello di competenza iniziale O, per esempio, al primo livello, Al. E ci sono posizionamenti
    intermedi altrettanto codificati. Al termine di un corso standard si dovrebbe poter valutare il percorso raggiunto e la classificazione su uno dei livelli;
    corso di integrazione. si tratta di un corso di un numero di ore inferiore che si può organizzare in vista di un obiettivo che richiede, in previsione, un numero inferiore di ore rispetto ad un corso standard. Un test diagnostico, per esempio, potrebbe indicare
    che un numero di apprendenti necessita di poche ore (30/50 o altra misura con relativa proporzione di corso a distanza) per raggiungere un livello successivo di competenza linguistica. E' evidente che in questa ipotesi si possono organizzare corsi con una
    struttura più agile, breve e funzionale allo scopo

    A fronte di esigue risorse disponibili, si indicano le priorità nella scelta dei docenti partecipanti

    1. competenza iniziale BIo più alta, un corso quindi B 1.1 o B 1 plus, al fine di raggiungere nel più breve tempo possibile il gradino di competenza successiva B2, già utile per l'impiego del docente nelle attività didattiche nella propria classe. Tale percorso avvicina all'obiettivo formativo terminale Cl.
    2. docenti che al test diagnostico risultino vicini alla competenza B 1 e che possano essere utilmente ammessi alla frequenza di un corso B1.1, con un breve corso preparatorio o con attività di sostegno in itinere.

    Sarà forse utile per i docenti sapere che, avuto riguardo alle disponibilità di bilancio e, soprattutto ai tempi necessari per il conseguimento massivo del livello di competenza certificato Cl, il comitato per le attività CLIL insediato presso questa Direzione generale stima che la competenza B2 sia spendibile nelle attività di insegnamento per le discipline DNL, fermo restando che in una seconda fase e dopo attenta riflessione sui risultati conseguiti potranno avviarsi corsi di formazione con obiettivo Cl.

    La nota Miur

    Le indicazioni degli USR

    Basilicata - Indicazioni
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    Fonte: Orizzonte Scuola (09 novembre 2013)

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    Edited by Steve Hi Power Mc - 24/11/2013, 00:26
     
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    Corsi di formazione inglese per docenti di scuola primaria: non si recupera il servizio non effettuato per partecipare al corso

    Il chiarimento è dell'USR Piemonte, secondo il quale è da escludere l’ipotesi dell’obbligo di recupero delle ore di assenza dal servizio per la frequenza dei corsi da parte dei corsisti sia del 1° che del 2° contingente.

    La nota prende spunto dal fatto che le Organizzazioni sindacali hanno segnalato all'USR che alcuni Dirigenti Scolastici richiedono ai docenti che frequentano i corsi di formazione di cui all’oggetto il recupero delle ore nelle quali il docente frequenta i corsi qualora coincidenti con l’orario di servizio.

    Al riguardo l'URS richiama quanto già esplicitato con la C.R. 54 del 15/02/2011: “da escludere l’ipotesi dell’incombenza a carico dei corsisti dell’obbligo di recupero delle ore di assenza dal servizio per la frequenza dei corsi soprammenzionati”.

    Va rilevato che anche i corsi del 2° contingente fanno riferimento al citato DPR 81/2009, ed in considerazione del fatto che i docenti che non hanno ritirato la loro iscrizione ai corsi della prima annualità entro il mese di ottobre sono stati considerati come “tenuti alla frequenza dei medesimi”, è stata richiesta apposita documentazione attestante valide e comprovate motivazioni per coloro che richiedevano l’esonero dalla frequenza.

    Quindi, anche al fine di assicurare uniformità di trattamento tra i corsisti dei due contingenti, sia da escludere l’ipotesi dell’obbligo di recupero delle ore di assenza dal servizio per la frequenza dei corsi da parte dei corsisti sia del 1° che del 2° contingente.

    La nota

    Fonte: Orizzonte Scuola (18 dicembre 2013)

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    CLIL: decreto definizione posti disponibili corsi di perfezionamento a.a. 2013/14

    Il Miur ha pubblicato il Decreto Ministeriale 21 febbraio 2014 n. 142 "Definizione posti disponibili per l'ammissione ai corsi di perfezionamento per l'insegnamento di una disciplina, non linguistica, in lingua straniera nelle scuole, a.a. 2013-14"

    E' autorizzata l'attivazione nell'a.a. 2013/14 dei corsi di perfezionamento per l'insegnamento di una disciplina non linguistica in lingua straniera nelle scuole secondarie di primo e secondo grado. Ecco il numero dei posti disponibili per ogni Università interessata.

    Ciascuna università definisce le modalità di selezione per l'ammissione dei candidati secondo i criteri e i requisiti previsti dal decreto ministeriale 30 settembre 2011 citato in premessa.

    L'ammissione dei candidati ai corsi è tassativamente subordinata al possesso dell'abilitazione all'insegnamento nella scuola secondaria di primo e secondo grado nella disciplina per la quale si intende conseguire la certificazione e al possesso di competenze certificate nella lingua straniera di almeno Livello C l del "Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue", rilasciate da Enti Certificatori riconosciuti sulla base del Decreto del Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca 7 marzo 2012, prot. 3889, pubblicato sulla G.U. n. 79 del 3.04.2012 e individuati dal DDG Affari Internazionali del 28 gennaio 2013.

    I percorsi di cui al presente decreto sono oggetto di costante verifica, monitoraggio e valutazione da parte del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca (Miur), dell'Agenzia nazionale per la valutazione del sistema universitario e della ricerca (Anvur), dell'Istituto nazionale di documentazione, innovazione e ricerca educativa (Indire) e dell'Istituto nazionale di valutazione del sistema educativo di istruzione e formazione (Invalsi), anche sulla base di quanto previsto dal citato DM 30 settembre 2011. L'esito di tale processo è altresì valutato dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca in sede di definizione della relativa offerta formativa per l'a.a. 2014/15.

    Il decreto

    Fonte: Orizzonte Scuola (21 febbraio 2014)

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    Clil: quando sarà possibile prevedere dei punteggi in graduatoria? Nel contratto mobilità solo un accenno

    Il Clil è una metodologia per l'insegnamento di una disciplina non linguistica in lingua straniera nelle scuole secondarie. Per acquisirla in questi mesi molti docenti sono impegnati in corsi che permettano di acquisire una valida competenza di lingua o il titolo stesso. Ad oggi però non è prevista una valutazione in termini di punteggio nelle graduatorie.

    Già introdotto nei licei, dall'a.s. 2014/15sarà attivato anche in tutte le quinte classi degli istituti tenici l'insegnamento CLIL, ossia l'insegnamento di una materia tecnica in lingua inglese.

    Per il primo anno si prevede l'insegnamento di almeno un modulo didattico, a cura dei docenti delle classi quinte.

    Gli stessi dunque (ma non sono i soli) sono impegnati, su base volontaria, nella partecipazione ad appositi corsi di formazione. Ai corsi stanno partecipando sia docenti a tempo indeterminato che determinato.

    Recentemente il Miur ha emanato il Decreto Ministeriale 21 febbraio 2014 n. 142 "Definizione posti disponibili per l'ammissione ai corsi di perfezionamento per l'insegnamento di una disciplina, non linguistica, in lingua straniera nelle scuole, a.a. 2013-14"

    L'ammissione dei candidati ai corsi è tassativamente subordinata al possesso dell'abilitazione all'insegnamento nella scuola secondaria di primo e secondo grado nella disciplina per la quale si intende conseguire la certificazione e al possesso di competenze certificate nella lingua straniera di almeno Livello C l del "Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue", rilasciate da Enti Certificatori riconosciuti sulla base del Decreto del Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca 7 marzo 2012, prot. 3889, pubblicato sulla G.U. n. 79 del 3.04.2012 e individuati dal DDG Affari Internazionali del 28 gennaio 2013.

    Dunque, i docenti si aggiornano e si preparano alle nuove sfide dell'insegnamento.

    I punteggi in graduatoria. Per le graduatorie dei docenti precari nulla è stato proposto in merito nel primo incontro del 24 febbraio con il Miur, ma poichè le Organizzazioni sindacali sono al lavoro in questi giorni per inviare all'Amministrazione le loro puntualizzazioni, non è da escludere che almeno venga avanzata la proposta.

    La proposta esiste invece già nero su bianco nel contratto relativo alla mobilità per l'a.s. 2014/15, e dunque potrebbe tornare utile oltre che per trasferimenti e passaggi di ruolo anche per le graduatorie interne di istituto.

    In esso leggiamo "Le parti concordano [...] sull’opportunità di prevedere un punteggio per i docenti che avranno acquisito i titoli per l’insegnamento di discipline non linguistiche in lingua straniera a seguito della frequenza di corsi CLIL;"

    Tuttavia, a tale previsione non ha ancora fatto seguito alcuna risposta concreta, e temiamo che per l'a.s. 2014/15 rimarrà lettera morta. Intanto i docenti proseguono la loro opera di formazione e aggiornamento, con la dedizione di sempre.

    Fonte: Orizzonte Scuola (28 febbraio 2014)

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    CLIL e formazione docenti, pervenute 8661 domande su 8000 posti liberi

    Ieri al MIUR informativa sulla formazione dei docenti per i corsi CLIL da istituire nelle classi quinte dei licei e degli istituti tecnici per l'insegnamento in lingua straniera di una disciplina non linguistica.

    Secondo i dati forniti dal Ministero:
    1. i posti a disposizione sono 8000
    2. i candidati sono 8.661, di cui 4.723 di licei non linguistici, 962 di licei linguistici e 2.961 di istituti tecnici.
    3. sono 2146 le scuole che hanno diritto alla formazione
    4. il fabbisogno di docenti preposti alle discipline CLIL sarà di 18.000 unità
    5. 400 istituzioni non hanno inviato candidature

    Fonte: Orizzonte Scuola (10 aprile 2014)

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