Rispetto degli invalidi, ma lotta ai riservisti falsi

Gradi di invalidità gonfiato e stato di disoccupazione non veritiero

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    Rispetto degli invalidi, ma lotta ai riservisti falsi
    Quando Dio creò il mondo, si rese conto che aveva creato l'Italia più bella rispetto agli altri Paesi ed allora pensò di creare gli italiani, controbilanciando un pò le bellezze del bel Paese.

    L'Italia è piena di gente onesta, laboriosa e creativa, ma purtroppo è anche il paese dei tanti evasori fiscali, dei furbi e dei falsi invalidi, nel nostro caso, dei falsi riservisti. Ho il massimo rispetto per le persone che sono effettivamente riservisti (invalidi e disoccupati) e quindi ritengo giusto che siano protetti dalla legge nella ricerca del primo impiego. Non va più bene, nel momento in cui il grado di invalidità è gonfiato e lo stato di disoccupazione non è veritiero, come quei docenti che hanno l'incarico fino al termine delle attività didattiche o comunque insegnano per un periodo di tempo che gli consentono di acquisire i 12 punti di servizio, per non parlare di quei docenti che nonostante un contratto annuale o fino al termine delle attività didattiche si dimettono per risulare disoccupati al momento dell'aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento.

    E' giusto considerare disoccupato, quel docente che da le dimissioni volontarie? Le dimissioni volontarie non danno il diritto all'assegno di disoccupazione con requisiti ridotti o ordinari, quindi non dovrebbe avere nemmeno il diritto di inserirsi nelle liste speciali di disoccupazione, almeno per tutto il periodo che non ha onorato il contratto di lavoro stipulato in precedenza. In questa tornata di assunzioni sono stati assunti anche quei riservisti che hanno superato la soglia di reddito minima fiscalmente esente, a disprezzo del D.Lgs. n°181/2000 in cui si afferma che lo stato di disoccupazione si perde nel caso in cui il reddito lordo supera un certo importo. I nostri politici di destra o di sinistra o di centro,dove sono?

    Il nostro grande problema ed in generale della scuola è il fatto che la maggior parte dei politici conoscono solo in modo superficiale i profondi problemi della scuola. Oggi, abbiamo la fortuna che On. Fioroni ha una moglie insegnante, dovrà far tesoro dei suggerimenti che verranno da una persona che vive la scuola, giorno dopo giorno. Fino adesso, il nostro Ministro s'è mosso bene (vedi Esame di Stato) e credo che farà bene anche in futuro, se i suoi provvedimenti saranno tesi a riportare severità, serietà e rispetto dei docenti.

    Oggi nella scuola, il docente è l'ultima ruota del carro. Tanti Dirigenti scolastici considerano più importante l'alunno che il docente. Con l'autonomia scolastica, l'alunno è diventato il cliente, mentre il docente è un semplice operaio indifeso. Visto la scarsa gratificazione economica e professionale, spesso il docente si limita a raggiungere gli obiettivi didattici, se la classe glielo consente. Molto spesso in classe di indirizzo tecnico, professionale, con un gruppo classe di circa 30 ragazzi, non si riesce a lavorare e di conseguenza anche i ragazzi bravi si perdono nel corso dell'anno scolastico.

    Potrei proseguire per dire tante altre cose, ma finirei per uscire dall'argomento principale, per il quale vi mando questo e-mail e vi prego di metterlo in rete se lo riterrete interessante, assumendomi tutte le responsabilità.

    Il sottoscritto La Gorga Felice, in questi giorni, particolarmente alterato, per i tantissimi riservisti assunzioni nella scuola secondaria, mi sono collegato ad internet ed ho scaricato molto materiale riguardante l'annoso problema dei riservisti nel modo della scuola. Nel corso degli anni si sono succedute leggi nazionali e regionali, spesso non chiare e precise, i Centri per l'impiego, a livello provinciale, hanno assunto posizioni non univoche e talvolta di segno opposto, sentenze della Corte Costituzionale che hanno cercato di mettere un po' di ordine, il tutto ha finito per mettere in notevole difficoltà i funzionari e dirigenti dei vari USP, i quali sono stati costretti a navigare a vista, non poche volte a dare una propria interpretazione sulla base della loro esperienza acquisita nel corso egli anni, altre volte limitandosi a riportare nelle graduatorie relative le dichiarazioni di riservista dei docenti, senza procedere a degli effettivi controlli, in quanto non avendo una giurisprudenza alle spalle chiara, precisa ed univoca, lasciano l'incombenza al docente che si avventura in un ricorso, per far valere i propri diritti.

    Anziché andare a mare o godermi questi giorni di riposo, prima di affrontare il nuovo anno scolastico, mi sono messo a leggere tutto il materiale scaricato da internet e posso dire di aver un quadro abbastanza chiaro della situazione. Il nostro legislatore dovrebbe intervenire al più presto per mettere finalmente e definitivamente chiarezza in questa materia.

    Nel frattempo potrebbe essere utile per il lavoro di controllo dei riservisti, i vari tipi di docenti invalidi, che ho classificato, attenendomi alla materia legislativa, letta in questi giorni sull'argomento, tra cui la sentenza della Corte Costituzionale n°268 del 13/07/2007, la sentenza del Consiglio di Stato n°1780 del 18/04/2007, la sentenza della Corte Costituzionale n°190 del 11/03/2006, l'art.4 comma 1 lettera a) del decreto legislativo n°181/2000, la legge n°68 del 1999, il decreto legislativo n°297 del 19/12/2002 che ha integrato e modificato il D.Lgs. n°281 del 21/04/2000, la legge n°482 del 02/04/1968.

    Questa classificazione vuole essere un contributo concreto al fine di agevolare il lavoro di individuazione del vero riservista da quello pseudo-riservista. Non tutti i docenti invalidi possono iscriversi nelle liste speciali di disoccupazione, ma solo quelli che hanno stipulato determinati tipi di contratto di lavoro e/o quanto si verificano determinate condizioni di reddito lordo.

    I docenti disabili (invalidità non inferiore al 46%), a seconda del rapporto di lavoro stipulato o meno con una scuola possono essere distinti in vari tipi (status), ed a seconda dello status aver diritto o meno alla riserva:

    1.. docente invalido, titolare di supplenza annuale, non ha diritto ad iscriversi all'ufficio di collocamento nelle liste speciali della disoccupazione presso il Centro per l'impiego, se già iscritto, perde lo stato di disoccupazione;

    2.. docente invalido, titolare di contratto a tempo determinato pieno o part-time con durata del contratto pari o superiore a 8 mesi, non ha diritto ad iscriversi all'ufficio di collocamento nelle liste speciali della disoccupazione presso il Centro per l'impiego, se già iscritto, perde lo stato di disoccupazione;

    3.. docente invalido, titolare di supplenza temporanea, nel caso in cui alla scadenza del contratto (successivo alla data ultima di presentazione della domanda di inserimento o aggiornamento della graduatoria ad esaurimento), l'interessato dovesse superare il limite di reddito lordo stabilito, in tale ammontare va considerata la tredicesima maturata, ho qualche dubbio se l'importo delle ferie maturate e non godute devono partecipare alla formazione del reddito lordo, come anche la disoccupazione ordinaria o con requisiti ridotti eventualmente maturata devono concorrere o meno al reddito lordo stabilito annualmente. a) Tale tipo di docente invalido, con reddito lordo superiore al limite non ha diritto di iscriversi all'ufficio di collocamento nelle liste speciali della disoccupazione presso il Centro per l'impiego, se già iscritto, perde lo stato di disoccupazione; b) Questo tipo di docente invalido si potrebbe dimettersi prima del termine ultimo dell'inserimento ed aggiornamento della graduatoria ad esaurimento ed ottenere l'iscrizione nelle liste speciali della disoccupazione se il suo reddito lordo maturato fino a quel momento, non è superiore al limite stabilito. Se già iscritto nelle liste non perde lo stato di disoccupazione.

    4.. docente invalido, titolare di più contratti di supplenza temporanea, a) nel caso cui alla scadenza dell'ultimo contratto (successivo alla data ultima di presentazione della domanda di inserimento o aggiornamento della graduatoria ad esaurimento) l'ammontare del reddito dovesse superare il reddito lordo stabilito non ha diritto di iscriversi all'ufficio di collocamento nelle liste speciali della disoccupazione presso il Centro per l'impiego, se già iscritto, perde lo stato di disoccupazione; b) questo tipo di docente invalido si potrebbe dimettere prima del termine ultimo dell'inserimento ed aggiornamento della graduatoria ad esaurimento ed ottenere l'iscrizione nelle liste speciali della disoccupazione se il suo reddito lordo maturato fino a quel momento, non è superiore al limite stabilito. Se già iscritto nelle liste non perde lo stato di disoccupazione;

    5. docente invalido senza alcun tipo di contratto, ha diritto di iscriversi all'ufficio di collocamento nelle liste speciali della disoccupazione presso il Centro per l'impiego. Oltre a questi cinque status di docenti invalidi potrebbe esistere un sesto tipo: docente invalido senza alcun tipo di contratto, ma con un reddito superiore al limite stabilito, alla data ultima di inserimento nella graduatoria ad esaurimento. Di questo tipo di docente non esiste in legislatura alcuna traccia, quindi il nostro legislatore dovrebbe dargli una conformazione giuridica, con diritti e doveri.

    Concludo con una speranza molto sentita da centinai di migliaia di precari della scuola: "On Fioroni, gli chiediamo di adoperarsi in tutte le sedi opportune per far sì, che fin dalle prossime assunzioni, come da Lei ventilato, i funzionari dell'USP abbiano delle regole certe, valide per l'intero territorio nazionale, per poter stabilire il vero docente riservista, avente diritto all'assunzione. Stabilendo di non attribuire comunque sanzione per il biennio in corso, ai quei docenti riservisti che non hanno le condizioni stabilite.

    Le sanzioni, per dichiarazioni false, saranno operative dal successivo aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento. In questo modo credo che si potrà porre fine al contenzioso in atto e futuro. Per il docente che ha 10/15 anni di servizio e vede ormai vicino il passaggio in ruolo, non prova certamente piacere vedersi scavalcato dal furbetto di turno, con pochissimi anni di servizio. Il docente finirà per perdere qualsiasi motivazione ad operare con efficace, diventerà un peso per la scuola, in quanto il sistema-scuola sarà visto come luogo di lavoro di furbi e quindi si pensa ad operare con il minimo sforzo, avendo solo come obiettivo lo stipendio mensile.

    Visto che il sindacato CGIL, Cisl e Uil, con la lettera del 23/07/2004, hanno preso apertamente le difese dei riservisti e non sono intervenuti a corregere la posizione espressa, dopo la sentenza della Corte Costituzionale del 11/03/2006 n°190, facendo finta di niente. Adesso possiamo sperare solo in Lei, On Fioroni."

    Fonte: Prof. Felice La Gorga (01 agosto 2007)

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