Non Solo Lamezia Forum

Posts written by Steve Hi Power Mc

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    Correggere l’errore: Volume non contiene un file system riconosciuto e recuperare i file

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    Ecco un link esterno che mostra alcuni metodi su come risolvere il problema di file system non riconosciuto su una unità USB.
    Tale errore, a quanto riportato sull'articolo, non sempre causa l'inaccessibilità all'unità USB ma fa sì di visualizzare l'icona dell'unità chiara con conseguente file system non riconosciuto se sopra ad essa si fa clic con il tasto destro del mouse e si sceglie la voce "Proprietà" nel relativo menù contestuale.
    Inoltre vi segnalo di effettuare il metodo 1 solo se è corrotto il file system di Windows, tale comando non può infatti essere eseguito su unità USB esterna.
    Infine, se provate i vari metodi, per verificare se effettivamente hanno funzionato, vi consiglio di estrarre e ricollegare l'unità USB esterna dopo ogni tentativo.
    Buona lettura!

    Riporto brevemente i vari metodi riassunti giusto per ricordarli (per i dettagli si veda l'articolo originale):

    Metodo 1: Eseguire il comando SFC (System File Checker)
    Dopo aver eseguito il Prompt dei Comandi come Amministratore, digitare il comando:
    sfc/scannow e premere Invio
    Questo comando analizza tutti i file di sistema danneggiati e li sostituisce con una copia memorizzata nella cache, che si trova in una cartella zip/compressa nella cartella del sistema operativo Windows (%WinDir%\System32\dllcache).
    Chiudere il Prompt dei Comandi digitando exit e riavviare il sistema per verificare se l’errore “Il valore non contiene un file system riconosciuto” è stato risolto.

    Metodo 2: scansione dell’unità alla ricerca di errori
    Fare clic con il pulsante destro del mouse sull’unità in cui si è verificato l’errore e fare clic su Proprietà.
    Andare sulla scheda Strumenti e fare clic su Controlla (o Verifica a seconda del Sistema Operativo).
    Successivamente, verrà visualizzata la finestra di dialogo Controllo errori. Fare clic su Analizza e ripristina l'unità e attendere il completamento dell'operazione.

    Metodo 3: Eseguire il comando CHKDSK
    Dopo aver eseguito il Prompt dei Comandi come Amministratore, digitare il comando:
    chkdsk x: f (dove x: è la lettera dell’unità) e premere Invio
    l comando CHKDSK esegue la scansione dell’unità, individua e contrassegna i settori danneggiati sull’unità, a causa dei quali Windows non può memorizzare o leggere i dati.

    Metodo 4: Riparare l’unità con un file system non riconosciuto
    Aprire Gestione disco (o Crea e formatta le partizioni del disco rigido a seconda del Sistema Operativo), fare clic sull'unità difettosa con il pulsante destro del mouse e scegliere la voce Nuovo volume semplice (se l'unità non è allocata), poi su Assegna la seguente lettera di unità (se necessario o richiesto) e su Formatta questo volume con le seguenti impostazioni (scegliendo come file system NTFS se l'unità è grande, altrimenti un altro a piacere).

    NOTA: Attenzione! La formattazione del dispositivo causa irrimediabilmente la cancellazione di tutti i dati sul dispositivo stesso!

    Link all'articolo originale

    Fonte: Stellar (16 agosto 2022)

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    Edited by Steve Hi Power Mc - 29/3/2024, 16:28
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    Penne all’ubriaca

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    Le penne all’ubriaca sono una ricetta veloce e gustosa che mi ha svelato una cara amica romagnola.
    Non ho resistito, le ho subito provate e devo dire che hanno gradito tutti!!!
    Un primo piatto sfizioso che si prepara con la salsiccia, lo speck, la panna fresca e il protagonista assoluto è … il lambrusco !
    La preparazione è davvero facile e veloce, basta rosolare la salsiccia in padella, aggiungere lo speck, sfumare con il lambrusco ed infine unire la panna fresca.
    La pasta deve cuocere nell’acqua mista al lambrusco e vi lascio immaginare che gusto straordinario avrà questa pasta cotta in acqua e vino lambrusco, assolutamente da provare!!!

    Vai alla ricetta completa...

    Fonte: Giallo Zafferano Blog (18 marzo 2024)

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    Risotto pere e gorgonzola



    Il risotto pere e gorgonzola è una ricetta che si basa su un abbinamento decisamente collaudato che anche in questo caso si conferma vincente. Un primo piatto ideale per essere condiviso durante un pranzo in famiglia o una cena tra amici: una ricetta facile ma d'effetto.

    Vai alla ricetta completa...

    Fonte: Il Cucchiaio d'Argento (18 marzo 2024)

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    Biscotti all’arancia

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    Questi semplici biscotti all’arancia nascondono una sorpresa segreta: un cuore di marmellata d’arancia! I biscotti all’arancia sono popolari in Italia, dove spesso vengono glassati con una glassa dal gusto di arancia. A volte viene aggiunto anche l’estratto di mandorle. Sono friabili, si sciolgono in bocca e offrono tutto il sapore degli agrumi in un solo morso. Sono aromatizzati sia con la scorza d’agrumi che con il succo d’arancia, il che significa che ogni boccone morbido e friabile racchiude un pugno di sapore. La consistenza è simile a quella di un biscotto di pasta frolla a causa della quantità di burro utilizzato. Potresti pensare che siano difficili da fare, ma devi semplicemente mescolare gli ingredienti e cuocere! Con pochi minuti di mescolatura, un’ora in frigo e 15 minuti in forno, otterrai il biscotto speziato più delizioso!

    Ingredienti:

    400 g di farina per tutti gli usi
    170 g di burro freddo
    100 g di zucchero
    40 ml di succo d’arancia
    1 uovo
    1 cucchiaino di lievito in polvere
    Scorza di un’arancia
    Scorza di un limone
    Un pizzico di sale
    Zucchero a velo
    Zucchero granulato
    Marmellata d’arance

    Istruzioni:

    - Mescola insieme la farina con il sale e il lievito in polvere.
    - Aggiungi il burro e usa le dita per mescolarlo e formare una briciola.
    - In una ciotola separata, aggiungi lo zucchero, la scorza d’arancia, la scorza di limone, l’uovo e il succo d’arancia. Sbatti per unire tutti gli ingredienti.

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    - Versa il composto d’uova nel composto di burro e farina e impasta per unire.
    - L’impasto impastato deve essere liscio. Avvolgi l’impasto nella pellicola e lascia riposare in frigorifero per 1 ora.
    - Dividi l’impasto in piccole palline.

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    - Appiattisci leggermente ogni pallina, riempi il centro con la marmellata e arrotola nuovamente.
    - Passa le palline nello zucchero granulato, poi nello zucchero a velo. Cuoci per 12-15 minuti a 180°C.

    Note:

    - È importante refrigerare l’impasto dei biscotti prima di procedere con il resto della ricetta. In questo modo si evita che il burro si sciolga troppo velocemente nel forno, il che lo farebbe spalmare troppo velocemente.
    - Il burro deve essere molto freddo, non usare burro a temperatura ambiente o peggio ancora sciolto.
    - Per una maggiore dolcezza, puoi glassare questi semplici biscotti all’arancia. Unisci semplicemente 2 tazze di zucchero a velo, ¼ di tazza di succo d’arancia e 2 cucchiai di burro fuso. Versa sopra i biscotti raffreddati. Guarnisci con scorza extra di arancia.
    - Puoi aggiungere altri ripieni. Prova la marmellata d’arance con un leggero sapore amaro o anche un’altra marmellata fruttata.
    - Aggiungi l’estratto di mandorle all’impasto dei biscotti per un sapore extra, esalta davvero il sapore della scorza d’arancia.

    Fonte: Buon appetito a tutti (29 febbraio 2024)

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    Edited by Steve Hi Power Mc - 3/3/2024, 14:57
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    AGGIORNAMENTO

    Bisogna, andandare su:
    Impostazioni --> App --> App
    e cliccare sui 3 puntini (o 4 a seconda della versione di Android) collocati in alto a destra sulla lista App e selezionare "Mostra i processi di sistema".
    Poi bisogna cancellare la cache e dati delle seguenti App (i pulsanti si trovano cliccando sulla voce "Archivio" dopo aver cliccato sulla relativa App):
    Gestione Download (o Download Manager)
    Download
    Installazione pacchetti
    Google Play Store


    Riavviare il dispositivo e riprovare ad aggiornare le App.

    NOTA: Il metodo funziona, ma dopo che il PlayStore aggiorna le App bloccate, si riblocca di nuovo e il messaggio "Si è verificato un errore. Riprova" ricompare nuovamente.
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    Google Play Store - Aggiornamenti: si è verificato un errore. Riprova
    Come risolvere il problema

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    Problema nel controllo aggiornamenti.. provato cancella cache.. cancella dati.. rimosso account.. eseguito wipe cache partition.. Nulla!

    SOLUZIONE
    Ti consiglio la guida Il Play Store non si apre, non si carica o non è possibile scaricare app.

    Inoltre, andando su:
    Impostazioni --> App --> App
    prova a cancellare la cache e dati dell'App Gestione Download (o Download Manager). Se non vedi l'App, devi cliccare sui 3 (o 4 a seconda della versione di Android) puntini in alto a destra sulla lista App e cliccare su "Mostra i processi di sistema".

    Se questa guida non dovesse funzionare, ti invito a contattare l'assistenza del produttore del dispositivo.

    Fonte: Guida di Goole Play (21 dicembre 2023)

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    Non meditar vendetta…siediti sulla riva del fiume e aspetta
    Il famoso proverbio di Confucio che ci invita a non meditare la vendetta: “Siediti lungo la riva del fiume e aspetta, prima o poi vedrai passare il cadavere del tuo nemico”.

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    E’ una perla di saggezza che arriva da lontano, ma che è perennemente preziosa e da mettere in pratica.

    Senza fermarsi al primo apparente messaggio, bisogna leggere tra le righe di questa frase, che in fondo ci parla anche dell'”Arte dell’attesa“. Saper attendere per avere dei risultati, che non sempre saranno quelli sperati, ma che sono quelli che la vita riserva.

    Considerando che i nemici peggiori sono i nostri “demoni interiori” incompresi, forse con queste parole, Confucio vuole dirci di più…

    Cosa vuole dirci Confucio?
    Di attendere che gli eventi facciano il loro corso, senza sprecare le nostre energie in pensieri vendicativi e di rivincita, perché rivolgersi con intenzione a nuocere a chi ci ha fatto del male, non è proficuo.

    C’è da dire che non sempre i desideri di vendetta vengono esauditi e nel nostro logorarci otteniamo l’effetto opposto, cioè subiamo la negatività che auguriamo al nostro antagonista. Primo, perché viviamo male, assillati da pensieri che diventano “ossessivi”, che ci portano sempre a parlare del nemico, facendo in questo modo ruotare la nostra vita attorno a colui che odiamo. Poi, perché alla lunga possiamo avere ripercussioni sulla salute: i sentimenti di rabbia incidono sul benessere fisiologico.

    Il consiglio di Confucio potrebbe anche sembrare banale, ma i proverbi, soprattutto quelli che ci arrivano da culture orientali, hanno sempre un forte rimando simbolico.

    Quando si cita il fiume, il suo significato metaforico si può estendere alla vita che scorre, ai pensieri che cambiano, alle esigenze che mutano. Così, senza nemmeno accorgecene, quello che in questo momento ci sembra irrinunciabile, domani potrebbe non contare più nulla!

    Ma, se presi dalla nostra emotività impulsiva, continuiamo a fissarci su uno stesso punto, troppo tardi ci ravvederemo di aver perso tempo ed energia in ciò che era futile o dannoso per noi.

    C’è anche un altro proverbio popolare che dice: “Se continui a guardare la pentola, l’acqua non bolle mai“. Ovvero, l’attesa ansiosa per qualcosa che desideriamo tanto, sembra che ci faccia sempre più allontanare dalla meta ambita.

    Ed allora, non resta che fare come dice Confucio: “Raccogli le tue cose, vai sulla riva del fiume, siediti e aspetta...

    Dove per “sedersi” e “aspettare” non si intendono azioni passive in senso letterale, ma il percorrere il proprio sentiero con naturalezza e spontaneità, ma soprattutto con mente vigile e disidentificata dal proprio Ego.

    Infatti, per star “seduto sulla riva del fiume“, che è la vita, occorre saper raggiungere una buona capacità di osservazione distaccata dagli eventi, che altrimenti ci travolgono dentro la “corrente di quel fiume.

    Confucio e la Legge del Karma
    La Legge del Karma è un altro importante aspetto da non trascurare per carpire il messaggio che sta dietro le parole di Confucio.

    La Legge del Karma o di “Causa ed Effetto” è alla base della cultura antica orientale e non solo, perché si ritrova negli insegnamenti di tutte le più grandi religioni.

    Questa legge, chiamata anche Regola d’oro, in poche e semplici parole, dice di non commettere atti che potrebbero poi generare conseguenze e incatenarci alla “Ruota del Karma“, cioè condannarci al ripetersi di cicli di sofferenza fino a quando non si comprende la lezione.

    Come si fa a non commettere azioni che generino altri effetti? Ritorna qui il tema della disidentificazione e dell’Agire-senza-Agire (il Wei-Wu-Wei), altro punto cardine delle filosofie d’oriente.

    Senza addentrarsi troppo in questo tipo di insegnamento, che fa parte del Taoismo e dello Zen, si può dire che la comprensione della nostra vera natura e dei nostri veri nemici, ci permette di percorrere in armonia la nostra strada, “senza meditar vendetta”… C’è già il Karma che pensa a mantenere l’equilibrio cosmico.

    Fonte: Tutto è conoscenza Blog News

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    Edited by Steve Hi Power Mc - 3/2/2024, 18:59
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    Il tempo di DANIELE DI BENEDETTI - Ing.Ruggiero Lerario RRC - (Video)
    Una bella riflessione sul tempo che dedichiamo...

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    Come stai vivendo il tuo tempo?
    Questo video è il mio dono per te, per tutte quelle volte che ti sembra di vivere la vita di qualcun altro, ogni volta che senti di sprecare… il tuo tempo.
    Ora ho una domanda per te,
    Immagina.
    Incontri l’uomo o la donna dei tuoi sogni, immagina ora che ti concede un bacio.
    Preferiresti un bacio lungo ma senza sentimento, emozioni o sensazioni, oppure un bacio breve ma intenso, vivendolo a pieno per tutto il tempo?
    Steve Jobs diceva “Il tuo tempo è limitato… non sprecarlo a vivere la vita di qualcun altro”
    Guarda questo video ogni volta che senti di perdere di vista il giusto valore delle cose, ogni volta che ti sembra di sprecare la tua vita, il tuo tempo.


    Link al video

    ƖԼ ƬЄMƤの ~ ᗪᗩᑎIEᒪE ᗪI ᗷEᑎEᗪETTI / IT (TESTO)
    Il tuo tempo è limitato, certo è gratis e il suo valore è inestimabile.
    E non puoi nemmeno agguantarlo, ma puoi usarlo.
    E quando lo perdi... ehh...
    ... non puoi tornare indietro.
    E lo sai benissimo , puoi avere sicuramente più soldi, ma non potrai aver più tempo.
    E' solo questione di tempo, nessuno può dirlo, ma tutto finirà.
    Io, te, il mondo che circonda, l'universo intero.
    Il tempo consuma tutto ad una velocità impressionante e l'errore più grande è che ce ne rendiamo conto sempre troppo tardi.
    Dimenticandoci che stiamo bruciando una risorsa inestimabile, forse la più importante che esista in Natura.
    La paura più grande delle persone?
    Arrivare alla fine della propria vita e avere dei rimpianti.
    Il tempo è un gioco, giocato splendidamente dai bambini, proprio perché danno valore alle piccole cose, usano ogni secondo, per realizzare i propri desideri.
    E non dire che non hai abbastanza tempo, non prenderti in giro.
    Hai esattamente lo stesso numero di ore che avevano personaggi come:
    Albert Eistein, Michelangelo, Raffaello, Leonardo Da Vinci.
    Eistein diceva: Il tempo è un'illusione. Ed è proprio così.
    Prova a pensarci un'attimo, preferiresti un bacio lungo, ma privo di passione, o un bacio breve, ma intensissimo, pieno d'amore?
    Per questo la cosa più preziosa che puoi ricevere da una persona che ami, non sono i regali, non sono le parole, ma è il suo tempo.
    Perché quello non torna indietro e quello che ha dato a te , è solo tuo.
    E non importa nemmeno se era un'ora o una vita intera.
    La cattiva notizia è che il tempo vola.
    La buona notizia, è che tu sei il pilota.
    Proprio così e lo sai benissimo.
    Ci sono persone che passano il loro tempo facendo un lavoro che odiano , che detestano , persone che vivono una vita intera in una relazione che non vorrebbero.
    Persone che pensano, sognano, ma non agiscono.
    Non è giusto , e non è giusto perché la vita è una sola.
    E non merita di essere sprecata , è un dono pazzesco.
    Immagina se ogni giorno venissero depositati sul tuo conto corrente 86.400 €.
    Che cosa ci faresti?
    Come li spenderesti?
    Li useresti per divertirti con gli amici?
    Li useresti per un viaggio?
    O li useresti per toglierti quelle soddisfazioni che non ti sei mai permesso?
    Oppure li tieni tutti per te?
    Attenzione però, c'è solo una regola.
    Tutti i soldi che non spendi, alla fine della giornata spariscono.
    E la cosa bella il giorno dopo avrai nuovamente, al tuo risveglio 86.400 € nel tuo conto in banca.
    Ora , non è tanto importante che cosa ne faresti di questi soldi, la cosa che dobbiamo capire è che sicuramente non li lasceresti lì, e che ti inventeresti idee pazzesche pur di usarli tutti, sino all'ultimo centesimo.
    Ecco la vita funziona proprio così.
    Ogni giorno hai 86.400 secondi a tua disposizione e questo è il tuo orologio della vita.
    Il tuo orologio che ogni giorno ti da una nuova opportunità per vivere la tua vita pienamente.
    E per lasciare un segno , un marchio indelebile su questo mondo.
    Investendo il tuo tempo in modo intelligente, investendo nelle cose in cui credi o nelle persone che ami.
    Il problema sai qual è?
    E' che tu credi d'aver tempo, ma prova a pensare a questo :
    Voi capire il valore di un'anno?
    Mettiti nei panni di uno studente, che è stato bocciato all'esame dell'ultimo anno e ha dovuto ripetere l'anno.
    Vuoi capire il valore di un mese?
    Prova a pensare ad una mamma, che mette al mondo un figlio prematuro.
    Il valore di una settimana?
    Prova a metterti nei panni di un giornalista, che pubblica un'articolo dopo una settimana.
    Per capire il valore di un'ora?
    Prova a chiederlo ad una coppia di innamorati che stanno per ritrovarsi.
    E sicuramente nella tua vita, almeno una volta avrai perso, un treno, un'autobus o un'aereo.
    Quindi puoi capire benissimo il valore di un minuto.
    E anche un secondo può fare la differenza.
    Prova a pensare a chi è arrivato secondo alle Olimpiadi.
    Steve Jobs in una delle sue bellissime frasi diceva:
    Il nostro tempo è limitato!
    Non passiamolo a vivere la vita di qualcun altro.

    Monologo trascritto dal video di Daniele Di Benedetti

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    Edited by Steve Hi Power Mc - 3/2/2024, 19:00
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    Cuccìa al cioccolato: il dolce siciliano per Santa Lucia
    Ricetta originale siciliana

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    La cuccìa al cioccolato è Dolce al cucchiaio siciliano che viene preparato per il giorno di Santa Lucia (il 13 Dicembre). Semplice grano cotto insaporito con una golosa crema al Cioccolato aromatizzata con Cannella, Scorza d’arancia e Canditi. La festa di Santa Lucia è molto sentita a Palermo e sono davvero tante le leccornie da preparare in questa occasione (Arancine, Timballi di riso, Gateau di Patate, Panelle…).

    La Cuccìa siciliana può essere preparata in tanti altri modi (con la Crema di ricotta o con la Crema di latte) ma questa al cioccolato è di certo quella più golosa; la preferita da grandi e piccini. Ecco come fare!

    INGREDIENTI
    Cuccìa al cioccolato: ricetta originale siciliana

    Preparazione: 15 min
    Cottura: 15 min
    Tempo totale: 30 min
    Porzioni: 12 Porzioni
    Costo: Basso

    Ingredienti
    1 kg grano cotto
    500 ml latte
    100 gr zucchero
    200 gr cioccolato fondente
    50 gr farina 00
    1 scorza d'arancia grattugiata
    q.b. cannella
    canditi (facoltativi); in alternativa si possono mettere noci sgusciate in pezzi

    Vai alla preparazione (ricetta completa)

    Fonte: Il Cuore in Pentola (13 Dicembre 2016)

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    Come eliminare tutte le partizioni su PC Windows 11/10/8/7
    Stai cercando un modo semplice per eliminare tutte le partizioni contemporaneamente su computer Windows 11,10, 8 o 7? Questa pagina ti offrirà due metodi efficaci per eliminare tutte le partizioni su HDD o SSD.

    Metodo 1. Elimina tutte le partizioni Windows 10 con Gestione disco
    Se non ti piace usare uno strumento di terze parti, Gestione disco di Windows può aiutarti a eliminare le partizioni da HDD o SSD. Ma questo strumento non ti consente di eliminare tutte le partizioni contemporaneamente, puoi rimuovere tutte le partizioni solo una per una.

    Passaggio 1. Apri Gestione disco su computer Windows facendo clic con il pulsante destro del mouse su Questo PC o Risorse del computer e seleziona "Gestisci".

    Passaggio 2. Fai clic con il pulsante destro del mouse sul secondo disco rigido o sulla partizione SSD e seleziona "Elimina volume".

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    Passaggio 3. Ripeti i passaggi più e più volte fino a eliminare tutte le partizioni dal disco rigido in PC Windows 10/8/7. Dopo l'eliminazione, tutto lo spazio sul disco rigido sarà spazio non allocato. Puoi creare nuove partizioni per ricominciare.

    Metodo 2. Elimina tutte le partizioni con la riga di comando per ripulire disco
    Se il metodo precedente non vi porta ai risultati attesi, usate questo.
    Passaggio 1. Fai clic con il pulsante destro del mouse sul pulsante Start e selezionare Prompt dei comandi.

    Passaggio 2. Digita: diskpart nel prompt dei comandi e premi Invio.

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    Passaggio 3. Digita: list disk e premi Invio.

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    Passaggio 4. Digita: select disk 2 e premi Invio. (Sostituisci 2 con il numero del disco del tuo secondo HDD/SSD.)

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    Passaggio 5. Digita: clean e premi Invio.

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    Dopodiché, tutte le partizioni verranno rimosse dal disco rigido e potrai partizionare nuovamente il disco rigido creando nuove partizioni con lo spazio non allocato.

    Passaggio 6. A questo punto è necessario creare le partizioni sul disco, ma prima di farlo, è necessario convertirlo in formato MBR o GPT a seconda delle esigenze. Per approfondire la differenza tra MBR o GPT leggere QUESTA guida.

    Digita: convert mbr o convert gpt (per cambiare il disco selezionato in formato MBR o GPT a seconda delle esigenze).

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    Una volta inizializzato il disco e convertito il disco in formato MBR o GPT, puoi creare una partizione su questo utilizzando Gestione Disco oppure DiskPart. Per una guida su quest'ultimo metodo cliccare QUI.

    Passaggio 6. Digita: exit per completare l'intero processo.

    Fonti: EaseUS (20 marzo 2023) - AOMEI (20 settembre 2022) - Digital Guides IONOS (18 marzo 2020)

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    Come ripristinare la visibilità di una finestra su Windows
    La finestra di un programma o di un'app è uscita dal campo visivo dello schermo del tuo PC? Si tratta di un problema abbastanza comune quando si usa un computer Windows a cui è stato collegato un monitor esterno, ma in alcuni casi la causa è una configurazione errata del sistema che visualizza le finestre fuori dall'effettivo campo visivo a disposizione. Questo articolo spiega come riportare le finestre non visibili a video sul desktop principale del PC.

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    Vai all'articolo competo...

    Fonte: wikiHow (14 settembre 2023)

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    È morto Silvio Berlusconi
    L’ex premier, leader di Forza Italia e fondatore di Mediaset aveva 86 anni



    Silvio Berlusconi è morto all’ospedale San Raffaele di Milano. Il leader di Forza Italia e fondatore di Mediaset aveva 86 anni. Berlusconi era tornato al San Raffaele lo scorso venerdì, dopo un lungo ricovero — di 45 giorni — terminato poche settimane fa, a causa di una polmonite e di una leucemia mielomonocitica. In mattinata, il fratello Paolo e i figli erano accorsi in ospedale, dove già si trovava Marta Fascina. Qui sotto, l’articolo firmato da Antonio Polito.


    Se si dovesse fare l’anatomia di un istante, nella straordinaria vita di Silvio Berlusconi, forse si dovrebbe scegliere la sera dell’ 8 novembre 2011.

    Non il giorno in cui aprì il suo primo cantiere edile, a Brugherio, nel 1964, o fondò la Fininvest, nel 1975, aprendosi la via di un impero televisivo e finanziario che lo rese uno degli uomini più ricchi del mondo. Né il giorno in cui scese in campo, avviandosi a vincere tre elezioni e mezzo e a guidare quattro governi per il tempo record di nove anni. Né la volta che scese con l’elicottero sul campo dell’Arena per inaugurare l’epopea del Milan, che vinse cinque Champions e otto scudetti in trentuno anni.

    No. Berlusconi si è preso nella sua vita tanto di quel potere, che il vero magic moment, l’istante da raccontare, è quello in cui l’ha perso.

    Le cose stavano così: l’Italia andava a rotoli per via dell’attacco dei mercati al nostro debito pubblico. Spread oltre 500 punti. Merkel e Sarkozy che ridevano in pubblico di lui. L’Europa che aveva paura di affondare insieme all’Italia. Gianfranco Fini si era fatto un partito ed era passato all’opposizione. Otto deputati, tutti ex «fedelissimi», tradiscono il Cavaliere in un voto decisivo, facendogli perdere la maggioranza a Montecitorio.

    Silvio Berlusconi è morto, aveva 86 anni: ha cambiato la politica e l’Italia

    Ma lui vuole resistere. Non mollare. Non dimettersi da premier. «Così deve fare Berlusconi», gli suggeriscono tutti quelli intorno a lui, che hanno sempre vissuto di luce riflessa e vogliono tenerla accesa. Ma poi arrivano due telefonate. La prima è di Ennio Doris, amico e antico socio in Mediolanum: «Silvio, se non ti dimetti l’Italia crolla». La seconda è del figlio Luigi, che lavora nella City a Londra: «Papà, se l’Italia crolla crollano anche le nostre aziende».

    Così il Cavaliere nero, il Caimano che nel film interpretato da Nanni Moretti alla fine sobilla la rivolta popolare pur di non cedere il potere, si dimette accettando la logica inesorabile della politica democratica. E in un solo pomeriggio l’argomento più usato contro di lui, il «conflitto di interessi» tra aziende private e funzione pubblica, si rovescia nel suo contrario. Dopo aver inseguito il potere, secondo i suoi nemici solo per il suo interesse, deve rinunciare al potere anche nel suo interesse.

    La dimensione «larger than life», fuori dall’ordinario, della vicenda umana e politica del Cavaliere è tutta nel momento in cui lasciò per sempre Palazzo Chigi (e che lui poi più volte derubricherà a mero «complotto», facendo così torto innanzitutto a se stesso e alla scelta responsabile che fece). A quella giornata a suo modo storica non fecero onore i cori di «buffone, buffone» sotto Palazzo Chigi e le ali di folla festanti davanti al Quirinale per le sue dimissioni. Come nella sera delle monetine a Craxi, si mostrò allora un’Italia capace di codardo oltraggio, dopo lunghi anni di servo encomio.

    Perché Berlusconi è stato un fenomeno: volontà di potenza, certo, ma anche necessità storica. Insieme il frutto del male italiano e allo stesso tempo il suo tentativo di cura. Non il malfattore che conquista un popolo ingenuo con dosi da cavallo di imbonimento televisivo, come è stato descritto; ma neanche il salvatore della patria che libera il suo paese dai cosacchi di Occhetto, il primo dei tanti leader della sinistra da lui sconfitti. Piuttosto, nel bene e nel male, il fondatore di una nuova destra e di una nuova politica, con ambizioni liberiste e tratti populisti, che ha fatto scuola nel mondo e ha dominato la scena italiana per un ventennio, anche quando era all’opposizione. E che poi è finita con lui, tant’è che per tornare a vincere ha dovuto cambiare pelle, sesso, età, e incarnarsi in Giorgia Meloni, antropologicamente il suo contrario.

    I professionisti dell’antiberlusconismo l’hanno accusato di ogni crimine. Ed è vero che più di venti processi sono stati intentati contro di lui, con imputazioni varie, talvolta particolarmente infamanti, come lo sfruttamento della prostituzione minorile nella persona di Ruby Rubacuori, una delle tante partecipanti alla sarabanda di ragazze che ospitava nelle sue ville; o come il sospetto di collusione con la mafia che ha portato uno dei suoi più grandi amici e compagni d’arme, Marcello Dell’Utri, alla condanna e al carcere; o addirittura l’accusa di aver ordito le stragi del 1993 per accelerare il proprio trionfo politico. Da quasi tutte le imputazioni è uscito assolto, prosciolto o comunque prescritto, anche grazie alle arti dilatorie del suo stuolo di avvocati, guidato dal fido e ormai scomparso Ghedini. E dunque, se si deve credere alla Legge, quella dei giudici e non solo quella dei procuratori, Berlusconi ha compiuto un solo reato: frode fiscale, per cui è stato condannato con sentenza definitiva. Gli è costata una rapida defenestrazione dal Senato, la cui maggioranza del tempo non perse l’occasione e a scrutinio palese ne sancì l’incompatibilità (il Cavaliere ha poi avuto piena riabilitazione giudiziaria, e si è potuto ricandidare ed essere eletto, prima al parlamento europeo e poi di nuovo al Senato, dove ha ripreso il suo posto).

    Naturalmente l’uomo non era per niente uno stinco di santo, anzi: aveva i suoi vizi privati e pubblici e sapeva come giocare sporco. C’è chi gliel’ha rimproverato fino all’ultimo, senza pietà, come il suo arci-nemico Carlo De Benedetti, che perfino mentre l’avversario era in ospedale col Covid gli fece sì gli auguri, ma ribadendo che per lui era pur sempre «un imbroglione».

    Tante macchie ne hanno oscurato la vita pubblica. L’origine dei capitali con i quali Berlusconi ha iniziato la sua attività di imprenditore è ancora avvolta nel mistero. L’uso della maggioranza parlamentare per varare leggi ad personam al fine di difendersi dai processi si sostituì alle promesse di riforma del sistema giudiziario mai mantenute. E l’impero televisivo, nato con uno stratagemma per aggirare il divieto, la diffusione delle cassette registrate a una rete di tv locali, fu legittimato con un decreto legge da Craxi, suo amico e testimone delle nozze con Veronica Lario, che lo salvò dal sequestro ordinato da tre pretori. Però, come sempre nella sua vita, ognuno di queste vicende ha il suo risvolto. Per esempio: chi può negare che la fine del monopolio pubblico della televisione fosse ormai matura, non più giustificata dalla greppia dei partiti sulla Rai, un fattore di modernizzazione che ha cambiato l’Italia? Berlusconi colse con spregiudicatezza la mela, e si fece aiutare da chi allora era più in alto di lui. Però così cambiò, oltre che la sua fortuna, anche la vita degli italiani, soprattutto dei più isolati, anziani, poveri e meno scolarizzati, che poterono riempire le loro serate dei quiz di Mike Bongiorno e delle telenovelas brasiliane, per giunta gratis, senza canone. Più volte la sinistra ha sbattuto la testa contro questo spigolo: ciò che lei trovava intollerabile e insopportabilmente populista in Berlusconi, la gente semplice lo trovava ammirevole. Il mito, così americano, dell’uomo che si era fatto da sé, sedusse il popolo, espropriandone la sinistra. Sopratutto Berlusconi scoprì «le grand bleu» della politica italiana, il mare azzurro e profondo degli elettori moderati, o comunque ostili alla sinistra.

    Il Cavaliere, complice il passaggio al sistema elettorale maggioritario nel 1994, riuscì a prendersi il centro, sulle spoglie della Dc, e a riunirlo con la destra nordista di Bossi e sudista di Fini. Per la prima volta dal 1876, l’Italia conobbe l’alternanza. Uno schieramento vinse le elezioni e passò dall’opposizione al governo. Forse fu proprio la radicalità e la partigianeria di questa nuova politica (che un altro amico di Berlusconi, Cesare Previti, sintetizzò brutalmente con la frase «noi non facciamo prigionieri»), a fare scandalo in un paese abituato al «connubio» tra Cavour e Rattazzi e al «compromesso storico» tra Moro e Berlinguer. Di certo Berlusconi ci mise del suo. Aveva il gusto, o l’improntitudine, di scandalizzare l’uditorio con dichiarazioni politicamente scorrettissime, che hanno fatto il giro del mondo e lo hanno trasformato in un personaggio pittoresco per la stampa estera: come quando diede dell’«abbronzato» a Obama, alludendo al colore della sua pelle. O come quando, nella foto ufficiale di un vertice europeo, fece il gesto delle corna dietro le spalle del suo omologo spagnolo, come un studente liceale in gita. Ma anche in Italia ne ha dette.

    La magistratura «cancro del Paese» fu forse la frase più contestata. Un certo scalpore fece anche il discorso in cui affermò di non poter credere che «ci siano in giro così tanti coglioni» disposti a votare contro di lui. Si è sempre sentito un uomo cui il successo consentiva di mettersi al di sopra delle convenzioni, se non delle leggi. L’andirivieni delle «olgettine» nelle sue residenze private non aveva, è vero, rilevanza penale, come i processi hanno poi accertato; ma la rivelazione delle sue «cene eleganti» ha avuto una notevole rilevanza nel cristallizzare un giudizio negativo sull’uomo di Stato, che in ben altre faccende dovrebbe essere affaccendato (oltre a costargli il matrimonio con Veronica Lario).

    Eppure il bilancio finale del Berlusconi politico non è negativo a causa di tutte le cose che ha minacciato di fare o che i suoi avversari gli hanno imputato di aver fatto; ma piuttosto per quelle che aveva promesso e che non ha fatto. Il più longevo premier della storia della Repubblica ha lasciato sulla carta la «rivoluzione liberale», fatta di meno tasse e più crescita, la promessa che lo aveva portato al governo. Non è riuscito a cambiare la Costituzione, perché la sua riforma fu sonoramente battuta nel referendum. Non riuscì - né davvero ci provò veramente mai - a riscrivere il sistema giudiziario italiano in un senso più garantista e meno dominato dalle Procure, preferendo il piccolo cabotaggio delle leggi «ad personam».

    Non ha mai neanche lontanamente accettato l’idea di costruire una successione, tagliando anzi la testa uno a uno a tutti i potenziali «delfini», e così presumibilmente portando alla fine con sé la sua creatura, Forza Italia. La quale, negli ultimi anni del declino fisico ed elettorale del Cavaliere, si è infatti trasformata in una corte medievale, dove le fortune o le disgrazie dipendono dai favori dell’ultima fidanzata, dall’ambizione dell’ultima assistente, dalle manovre dell’ultimo cortigiano. Berlusconi ha avuto tutto per cambiare l’Italia, consenso, successo, forza, soldi, potere; e non ce l’ha fatta.

    A 86 anni, ha persino sperato per un non breve momento di suggellare la sua straordinaria biografia trasformandola in leggenda, con l’elezione al Quirinale. Il semplice fatto che l’abbia sognato ci ha detto tutto sul tramonto della sua era.

    Ha molti alibi. E non solo nel testardo accanimento delle procure (Milano in testa) contro di lui. I due tragici eventi epocali che sconvolsero il mondo proprio all’inizio dei suoi governi, l’attacco alle Torri Gemelle nel 2001 e la crisi dei subprime nel 2008, sicuramente ne frenarono le ambizioni. Ma il suo passaggio nella storia politica dell’Italia ha lasciato anche tracce indelebili: per esempio il bipolarismo, stagione da lui dominata, e forse non a caso subito finita appena lui è uscito di scena, per ridare spazio negli ultimi anni agli antichi vizi italiani del trasformismo e delle maggioranze che cambiano come gli abiti col cambiare delle stagioni. Neanche l’ultimo «miracolo» gli è riuscito.

    Una volta don Verzè, fondatore del San Raffaele di Milano di cui era amico e benefattore, rivelò che gli aveva chiesto «di campare fino a 150 anni per mettere a posto l’Italia». Contava sui progressi della scienza, o forse scherzava su un suo diritto all’immortalità. Si è spento in quello stesso ospedale a 86 anni, appena due in più della media nazionale. A conferma della sua natura di «arci-italiano», di autobiografia della nazione, di quell’Italia di cui in un celebre incipit disse «è il Paese che amo».

    Leggi anche:
    LIVE - È morto Silvio Berlusconi

    Fonte: Corriere.it (12 giugno 2023)

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    Il Garante della privacy confisca le banche dati contro il telemarketing selvaggio: duro colpo ai call center
    Il Garante si è mosso contro i call center molesti confiscando le banche dati di numerose aziende: sanzioni per le società coinvolte



    Non saranno sfuggite a molti italiani la quantità esorbitante di telefonate “moleste” in arrivo dai call center ogni giorno: una mossa di telemarketing selvaggio nei confronti della quale si sono mossi ora il Garante della Privacy e la Guardia di Finanza, sequestrando le banche dati.

    Indice
    - Il Garante contro le chiamate moleste di telemarketing
    - Sequestrati migliaia di nomi e numero di telefono
    - Il registro pubblico delle opposizioni non sembra funzionare

    Il Garante contro le chiamate moleste di telemarketing
    Stando a quanto riportato da agenzie di stampa come Ansa, è in corso da questa mattina un’operazione condotta dai Finanzieri del Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche di Roma e i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Verona.

    L’operazione è finalizzata a notificare i provvedimenti decisi dal Garante della Privacy nei confronti di alcune società, alle quale sono state confiscate le banche dati usate per presunte attività illecite di telemarketing.

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    Nello specifico, si apprende, sono quattro le aziende coinvolte oggetto di accertamenti: avrebbero portato avanti una serie di attività in aperta violazione della normativa che regolamenta l’utilizzo e la protezione dei dati personali.

    Sequestrati migliaia di nomi e numero di telefono
    Il Fatto Quotidiano specifica quali sono le aziende coinvolte: si tratterebbe della Mas s.r.l.s., Mas s.r.l., Sesta Impresa s.r.l. e Arnia società cooperativa, alle quali sono state inflitte anche sanzioni che vanno da 200mila e 800mila euro.

    A queste società sono stati sequestrati migliaia di nomi e di numeri di telefono, tutti di potenziali clienti nei confronti dei quali avrebbero portato avanti forme di telemarketing selvaggio e molesto. “L’utilizzo dello strumento della confisca è il segno di un ulteriore innalzamento della strategia di contrasto” specifica in una nota il Garante.

    La stessa, riportata dalla testata, sottolinea che il Garante “sta collaborando attivamente con gli operatori virtuosi del settore per la definitiva approvazione di un codice di condotta” e al contempo osteggiando le attività di promozione illegale.

    Il registro pubblico delle opposizioni non sembra funzionare
    L’indagine è partita dopo una segnalazione della Guardia di Finanza di Soave, secondo cui le aziende coinvolte acquisivano nomi e numeri di migliaia di soggetti senza aver ottenuto il necessario trattamento dei dati ai fini marketing. Una di queste società, la Mas s.r.l.s., avrebbe acquisito tali dati “tramite Facebook da una ditta individuale italiana e da una società spagnola”.

    Come detto, la notizia non suonerà nuova a molti: da qualche tempo si sono intensificate le chiamate moleste sui cellulari. Numeri anonimi che chiamano anche tre, quattro volte di fila: se si risponde, spesso parte un messaggio pre-registrato.

    Il fantomatico registro delle opposizioni rilanciato anche nei mesi scorsi non sembra sortire alcun effetto: chi è iscritto infatti, pur aggiornando i propri dati, continua a venire bombardato di chiamate moleste e non richieste.

    Fonte: Virgilio Notizie (06 giugno 2023)

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    Chiude Emmepi Shop in Via XX Settembre a Lamezia Terme
    Pare che i problemi siano dovuti alla scarsa disponibilità di parcheggi



    La notizia era già nell'aria da diverso tempo, ma ancora nessuno si era sbilanciato ad annunciarla: chiude Emmepi Shop (gruppo Emmepi Shop - Acqua & Sapone) in Via XX Settembre a Lamezia Terme. Da tempo nell'attività si era notato lo svuotamento degli scaffali senza rimpiazzare i prodotti. La vendita promozionale al 50% è iniziata il 17/05/2023, i clienti hanno fatto la fila per accaparrarsi i prodotti ancora presenti nell'attività.
    La chiusura, però, non sembra definitiva: da alcune voci di corridoio pervenute pare infatti che l'attività stia cercando una nuova sede per aprire nuovamente perché in Via XX Settembre era penalizzata per gli scarsi parcheggi presenti (come pare risentirne anche la vicina Acqua & Sapone).
    Staremo a vedere quali sono i prossimi riscontri.
    Dal canto nostro ci sentiamo di augurare un grosso in bocca al lupo ai dipendenti.

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    Ricetta pasticciotto leccese
    Pasta frolla fuori e crema pasticcera dentro: come non amarlo



    Il pasticciotto leccese è un dolce tipico del Salento e in particolare della provincia di Lecce, di forma ovale e dal morbido ripieno di crema pasticcera racchiuso in una basa di pasta frolla. La ricetta tradizionale prevede la farcitura anche con un’amarena.

    Come fare il pasticciotto leccese
    Ecco i passaggi essenziali per preparare il delizioso pasticciotto leccese secondo la ricetta originale. Preparare la crema pasticcera unendo latte e vaniglia, preparare la pasta frolla e farla raffreddare, foderare gli stampini con la frolla e guarnirla con la crema e un’amarena, ricoprire il pasticciotto con un disco di frolla e infornare. Facilissimo, insomma. Ecco l’illustrazione di tutti i passaggi della ricetta.

    Vai alla ricetta completa...

    Fonte: Buonissimo (03 maggio 2023)

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15372 replies since 13/3/2006
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